Forse sfogarmi servirà...
Inviato: 19 mag 2009, 17:18
...ad alleviare il dolore che in questi giorni ho dentro. E ad asciugare le mie lacrime.
Da sabato la mia nonnina Isabella non c'è più, l'ultima nonna che mi era rimasta. Viveva da sola dopo che nel 2003 il babbo (mio nonno, io lo chiamavo così) era diventato una stella luminosissima del cielo (io ho preferito metabolizzare così); guai a dirle di stare più tempo con noi, era riservatissima e non voleva mai essere di peso per i suoi figli e i nipoti. Quand'ero piccola la chiamavo "la nonna tedesca", per via del suo carattere rigido. Non riusciva ad abbracciare, a riempire di baci...l'opposto del babbo che, come me, era un concentrato di passionalità.
Diceva che non voleva dar fastidio quando fosse morta, e così è stato. L'avevamo sentita (mia mamma) in mattinata e prima di pranzo mia zia era passata a trovarla. Domenica mattina eravamo andati a pranzo da lei, come di consueto, ma le mie cuginette, le prime ad entrare in casa (non sentiva più, quindi aprivamo con le chiavi) l'hanno trovata in cucina, seduta, davanti ad una tazza di acqua con alloro e limone: un rimedio che utilizzava quando non digeriva. Spero non abbia capito che era un infarto. Siamo rimasti di ghiaccio, non soffriva di nulla, e solo perchè aveva festeggiato 80 anni a gennaio, eravamo riusciti due settimane fa a farle fare elettrocardiogramma e broncoscopia: nulla, era una roccia. Era una nonna un po' matta: guidava ancora la sua 500 fiammante, correva anche se guidava malissimo, adorava andare in giro per negozi e uscire tutte le mattine, prestissimo.
Ora accanto alla stella del mio babbo c'è lei, la nonnina dai capelli bianchissimi e gli occhi verde smeraldo...Accettare che chi si ha sempre vicino non c'è più non è semplice, ma sono sempre stata convinta che se rimangono nel nostro cuore sono con noi.
Sono ancora stordita ma passerà...
Da sabato la mia nonnina Isabella non c'è più, l'ultima nonna che mi era rimasta. Viveva da sola dopo che nel 2003 il babbo (mio nonno, io lo chiamavo così) era diventato una stella luminosissima del cielo (io ho preferito metabolizzare così); guai a dirle di stare più tempo con noi, era riservatissima e non voleva mai essere di peso per i suoi figli e i nipoti. Quand'ero piccola la chiamavo "la nonna tedesca", per via del suo carattere rigido. Non riusciva ad abbracciare, a riempire di baci...l'opposto del babbo che, come me, era un concentrato di passionalità.
Diceva che non voleva dar fastidio quando fosse morta, e così è stato. L'avevamo sentita (mia mamma) in mattinata e prima di pranzo mia zia era passata a trovarla. Domenica mattina eravamo andati a pranzo da lei, come di consueto, ma le mie cuginette, le prime ad entrare in casa (non sentiva più, quindi aprivamo con le chiavi) l'hanno trovata in cucina, seduta, davanti ad una tazza di acqua con alloro e limone: un rimedio che utilizzava quando non digeriva. Spero non abbia capito che era un infarto. Siamo rimasti di ghiaccio, non soffriva di nulla, e solo perchè aveva festeggiato 80 anni a gennaio, eravamo riusciti due settimane fa a farle fare elettrocardiogramma e broncoscopia: nulla, era una roccia. Era una nonna un po' matta: guidava ancora la sua 500 fiammante, correva anche se guidava malissimo, adorava andare in giro per negozi e uscire tutte le mattine, prestissimo.
Ora accanto alla stella del mio babbo c'è lei, la nonnina dai capelli bianchissimi e gli occhi verde smeraldo...Accettare che chi si ha sempre vicino non c'è più non è semplice, ma sono sempre stata convinta che se rimangono nel nostro cuore sono con noi.
Sono ancora stordita ma passerà...