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Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 08:00
da fuorisoglia
Ciamo amici e buongiorno a tutti.
Scrivo a proposito della questione sul futuro Lancia, e di come i vertici Fiat parlano di questo marchio glorioso e di successo.
In molti accusano Fiat di utilizzare Lancia per dei "cloni" più eleganti, niente di più.
E'certamente vero, ma penso che alla fine ciò che conta sia un risultato commerciale di successo.
Questo risultato può esserci solo se le "i due cloni" assumono caratteristiche diverse, destinati a pubblico diverso.
Nel caso di Musa, Fiat è riuscita nell'intento, mettendo le due auto (Idea e Musa appunto) su due livelli diversi. Non tanto qualitativi o di sostanza, ma d'immagine, che è quello che conta, e in misura relativa di contenuti.
In tempi recenti, direi negli ultimi 20 anni,mi viene in mente solo un altro successo di vaste proporzioni con la solita strategia, cioè la Thema e la Croma.
Due auto simili, identiche per il 90% dei componenti, ma caratterizzate da finiture diverse e motorizzazioni più spinte per Lancia, e più votate al risparmio per Fiat.
Ecco, ciò che manca adesso è proprio quello. Lancia riceve si da Fiat un "plus" d'immagine, ma lo paga con gli interessi nella dotazione tecnica e motoristica, cioè gli aggiornamenti arrivano in ritardo rispetto alle "cugine". Questo è un punto molto negativo, che fa perdere di credibilità alle parole persino di Marchionne. Ad esempio per "elevare" Musa a reale competitor di Classe A necessiterebbe sicuramente di un ampliamento di motorizzazioni, dei quali non dovrebbe beneficiare l'Idea, almeno nell'immediato. Questo non per malintese "gelosie", ma perchè le fascie di prodotti si creano anche dotando l'uno di un plus di accessori e motorizzazioni rispetto all'altro.
Anche la cambinazione fra gli allestimenti Platino o Emotion è molto similare, mentre dovrebbe essere più diversificata, o per lo meno permettere all'allestimento Platino di "esagerare" sotto l'aspetto dello sfarzo e dell'eleganza. Analizzando le solite problematiche dei modelli concorrenti, mi rendo conto che al contrario di noi italiani applicano alla grande tale soluzione.
I motori Audi e Volkwagen solo dopo qualche anno vengono passati a Seat e Skoda.
Alcuni allestimenti, come l'Highline, era negato alle altre due.
Le differenze di prezzo così venivano evidenziate, e la differenza d'immagine di prodotto viene rafforzata in misura esponenziale.
Credo che fra pochi anni anche Fiat applicherà in pieno questa teoria, non solo per Alfa ma pure per Lancia, vero marchio che all'estero può fare la differenza.
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 09:14
da Marco
Fuorisoglia, la tua analisi e' corretta, e aggiungo che...
negli ultimi anni quello che e' mancato a Fiat sono i soldi, ed e' questo che ha impedito certe scelte.
Purtroppo sulla carta puoi fare mille interessantissimi progetti, ma se non hai budget restano solo sulla carta stessa.
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 09:38
da lontra blu
Purtroppo la tua analisi, per altro più che valida, ha un difetto di partenza, qualcuno a Torino alla fine degli anni 80 decise, convinto delle sue tesi, che bisognava elevare, anche e soprattutto nella mente del cosumatore, che le macchine fiat erano qualitativamente migliori. All'atto pratico mi è sembrato di vedere che la strategia adottata, dimostratasi poi fallimentare, fù:
- Alfa Romeo, convincere il consumatore che il cuore sportivo era tornato, siccome i progetti e gli studi sulle macchine erano ancora quegli degli anni 70, presero tutta la tecnologia delle corse LANCIA per fare delle auto semi sportive.
- Fiat convincere tutta italia che non erano più le macchine dei poveretti fatte male, siccome nella mente collettiva c'era la LANCIA che faceva belle macchine, bisognava far capire che le fiat erano diventate delle LANCIA, stupidamente, invece di sopraelevare tutti e due i marchi hanno deciso di abbassare il livello stilistico e componentistico delle LANCIA facendo sparire, sotto l'egida del contenimento dei costi, quella differenziazione estetica e sostanziale di cui parlavi (la delta seconda generazione ne è un esempio).
- LANCIA non poteva più partecipare ai rally se no avrebbe di fatto levato il cuore sportivo all'alfa, non si potevano fare più macchine tanto diverse dalle fiat se no come facevano a dimostrare che qualitativamente erano quasi uguali, non potevano più essere all'avanguardia della tecnica avrebbero rubato clienti alle altre due case italiane, quindi doveva piano piano morire.
La morte lenta e indolore della LANCIA è confermata da:
- una completa assenza di pubblicità dei propri prodotti, guardate che anche la Musa non è stata mai pubblicizzata seriamente, quattro giorni in alcune piazze di alcune città italiane non è nulla.
- una completa assenza di distribuzione del prodotto all'estero con una rete di assistenza valida, come potevano pensare di vendere in europa le lybra se hai una media di "7" concessionarie per paese
- nonostante i progetti finiti dal centro ricerche lancia con macchine prototipo circolanti e funzionanti, non aggiornare e non cambiare le vetture dei vari segmenti se non dopo anni, è scioccante lasciare un buco di anni per riproporre una vettura.
Immaginate cosa poteva succedere se avessero permesso a LANCIA:
- continuare i rally con la Deltona, producendo il prototipo del centro ricerche Lancia pronto dal 90 e non facendo una macchina uguale alla dedra senza coda.
- aggiornare ogni 3 anni e cambiare il progetto di tutte le vetture dei vari segmente ogni 5 o 6 anni, la lybra era pronta due anni prima della sua uscita, ma non doveva pestare i piedi a marea e 156.
- ampliare la gamma delle auto con modelli per ogni segmento
- entrare nel mercato mondiale con una distribuzione tipo bmw-mercedes
....... sapete cosa sarebbe successo, forse LANCIA ora avrebbe venduto due milioni di macchine all'anno........
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 10:05
da Frank
Tutto vero.
E poi bisogna considerare quella che possiamo chiamare, non so, la "strategia del risparmio di scala", o se volete, la "sindrome da LEGO", ovvero che, per definizione, ogni macchina del gruppo sembra che debba essere fatta con componenti di altre auto del gruppo.
La Musa è un caso se vogliamo "fortunato" di questa politica: ho già detto che la trovo bellissima e geniale, ma ricordiamo che ha il muso, il dietro e la plancia di Y, i fianchi di Idea, i finestrini piccoli posteriori e gli specchietti di Stilo e chissà quanti altri incastri...
Ora, capisco che un gruppo in difficoltà debba necessariamente attuare delle economie di scala, tuttavia... ed è già un miracolo che riescano, alla fine, a tirar fuori dei prodotti che abbiano un senso
Ma prendiamo per buono il fatto che questa strategia sia inevitabile, per ragioni di costi, di logistica della produzione e di quant'altro vogliamo.
Che dovrebbe succedere?
- Concordo con Fuorisoglia che una diversificazione "vincolante" (nel senso che per tot. anni una certa caratteristica la trovi solo da uno e non dall'altro, ecc...) debba esistere
- Concordo anche con Iontra blu che il cuore sportivo è stato ormai scippato alla Lancia
Allora?
LANCIA = LUSSO
E' l'unico modo che c'è rimasto per diversificare.
Direte voi: ma non è quello che stanno facendo?
Esatto.
MA MANCA UNA COSA FONDAMENTALE: un rigido controllo di qualità sul prodotto.
L'unico modo che hanno, a mio modesto parere, per diversificare davvero Lancia rispetto alle altre senza spendere cifre folli in modelli "solitari" che non condividono componenti con altri è quello di rafforzare la qualità del prodotto.
Bisognerebbe che si diffondesse la CERTEZZA che chi compra Lancia compra un prodotto che e' DIVERSO SOSTANZIALMENTE, in termini QUALITATIVI, dalle altre auto del gruppo.
Questo vuol dire scrupolosa e minuziosa attenzione negli assemblaggi, nella scelta e nella affidabilità delle componenti, nel mettere parti meccaniche ed elettroniche VALIDAMENTE TESTATE, invece di farle testare ai poveri utenti delle prime serie...
Se facessero anche soltanto questo minimo sforzo credo che si farebbe un passo decisivo per il rilancio del nostro amato marchio.
Poi, naturalmente, come già è stato detto prima, più marketing, più pubblicità e più diffusione all'estero potenziando la rete dei concesisonari.
Questo è il mio parere.
Frank.
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 10:21
da Marco
Lontra, non sono molto in sintonia con le tue idee....mi sembrano un po' troppo dietrologiche..

in questo senso...
semplicemente negli anni 90 Fiat ha distratto i suoi investimenti dall'auto, dall'auto in generale e quindi anche da Lancia, ma non solo, e la dimostrazione e' la diversificazione degli investimenti non core (assicurazioni, costruzioni etc.etc..)... questo ha fatto si' che i prodotti auto non fossero piu' competivivi.
Due anni fa c'e' stata un'inversione di tendenza ma ovviamente non c'erano i soldi e cosi' sono state dismesse per fare cassa attivita' non automotive.
A me sembra che finalmente l'inversione di tendenza ci sia, e' ovvio che ci vorra' tempo e in questo tempo non dovranno essere fatte cappelle, ma le premesse per un buon lavoro secondo me ci sono.
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 10:26
da Marco
Frank,
solo per dire che la "strategia del risparmio di scala", o la "sindrome da LEGO" e' molto piu' utilizzata dalle altre case automobilistiche, e personalmente penso che uno dei motivi per cui la Fiat e' poco competitiva e' che fa e soprattutto ha fatto poca strategia di questo tipo, a partire dai tastini tutti diversi per ogni tipologia di auto. La troppa diversificazione oltre ad aumentare molto i costi abbassa anche la qualita' (per una questione di bassi numeri).
Io vedo il gruppo VW, e vedo che lì la sindrome del Lego e' all'ennesima potenza, e paga!
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 10:45
da Frank
Certo, infatti ho detto: "Ma prendiamo per buono il fatto che questa strategia sia inevitabile, per ragioni di costi, di logistica della produzione e di quant'altro vogliamo".
Il punto focale della mia modesta analisi è che, se assumiamo per buona l'ipotesi che Lancia debba essere il brand di lusso del gruppo, allora credo che il rilancio della Lancia debba passare attraverso l'attuazione di rigidi, scrupolosi e meticolosi controlli di qualità sui prodotti del marchio, oltre che a migliorare il marketing e la distribuzione.
Devi imprimere, nel potenziale acquirente, l'equazione
LANCIA = LUSSO = AFFIDABILITA'
(perchè il lusso senza affidabilità non è vero lusso, è solo facciata. Vedi l'immagine che danno bmw o mercedes contro, che so, le Zighuli, che erano il "lusso alla sovietica"...)
E poi, comunque, non dimentichiamo che... primaditutto ci vogliono le AUTO!
Auto buone e belle.
Poi si ragiona sul resto.
Viva Lancia!
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 11:28
da fuorisoglia
Da un analisi del recente passato Fiat/Lancia, mi viene in mente, e poi è stao il pensiero che ha "partorito" il mio messaggio e il suo senso, cioè che successe nel 1984, anno di lancio della Thema. La Fiat aveva urgente bisogno di una sostituta della Argenta, modello incompreso e sfortunato, e progettò la Croma, variante Thema a sua volta figlia dell'accordo con Saab.
I motori della Croma erano depotenziati rispetto alla Thema. Non solo, aveva un piccolo 1.6 inesistente sulla Thema, i 2.0 aspirati avevano meno potenza conseguenza di una inferiore "raffinatezza tecnologica", idem per la versione turbo benzina, che, sempre sulla Croma, era priva di overboost e doppi alberi di equilibratura e infine le versioni diesel, altrettanto valide ma non a livello Thema.
Ecco. L'esempio sopra è la dimostrazione come, pur utilizzando stessi pezzi e addirittura stessi motori, con piccoli accorgimenti voluti, si può e "si deve" ampliare un pò la forbice esistente fra modelli similari, figli delle economie di scala. Si deve evitare il cannibalismo in casa. I tedeschi l'hanno capito, e bene. Un Skoda Octavia è identica ad una Golf, eppure l'immagine, il prezzo, e la qualità percepita sono diverse.
Chi è propenso all'acquisto di una Golf difficilmente opterà per un'Octavia, proprio perchè il potenziale cliente di una Octavia è diverso. Idem per la Croma, che ha avuto un gran successo proprio come l'ha avuto la Croma. Tornando ai nostri giorni, l'Idea doveva avere prezzi lievemente più bassi, e le motorizzazioni e le versioni "entry level" dovevano appartenerle. Il 1.3 mj da 69cv e il 1.9 da 101cv erano appropriati, ma doveva significare che Musa doveva avere, sin da subito, il 90cv per il 1.3 e almeno il 120cv per il 1.9! Ma anche volendo giustificare la parità di motorizzazione e potenza, la novità doveva riguardare prima Musa e poi Idea, non il contrario! Piccoli errori si dirà, ma madornali...
Idem per la Ypsilon, che tuttavia ha molto meno in comune con la Punto, perciò la tesi sui motori trova fatalmente un limite, che a chi piace la Ypsilon difficilmente cadrà su una Punto, chi cerca la razionalità di una Punto non acquisterà la raffinatezza di una Ypsilon.
Direi, e concludo, che gli input li vedo, si notano, ma manca un'opera continuativa.
Quando acquistai la Musa ricordo bene il ragionamento, mi ci avvicinai come una bella vettura elegante che mi facesse da seconda auto. Ma di fronte alle affermazioni del venditore, che diceva potesse fungere da prima macchina, li per li rimasi pensieroso e non capivo con quale motorizzazione potesse svolgere tale ruolo, con l'impegnativa 1.9 o con l'economica e sottodimensionata 1.3! Più tardi scoprii che non è affatto sottodimensionata, ma che un acquirente che desidera anche avere un certo brio, deve rivolgersi o altrove o ad un altro medello. Io rimango sempre più allibito dalla facilità con cui la Mercedes ha gestito il prodotto "ClasseA". Ha brillantemente risolto il problema di stabilità ribaltando, non solo la vettura, ma i giudizi negativi a pro suo, a quei tempi in pochi sapevano cos'era l'Esp. La Mercedes non solo l'ha spiegato, ma ha convinto tante persone d'aver trasformato l'auto in "estremamente sicura". La versione nuova invece ha sofferto la partenza, le hanno affiancato la versione 3 porte con lo slogan "oggi prendò il coupé", con un messaggio diretto ai giovani intraprendenti e brillanti.
Alla Fiat mancano uomini d'immagine e di sostanza. Non bastano, credo, pochi intimi...
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 12:18
da Marco
Fuorisoglia,
il paragone Croma / Thema e' corretto ma non completamente (secondo me) pertinente...
allora c'erano soldi e quindi investimenti.
Si e' fatto un top di gamma come la Thema e "a ritroso" si e' "tolto" qualcosa per fare la Croma.
Ora: e' stata fatta l'idea ma non si poteva allo stesso modo "aggiungere" molto (come il 1.3 90cv), perche' non c'era... a parte gli interni e le finiture (e qui' l'hanno fatto). Diciamo che con quel poco che si aveva a disposizione si sono potuti differenziare le carrozzerie e gli interni, che poi l'Idea ha un 1.2 che la Musa non ha, e viceversa per il 1.9.
Il problema e' a monte, e cioe' che il 1.3 doveva uscire 3 anni prima, e di conseguenza le sue evoluzioni.
Resto dell'idea che paghiamo tuttora lo scotto di scelte sbagliate di tanti anni fa. Oggi hai poco e puoi fare poco (e se poi quel poco e' stato pure dissanguato da 500mil "buttati via" con la Thesis..).
Sono completamente d'accordo con Frank con l'equazione lancia=lusso=affidabilita', senza quest'ultima il lusso e' solo immagine. Speriamo, io ho ritirato la Musa e magagne zero, speriamo continuino cosi'.
Re: Musa vs.Idea.
Inviato: 14 feb 2006, 13:15
da massimo
Sono d'accordo con Fuorisoglia. Leggetevi "non so voi , ma io....(lungo)", troverete la mia risposta.
Viva la mia Fulvia HF fanalone che conservo gelosamente.