Per coloro che disperano sui consumi...
Inviato: 20 gen 2006, 17:22
L'argomento mi interessa, e anche per cercare di fare chiarezza o per lo meno più luce sulla questione consumi ho cercato di documentarmi il più possibile, con dichiarazioni di proprietari di altri modelli e/o motorizzazioni, esperienze dirette di amici e conoscienti, e dove non potevo arrivare con un manuale di un annetto fa fornito dalla rivista AL VOLANTE, dove riportato i consumi reali riscontrati da molte vetture di diversa tipologia.
Da questa mia ricerca, che sinceramente mi ha appassionato per due sere, è emerso un dato significativo e anche piuttosto "inquietante", cioè che le auto della tipologia della Musa hanno un consumo "mediamente alto", o cmq più alto rispetto ad auto tradizionali con la stessa motorizzazione.
Unica eccezione, la Audi A2, che complice un peso di 980 kg risece a strappare medie di consumo ottime, e degne davvero di una parca utilitaria. Secondo me, da quello che ho potuto constatare, i motivi sono essenzialmente due. Il primo è che quasi tutte queste auto hanno una sovragommatura, forse per rendere l'auto più piacevole e meno nervosa nelle reazioni, fatto sta che in termini di consumo fra una 175 e una 195 c'è un abisso, immaginiamo le 205 montate su alcune Musa tra cui anche la mia.
L'altra è di carattere aerodinamico, a parte la maggior sezione frontale, elemento determinante per determinare il Cx, ho notato che molte delle auto del segmento hanno particolari che incidono negativamente sui consumi, ad esempio specchi retrovisori esterni di dimensioni abbondanti (eccetto Musa e Idea per la verità), portapacchi o barre longitudinali, maniglie delle portiere non a filo carrozzeria ma sporgenti, passaruota pronunciati per slanciarne la linea a dispetto dell'altezza, tergicristalli anteriori non protetti da un "labbro" di cofano al fine di renderli coperti dai flussi d'aria.
Inoltre il peso medio di queste auto si aggira sui 1300 chili, che diventano sui 1450 per le motorizzazioni più grandi. Facendo quattro conti poi, si nota come il punto di pareggio, oltre il quale comincia la convenienza del diesel rispetto al benzina, nel caso delle piccole monovolume con grosse motorizzazioni, oscilli fra i 17.000 e i 24.000km, quest'ultimo valore riferito tra l'altro alla Fiat Idea 1.9mj Emotion, quindi molto similare alla Musa.
Quindi la conclusione è che il quadro che ne emerge dice sostanzialmente che queste categorie di vetture non offrono (almeno con dati reali e non cartecei), delle economie di uso da record, bensì un mix ben dosato fra costi d'acquisto relativamente contenuti, spazio ed ergonomia a bordo, prestazioni e doti stradali buone, e spese di gestione e consumi relativamente contenuti.
Chi privilegia una motorizzazione piccola sacrifica le prestazioni nel nome dei consumi, altrimenti l'inverso. La formula perfetta, alte prestazioni a bassi consumi non c'è, almeno in queste tipologie di vetture. Ad esempio nelle station wagon del segmento dell'Audi A4 o 159 abbiamo vetture che consumano più o meno quanto la Musa 1.9 ma con prestazioni superiori, che sfiorano i 200 e accelerazioni più rapide di almeno 1 sec. che pesano qualcosina in più ma non da fare una enorme differenza. Mi viene in mente a questo punto anche un'altra ipotesi. Sono quasi certo che per contenere il prezzo finale, e favoriti da un sostanziale entusiasmo per il pubblico nell'acquisto di questo nuovo tipo di auto, molti costruttori abbiano dotato i loro modelli di motori non proprio all'avanguardia, facendo scarsa attenzione proprio ad una voce che cmq interessa a chi acquista un auto relativamente economica, cioè entro o poco oltre i 20.000 euro. Infatti le sopracitate berline partono dai 29.000 euro per arrivare tranquillamente ai 36.000...
Anch'io sinceramente non mi sarei aspettato questo esito, e non mi sarei posto la questione al momento dell'acquisto, fatto sta che adesso ci troviamo qui a parlarne.
Va detto anche che per trarre i consumi più bassi da questo tipo di motore occorre una guida del tutto particolare che forse non tutti hanno, cioè in primo luogo vincere assolutamente la tentazione di sentire il "tiro della coppia", usare le marce in funzione del regime di coppia stesso, quindi non tirare le marce oltre il dovuto ma nemmeno far scendere troppo il contagiri, nelle riaccelerate autostradali meglio scalare una marcia e dare emzzo gas anzichè affondare una quinta...
E inoltre, una considerazione personale, la conferma secondo me che ancora i diesel sportivi esistono solo nella testa degli uffici di marketing delle aziende automobilistiche. Il diesel dev'essere un motore parco ed economico, null'altro. Chi tenta di coniugare prestazioni a bassi consumi rischia cocenti delusioni e aspettative disattese.
Da questa mia ricerca, che sinceramente mi ha appassionato per due sere, è emerso un dato significativo e anche piuttosto "inquietante", cioè che le auto della tipologia della Musa hanno un consumo "mediamente alto", o cmq più alto rispetto ad auto tradizionali con la stessa motorizzazione.
Unica eccezione, la Audi A2, che complice un peso di 980 kg risece a strappare medie di consumo ottime, e degne davvero di una parca utilitaria. Secondo me, da quello che ho potuto constatare, i motivi sono essenzialmente due. Il primo è che quasi tutte queste auto hanno una sovragommatura, forse per rendere l'auto più piacevole e meno nervosa nelle reazioni, fatto sta che in termini di consumo fra una 175 e una 195 c'è un abisso, immaginiamo le 205 montate su alcune Musa tra cui anche la mia.
L'altra è di carattere aerodinamico, a parte la maggior sezione frontale, elemento determinante per determinare il Cx, ho notato che molte delle auto del segmento hanno particolari che incidono negativamente sui consumi, ad esempio specchi retrovisori esterni di dimensioni abbondanti (eccetto Musa e Idea per la verità), portapacchi o barre longitudinali, maniglie delle portiere non a filo carrozzeria ma sporgenti, passaruota pronunciati per slanciarne la linea a dispetto dell'altezza, tergicristalli anteriori non protetti da un "labbro" di cofano al fine di renderli coperti dai flussi d'aria.
Inoltre il peso medio di queste auto si aggira sui 1300 chili, che diventano sui 1450 per le motorizzazioni più grandi. Facendo quattro conti poi, si nota come il punto di pareggio, oltre il quale comincia la convenienza del diesel rispetto al benzina, nel caso delle piccole monovolume con grosse motorizzazioni, oscilli fra i 17.000 e i 24.000km, quest'ultimo valore riferito tra l'altro alla Fiat Idea 1.9mj Emotion, quindi molto similare alla Musa.
Quindi la conclusione è che il quadro che ne emerge dice sostanzialmente che queste categorie di vetture non offrono (almeno con dati reali e non cartecei), delle economie di uso da record, bensì un mix ben dosato fra costi d'acquisto relativamente contenuti, spazio ed ergonomia a bordo, prestazioni e doti stradali buone, e spese di gestione e consumi relativamente contenuti.
Chi privilegia una motorizzazione piccola sacrifica le prestazioni nel nome dei consumi, altrimenti l'inverso. La formula perfetta, alte prestazioni a bassi consumi non c'è, almeno in queste tipologie di vetture. Ad esempio nelle station wagon del segmento dell'Audi A4 o 159 abbiamo vetture che consumano più o meno quanto la Musa 1.9 ma con prestazioni superiori, che sfiorano i 200 e accelerazioni più rapide di almeno 1 sec. che pesano qualcosina in più ma non da fare una enorme differenza. Mi viene in mente a questo punto anche un'altra ipotesi. Sono quasi certo che per contenere il prezzo finale, e favoriti da un sostanziale entusiasmo per il pubblico nell'acquisto di questo nuovo tipo di auto, molti costruttori abbiano dotato i loro modelli di motori non proprio all'avanguardia, facendo scarsa attenzione proprio ad una voce che cmq interessa a chi acquista un auto relativamente economica, cioè entro o poco oltre i 20.000 euro. Infatti le sopracitate berline partono dai 29.000 euro per arrivare tranquillamente ai 36.000...
Anch'io sinceramente non mi sarei aspettato questo esito, e non mi sarei posto la questione al momento dell'acquisto, fatto sta che adesso ci troviamo qui a parlarne.
Va detto anche che per trarre i consumi più bassi da questo tipo di motore occorre una guida del tutto particolare che forse non tutti hanno, cioè in primo luogo vincere assolutamente la tentazione di sentire il "tiro della coppia", usare le marce in funzione del regime di coppia stesso, quindi non tirare le marce oltre il dovuto ma nemmeno far scendere troppo il contagiri, nelle riaccelerate autostradali meglio scalare una marcia e dare emzzo gas anzichè affondare una quinta...
E inoltre, una considerazione personale, la conferma secondo me che ancora i diesel sportivi esistono solo nella testa degli uffici di marketing delle aziende automobilistiche. Il diesel dev'essere un motore parco ed economico, null'altro. Chi tenta di coniugare prestazioni a bassi consumi rischia cocenti delusioni e aspettative disattese.