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viva i dazi doganali

Inviato: 21 mar 2006, 18:00
da entasi
Sono entrato nel territorio di città del vaticano ... piccoli ma importanti dettagli.... olio selenia 6,40 euro al litro... 55 litri di gasolio 48 euro ( mi sembra costi 84 cent al lit)... Quasi quasi mi faccio prete ;-)

Re: Non so se risponderti, perchè...

Inviato: 21 mar 2006, 18:41
da fuorisoglia
...ho il timore che la discussione prenda una piega "politica" che il Moderatore condannerebbe certamente.
Tuttavia per quel poco di risposta che posso darti è che la mia convinzione personale, derivante anche dall'esperienza che mi sono fatto sul lavoro è che i dazi doganali, in alcune circostanze ben visibili, sono una cosa sacrosanta.
Io lavoro nel settore arredamento, disegno e produco direttamente, in un'azienda di 90 dipendenti.
Passo ogni giornoa studiare soluzione innovative su prodotti qualitativamente impeccabili in modo da poter contrastare la concorrenza sleale, in particolar modo quella cinese.
Finchè riesco in questo, ho speranza di sopravvivere.
Ma la formula non è solo quella di investire in qualità, in tecnologia, in innovazione e in ricerca.
Ci sono settori, che fanno parte del cosiddetto "indotto", che non hanno possibilità di utilizzare queste regole, semplicemente perchè è il settore che non lo permette.
E loro sono coloro che stanno già pagando le conseguenze della mancanza dei dazi e dell'ingresso scriteriato di materiale asiatico, dalla qualità medio bassa.
Un esempio. Io acquisto dai fornitori essenzilamente pellami, legnami, materiali plastici e ferramenta in genere. Il settore del legno, del ferro e della plastica sta subendo una drastica ridimensionata, a tal punto che su una ventina di fornitori italiani che avevo ne sono rimasti si e no cinque, e di quelli rimasti la lotta al prezzo e costante e quotidiana. Il resto è merce cinese che arriva a prezzi inferiori, poco importa se trattasi di legno truciolare impiallacciato o viti di 8 cm che si piegano con la forza di due dita.
Il dazio serve se e quando la Comunità, in questo caso quella Europea, che "ospita" un'impresa non riesce, o non vuole, attuare un controllo ferreo su ciò che entra in un mercato di libera concorrenza.
Rimprovero ormai da anni, che l'errore enorme della Comunità Europea è quella di imporre troppi vincoli e limitazioni alle imprese che lavorano in quella Comunità, e si benda gli occhi di fronte alle imprese che importano materiale concorrente in quella stessa Comunità, per di più col sospetto, più che fondato, che le procedure di produzione e i diritti del lavoro e della persona siano del tutto ignorati.
Gli illusi dirigenti della grande industria italiana, a braccetto con Confindustria, si era illusi un anno fa circa, di riuscire a cavalcare l'onda cinese esportando auto, veicoli commerciali e materiali semiassemblati, convinti che il mercato li avrebbe premiati.
Ahimè, è accaduto il contrario. Il mercato si è contratto e si è chiuso alle importazioni, le quote dei marchi stranieri che tentavano di vendere in Cina si sono drasticamente abbassate, specie per coloro che vendono prodotti medi ed economici, e la spiegazione è che semplicemente la Cina per natura sociologica preferisce acquistare ciò che è nazionale, e quindi la vetturetta economica e razionale se la fanno da se, non hanno bisogno di acquistarla da Fiat. Solo Ferrari è al di fuori del ragionamento, perchè prodotto unico, speciale, inimitabile. Tutto il resto, è tempo perso.
Stiamo perdendo quel senso della manualità e artigianalità che ci ha sempre contraddistinto nei decenni passati, solo perchè la nostra classe dirigente ha smesso di crederci.
Certo, è più facile accettare passivamente ciò che ci viene incontro anzichè analizzare cause ed effetti.
Io non ci sono mai stato a questi ragionamenti da "vittime dell'economia", e sono per i dazi, che tra l'altro è una misura che già da tempo viene adottata da uno Stato che antepone la propria economia alle altre, gli Usa. In Francia e in Germania, prima hanno criticato solo il fatto che noi italiani abbiamo osato solo "pensare" ai dazi, poi loro li hanno adottati e noi ancora no! E il dramma è che tutto tace, in questa lunga, estenuante e avvelenata campagna elettorale, si fa sempre riferimento all'Europa ma raramente si dicono le cose come stanno.
Saluti.

Re: Non so se risponderti, perchè...

Inviato: 21 mar 2006, 22:35
da entasi
la piega politica l'hai voluta prendere tu. SInceramente visto che non navigo nell'oro risparmiare anche un euro per me è una boccata d'ossigeno... Ah una cosa riguarda il tuo scampato incidente... invece di eleogiare le doti della musa... io al posto tuo sarei sceso fregandomene della macchina ed avrei soccorso le vittime... naturalmente mettendo in sicurezza l'auto... vabbè il mondo è vario... saluti

Re: Non so se risponderti, perchè...

Inviato: 22 mar 2006, 08:42
da fuorisoglia
Forse mi ha frainteso, infatti non volevo criticare il tuo "viva i dazi doganali", ma come hai avuto modo certamente di leggere, ho scritto più volte che sono d'accordo nella loro applicazione.
E poi la piega politica è stata più che altro una piega economica.
Circa il mio scampato incidente, posso dirti da ex-soccorritore decennale quale sono stato, che una delle regole principali quando si è vittime d'un incidente, è evitare di uscire dall'auto e, peggio ancora, camminare vicino ad altre macchine o nei pressi dell'incidente, almeno finchè la zona non è stata segnalata e delimitata.
Questo lo dico non tanto per "scagionarmi", ma perchè troppe sono le persone che si avventurano nei luoghi d'incidenti appena avvenuti creando ulteriore pericolo per se stessi o per gli altri, e ahimè rimanendo vittime perchè investiti o schiacciati fra due macchine.
E la situazione era alquanto pericolosa, la strada era ancora aperta e senza alcun segnale di pericolo, l'asfalto era una lastra unta e scivolosa, e per "rimediare" avrei dovuto percorrere a ritroso una cinquantina di metri, tra l'altro con un camion davanti che mi impediva di vedere chi stava sopraggiungendo. Scendere e andare li in mezzo a piedi, non sarebbe stato tanto un segno di coraggio, ma di incoscienza.
Saluti

Re: Non so se risponderti, perchè...

Inviato: 22 mar 2006, 15:49
da entasi
quando ho scritto mettere in sicurezza l'auto mi riferivo a preservare la tua incolumità e quella degli eventuali automobilisti che transitavano in quel tratto stradale. L'importante era dare avviso immediato alla preposta autorità. Chi omette, indipendentemente dal fermarsi o meno, dal prestare soccorso è punibile ai sensi dell'art 593 ( omissione di soccorso)