E viene saaabato eppoi domeeenica...
Inviato: 31 gen 2009, 08:10
Mi viene in mente questa canzonetta , così , proprio ora
Ieri mi sono soffermato a chiacchierare con il direttore di filiale della banca ove tengono il conto dei miei debiti (una volta ci si depositavano i risparmi hahaha) .
Essendo un amico e visto la mia occupazione ci siamo messi ad analizzare in forma micro la situazione attuale . Ovviamente senza fare nomi (in quanto persona corretta) mi ha descritto dal suo osservatorio una situazione tragica
Mentre ne parlavamo percepivo la frustrazione di un "uomo del sistema"
A noi dicono che gli dicono (alle banche) che ora è il momento di aiutare le imprese e i privati in difficoltà . Ma internamente si passano l'adagio (proveniente da chi dovrebbe decidere in merito) ".. niente credito..." ad interi settori , quasi , a volte , indiscriminatamente
Il mio settore di riferimento è l'edilizia e vi dico che li è una tragedia seria ma seria davvero . Si sta creando un circolo vizioso allucinante ... la banca non concede , l'azienda non paga , le azienda vanno in crisi , non pagano i contributi , non hanno pertanto la regolarità contributiva che è un motivo per il committente per non pagare , l'azneda torna in banca in uno stato peggiore del precedente , con ratig abbassati e ancora meno avrà dalla stessa
Quello che dissi in relazione alla "regolarizzazione fiscale - moralizzazione fiscale" messa in atto dal governo prodi è la stessa cosa che dico ora ; è giusto che questo accada , è corretto che solo chi ha i "conti in regola" possa usufruire ed accedere al credito ma ci deve essere armonia nel passaggio da una condizione creditizia e un'altra , evitando di passare per quella che appunto viene definita "stretta"
Non nascondo che vivo questo periodo con un certo slancio , la mia attività mi permette di essere elastico e passare da un settore all'altro in maniera quasi indolore , eppoi credo vi saranno tante opportunità ..... però spiace vedere interi comparti economici in ginocchio , sentire di persone che non riescono neanche a are carburante a pagare l'affitto , etc. etcc.
Max
Ieri mi sono soffermato a chiacchierare con il direttore di filiale della banca ove tengono il conto dei miei debiti (una volta ci si depositavano i risparmi hahaha) .
Essendo un amico e visto la mia occupazione ci siamo messi ad analizzare in forma micro la situazione attuale . Ovviamente senza fare nomi (in quanto persona corretta) mi ha descritto dal suo osservatorio una situazione tragica
Mentre ne parlavamo percepivo la frustrazione di un "uomo del sistema"
A noi dicono che gli dicono (alle banche) che ora è il momento di aiutare le imprese e i privati in difficoltà . Ma internamente si passano l'adagio (proveniente da chi dovrebbe decidere in merito) ".. niente credito..." ad interi settori , quasi , a volte , indiscriminatamente
Il mio settore di riferimento è l'edilizia e vi dico che li è una tragedia seria ma seria davvero . Si sta creando un circolo vizioso allucinante ... la banca non concede , l'azienda non paga , le azienda vanno in crisi , non pagano i contributi , non hanno pertanto la regolarità contributiva che è un motivo per il committente per non pagare , l'azneda torna in banca in uno stato peggiore del precedente , con ratig abbassati e ancora meno avrà dalla stessa
Quello che dissi in relazione alla "regolarizzazione fiscale - moralizzazione fiscale" messa in atto dal governo prodi è la stessa cosa che dico ora ; è giusto che questo accada , è corretto che solo chi ha i "conti in regola" possa usufruire ed accedere al credito ma ci deve essere armonia nel passaggio da una condizione creditizia e un'altra , evitando di passare per quella che appunto viene definita "stretta"
Non nascondo che vivo questo periodo con un certo slancio , la mia attività mi permette di essere elastico e passare da un settore all'altro in maniera quasi indolore , eppoi credo vi saranno tante opportunità ..... però spiace vedere interi comparti economici in ginocchio , sentire di persone che non riescono neanche a are carburante a pagare l'affitto , etc. etcc.
Max