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Nascita della Delta

Inviato: 08 ago 2009, 23:00
da AlbertoN
Salve, apro questa discussione perché è stata chiusa quella "c'era una volta... la Lancia" (ma perché? forse era non "politically correct"?).
Desidero innanzitutto complimentarmi con PG per la miniera di informazioni che deriva dall' esperienza in famiglia, ma il 1975 viene dal primo bozzetto di Giugiaro, se non mi sbaglio, cioé il primo passo della Delta, l'industrializzazione del prodotto è infatti alcuni anni dopo. Pensavo comunque che il "metodo Fiat" fosse stato applicato prima del 1981...
Ciao a tutti

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 07:14
da Gallo Pierluigi
Quella discussione è stata chiusa a causa dell'intrusione di un utente che ha postato insulti verso viva lancia e i suoi rappresentanti.
Tutto qua,anche se sinceramente anziché eliminarla tutta avrei eliminato solo i post incriminati...

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 10:26
da PG
Alberto, è vero che a Giugiaro furono commissionati i bozzetti anni prima, ma questo era un fatto diciamo normale in Fiat perchè c'erano molte "correnti" nella dirigenza e spesso si sono commissionati dei lavori che non hanno mai visto la luce o sono risorti diversi anni dopo e poi modificati perchè non più attuali. Era appena finita la lotta intestina fra De Benedetti e Romiti e molte teste erano cadute. Il tempo fa sì che molte cose si dimentichino e che i risultati assumano un aspetto glorioso, ma non per niente a Torino negli anni '70 chi lavorava in Fiat diceva "lavoro alla Feroce".
Riguardo alla Delta, ricordo che mio padre fece la spola dal Lingotto all'ufficio di Giugiaro perchè non si riusciva a mettere a punto il famoso paraurti di multistrato ed alla fine Giugiaro era soddisfatto della forma, ma il paraurti si svirgolava tutto. Così si raggiunse un compromesso perchè oramai la vettura doveva uscire, ma chi ha comprato i lotti della prima serie del 1979 ricorda le "orecchie" e la vernice che si spellicciava. Il problema fu risulto in corso d'opera.
Il metodo Fiat non fu applicato prima del 1981 semplicemente perchè la Lancia alla Fiat non interessava, fu acquistata solo per impedire alla Ford di entrare sul mercato italiano. Erano gli anni in cui le leggi del mercato comune europeo avevano già minato la supremazia Fiat sul mercato interno consentendo la fine del contingentamento dei marchi stranieri. Erano anche gli anni in cui l'Avvocato, dopo la morte del prof. Valletta nel 1966, si trovò a far fronte ai sindacati ed alle lotte sindacali, senza esperienza e senza conoscere bene la sua azienda, infatti furono commessi molti errori. Ricordiamoci che nel 1976 Gheddafi entrò in Fiat come azionista...Mi fermo qui perchè sono stati scritti fin troppi libri sull'argomento, ma se qualcuno vuole leggere uno di quelli più veritieri, consiglio "Tutto in famiglia" di Alan Friedman, ed.Longanesi 1988.

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 10:58
da Pierluigi T.
Non è come dice Gallo, la discussione è tutta al suo posto da ieri alle 11.
Aveva avuto una chiusura temporanea di circa un'ora ieri mattina per appunto riportarla ai suoi messaggi orginari.
Buona continuazione .

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 13:12
da Gallo Pierluigi
Mi scuso per l'errata segnalazione,proprio non l'avevo vista e pensavo anche io fosse stata eliminata.

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 13:52
da AlbertoN
Ciao, ma la Ford sarebbe stata disposta ad accollarsi tutti i debiti della Lancia e ripartire praticamente da zero, dato che i "cassetti" erano vuoti e si lavorava ancora con metodologie artigianali? Al tempo della cessione dell'Alfa i tempi erano diversi...
Ma davvero la Lancia non interessava? Poteva anche prenderla per lasciarla morire e riconvertire gli stabilimenti oppure marcare Lancia le Fiat "special" come Ghia per la Ford...
E invece furono investiti soldi per la Beta e per la Gamma (magari specie per la seconda sarebbe stato meglio se fossero stati di più...), furono potenziate le esportazioni, fu consentito di realizzare e far correre la Stratos, almeno fino a quando non si doveva spingere la 131, e infine fu fatta la Delta con tutto ciò che ne conseguì. Forse si pensava che con i numeri relativamente esigui della Lancia non valesse la pena di applicare i metodi Fiat per ottimizzare la spesa.
E' la mia opinione, poi tu sei molto ferrato sulla storia di quegli anni...

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 16:18
da PG
Ma vedi Alberto, adesso è facile parlarne e vederne i difetti a posteriori con la mentalità diversa che abbiamo oggi e con tutte le prospettive che offre il mercato globale, ma devi tener presente che la Fiat allora era la più importante azienda italiana dopo lo stato. Il prof.Valletta aveva messo in piedi, nel bene e nel male, un "mostro" che aveva enormi possibilità e che consumava molte risorse, ma che aveva anche i piedi d'argilla. Innanzitutto i mercati erano blindati, guarda solo con quanto ritardo i costruttori giapponesi sono arrivati in Italia, nel frattempo si aprivano nuovi stabilimenti solo dove faceva comodo alla Fiat e solo dove i governi concedevano finanziamento a tassi ridicoli, vedi la Russia ed il Brasile. Inoltre il mercato interno tirava, l'IGE era bassa e le auto si vendevano così bene che quando uscì la 128, per esempio, ci volevano 9 mesi di attesa per ritirarla! Poi c'era un patto di ferro, concretizzato successivamente da Mediobanca, fra fornitori d'acciaio, di energia elettrica e di petrolio. Il Medio Oriente era ancor stabile, nel senso che bastava offrire ai governi del denaro per ottenere vantaggi che oggi sarebbero improponibili. Ti ricordo che i servizi segreti di mezzo mondo, dalla CIA al KGB, tenevano sotto la lente d'ingrandimento la Fiat che prima sfruttò al massimo il piano Marshall e 10 anni dopo aprì uno stabilimento in Russia. La stessa azienda aveva una propria rete di spionaggio industriale e casi come l'omicidio dell'ing. Codecà sono tutt'oggi irrisolti. Sembra fantascienza, ma c'è molto di più dietro l'azienda di Torino. Comunque in quegli anni anche la Ferrari era in crisi e la Ford, che aveva stracciato le auto del cavallino a Le Mans dal 1964 al 1969 con la GT 40, aveva fatto un'offerta. Pensi che il Drake non abbia venduto a loro solo per orgoglio?
L'improvvisa morte del prof. Valletta, che ebbe un infarto nel 1967 mentre si faceva la barba, lasciò l'Avvocato spiazzato e circondato da cattivi consiglieri, oltre al fatto che si inquinarono i rapporti col fratello Umberto. L'ordine di scuderia era: non passeranno! Guai a mettersi in casa un potente costruttore che faceva auto negli stessi segmenti. Per la Fiat la Lancia era 3 stabilimenti e mezzo con maestranze che potevano tirare avanti da sole, per la Ford significava conquistare l'Europa, di certo non avrebbero costruito l'erede della Flaminia. Poi le scelte commerciali, la squadra corse, erano tutti "giochini" fra direttori generali, hai ben visto che tutto d'un tratto la Lancia nei Rally è passata dagli allori agli scaffali delle biblioteche. La Stratos oggi ha un valore che supera i 200 mila euro, ma allora non la voleva nessun cliente privato, era un'auto molto difficile da guidare, tanto che a stento fu completato il lotto per l'omologazione e molte scocche furono abbandonate sul piazzale a Chivasso e poi distrutte. La stessa amara fine che fece la 8V. Quando mio padre entrò al Lingotto nel 1963, gli uffici erano dotati di curiosi posacenere in vetroresina rossa ricavati dalle scocche delle 8V avanzate...
Poi dopo il 1973 subentrò la crisi energetica, arrivò l'IVA, cambiò la dirigenza, cambiarono le regole del mercato comune, Romiti convinse l'Avvocato ad allargarsi ad altri settori, ci furono le lotte sindacali, la marcia dei 40.000 e tutta una serie di altri fattori che lentamente sgretolarono l'impero Fiat fino alla decisione nel 1998 di vendere il settore auto.
Ci sono scelte industriali che sfuggono all'appassionato di un marchio, anzi non lo dovrebbero nemmeno sfiorare, ancor di più succede nel caso della Fiat.
Guarda cosa succede oggi: Marchionne decide di comprare all'asta per 20 milioni di euro lo stabilimento Bertone con 1137 operai, circa la metà dei quali sono ex-Fiat Rivalta e lascia al suo destino Chivasso, stabilimento vuoto con una superficie di un milione di metri, con una potenzialità che nel 1993 era tripla rispetto alla Bertone di oggi, posizionato strategicamente a 200 metri da un casello autostradale e dotato di ferrovia interna e centrale elettrica, con la fibra ottica che gli passa davanti. Eppure vale 16 milioni e l'attuale proprietario sta fallendo, non è questa un'occasione da saldo? Termini imerese sta per chiudere ed a Chivasso ci sono 10.000 appartamenti vuoti....
Significa che 2+2 non fa sempre 4.

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 17:21
da Gallo Pierluigi
PG,volevo chiederti una cosa.
Queste vicende della Fiat mi stanno appassionando e non poco.
Esiste qualche libro che ne parla?

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 18:26
da PG
La lista è lunga e molti ormai sono fuori commercio. Bisogna cercarli in biblioteca.
Oltre a quello che ho citato prima, uno molto interessante e recente è:
"Fiat, i segreti di un'epoca." ed. Fazi 2006. E' stato scritto da Giorgio Garuzzo, uno dei massimi dirigenti Fiat, CEO di Iveco e poi direttore generale del gruppo. Entrò in azienda con De Benedetti e sopravvisse alle rappresaglie di Romiti per 20 anni prima di capitolare nel 1996. Lui e Ghidella sono stati i migliori uomini Fiat del dopo Valletta. Quello che racconta nel libro è molto interessante.

Re: Nascita della Delta

Inviato: 09 ago 2009, 19:45
da Gallo Pierluigi
Potrei cercarli anche nel web,grazie della dritta!