giunti omocinetici
giunti omocinetici
A qualcuno di voi è capitato di dover sostituire i giunti omocinetici lato ruota della fulvia HF 1600 (Fanalone)? Io sono in crisi. Non riesco a trovare il pezzo giusto. Vi rissulta che questo modello montasse qualcosa di particolare, con semiassi diametro 27 non riconducibili a nessun altro modello? Attendo fiducioso qualche ragguaglio e dritta per risolvere il problema che mi vede orfano della mia amata.
Re: giunti omocinetici
Devi essere più preciso. Che cambio monta la tua 1600 ? Il suo originale può essere il primo o secondo tipo oppure se non è originale di cosa si tratta? In ogni caso i semiassi del Fanalone originali sono montati solo su questa macchina però su flangie grandi come il 1600 seconda serie. Perchè devi cambiare proprio il giunto lato ruota ?
Re: giunti omocinetici
Cia Carlo,
la mia fulvia come tu puoi verificare dai dati che ti ho già fatto avere monta un cambio cinque marce del secondo tipo, che non ho mai revisionato e che stando alla targhetta di identificazione sembra essere il suo originale. Oggi abbiamo smontato il giunto, e verificato che a cedere è stata la gabbia interna che trattiene le sfere. Subito si era pensato di sostituire tutto il giunto, ma verificato che essendomi limitato a pochi chilometri dopo l'insorgere del problema, il guaio era limitato alla sola gabbia spezzata, abbiamo cercato delle nuove sfere ( anche queste risultano di diametro maggiorate rispetto a quelle ritrovate nei giunti normali fulvia), modificata una gabbia normale in modo da contenere le sfere maggiorate e rimontato il tutto. Sembra che il tutto funzioni. Mi fa piacere comunque conoscere sempre meglio la mia macchina, magari anche sfruttando le tue conoscenze, visto che certe cose dal catolo ricambi o dalle schete dei tati tecnici non riesco ad approfondirle. Inoltre sto comunque cercando di mettere a magazzino un paio di giunti nuovi adatti in considerazione anche del fatto, che tu mi confermi, che essendo specifici per quel modello se si trovano è già un bel affare.
Ti ringrazio è se mi puoi eventualmente dare ulteriori specifiche su tutto il complessivo giunti semiassi te ne sarei grato.
la mia fulvia come tu puoi verificare dai dati che ti ho già fatto avere monta un cambio cinque marce del secondo tipo, che non ho mai revisionato e che stando alla targhetta di identificazione sembra essere il suo originale. Oggi abbiamo smontato il giunto, e verificato che a cedere è stata la gabbia interna che trattiene le sfere. Subito si era pensato di sostituire tutto il giunto, ma verificato che essendomi limitato a pochi chilometri dopo l'insorgere del problema, il guaio era limitato alla sola gabbia spezzata, abbiamo cercato delle nuove sfere ( anche queste risultano di diametro maggiorate rispetto a quelle ritrovate nei giunti normali fulvia), modificata una gabbia normale in modo da contenere le sfere maggiorate e rimontato il tutto. Sembra che il tutto funzioni. Mi fa piacere comunque conoscere sempre meglio la mia macchina, magari anche sfruttando le tue conoscenze, visto che certe cose dal catolo ricambi o dalle schete dei tati tecnici non riesco ad approfondirle. Inoltre sto comunque cercando di mettere a magazzino un paio di giunti nuovi adatti in considerazione anche del fatto, che tu mi confermi, che essendo specifici per quel modello se si trovano è già un bel affare.
Ti ringrazio è se mi puoi eventualmente dare ulteriori specifiche su tutto il complessivo giunti semiassi te ne sarei grato.
Re: giunti omocinetici
I semiassi del fanalone sono specifici per questa macchina e sono uguali a quelli montati nelle prime serie del fanalino. Se hai il cambio originale 818540 prima o seconda serie devi avere anche le flange grosse lato cambio. Per quanto riguarda i giunti omocinetici io credo, ma non ne sono sicuro al 100%, siano uguali a quelli di tutte le 1.3 prima serie.
Qual'e' il numero di telaio della tua fanalone?
Ciao
Michele
Qual'e' il numero di telaio della tua fanalone?
Ciao
Michele
Re: giunti omocinetici
Dal catalogo 818000 i giunti veri e propri della Rallye 1600 sembrerebbero uguali a quelli di tutta la prima serie in effetti ci sono delle piccole grandi differenze come appunto la gabbia e relative sfere, ma non solo. Dal numero di telaio 001286 (macchina ufficiale TO B 79056) sono stati introdotti dei particolari nuovi e fino al numero 1380 ma anche alcune altre macchine con numeri 1500 in poi hanno la trasmissione con alberi e giunti modificati. Un vero rompicapo ! Faccio notare che la mia 001296 ha alberi grossi e non sottili e giunti molto simili ai Fanalini secondo tipo quindi secondo il mio modesto parere dal 1286 e fino ad oltre il 1300 la trasmissione è quella per impieghi sportivi citata nel catalogo ricambi. Per farla breve io raccomanderei a tutti i possessori di Fanalone di cercare i semiassi grossi dei primi 1300 seconda serie o i 1600. Naturalmente da non confondersi con i semiassi del 1600 Zagato che non c'entrano per nulla.
Re: giunti omocinetici
Ringrazio il signor Carlo per la gentilezza usata nel rispondermi.
Vorrei però approfondire la mia conoscenza chidendo se anche il giunto lato cambio è particolare e solo di questo modello, e se esiste o dove si può attingere (al di là del catologo ricambi che cita solo un numero di riferimento) le caratteristiche tecniche e le varie dimensioni dei vari componenti (tipo schede dati tecnici):
Il numero di telaio della mia fulvia è 002144.
Vorrei però approfondire la mia conoscenza chidendo se anche il giunto lato cambio è particolare e solo di questo modello, e se esiste o dove si può attingere (al di là del catologo ricambi che cita solo un numero di riferimento) le caratteristiche tecniche e le varie dimensioni dei vari componenti (tipo schede dati tecnici):
Il numero di telaio della mia fulvia è 002144.
Re: giunti omocinetici
Il giunto lato cambio è lo stesso di tutta la prima serie anche perchè le flange del cambio sono del tipo "maggiorato " quindi anche il giunto è adeguato.
Re: giunti omocinetici
Ringrazio ulteriormente e visto che a marzo sarà dalle mie parti (Museo Bonfanti) spero di poterlo fare di persona, a presto.
Re: giunti omocinetici
Scusa Carlo, ma non sono molto d'accordo con quello che tu sostieni a proposito delle dimensinoni dei semiassi.
I primi Fanaloni hanno semiassi sottili, come tu ben sai, mi chiedo per quale ragione sono stati introdotti semiassi grossi da un certo numero di telaio, per poi ritornare ancora a quelli sottili. Come ho detto precedentemente anche i primi fanalini (con giunti lato cambio grossi) hanno i semiassi sottili, quindi non capisco questa inversione di tendenza.
Secondo me, vista la quasi impossibilita' nel reperire semiassi originali propri del fanalone, quando si verificava una rottura venivano sostituiti con quelli grossi, comuni a tutte le prime serie 1.3.
Probabilmente questi sono piu' resistenti, avendo un diametro maggiorato, ma quello che cambia e' il materiale: i semiassi sottili si torcono di piu' ma si possono flettere, quelli grossi si torcono di meno ma alla prima flessione di rompono.
In ogni caso tutti i preparatori cambiano i semiassi originali perche' credono che piu' siano grossi e piu' siano resitenti, la ragione sta a meta'.
Ciao
Mchele
I primi Fanaloni hanno semiassi sottili, come tu ben sai, mi chiedo per quale ragione sono stati introdotti semiassi grossi da un certo numero di telaio, per poi ritornare ancora a quelli sottili. Come ho detto precedentemente anche i primi fanalini (con giunti lato cambio grossi) hanno i semiassi sottili, quindi non capisco questa inversione di tendenza.
Secondo me, vista la quasi impossibilita' nel reperire semiassi originali propri del fanalone, quando si verificava una rottura venivano sostituiti con quelli grossi, comuni a tutte le prime serie 1.3.
Probabilmente questi sono piu' resistenti, avendo un diametro maggiorato, ma quello che cambia e' il materiale: i semiassi sottili si torcono di piu' ma si possono flettere, quelli grossi si torcono di meno ma alla prima flessione di rompono.
In ogni caso tutti i preparatori cambiano i semiassi originali perche' credono che piu' siano grossi e piu' siano resitenti, la ragione sta a meta'.
Ciao
Mchele
Re: giunti omocinetici
Bravo Michele, anch'io sono convinto che i primi semiassi montati sulla 1600, quelli sottili, siano di un materiale che definirei favoloso, solo che a vederli fan paura. NOn credo a quella favola descritta da Altorio che parla di un suo amico che conserva sopra la scrivania uno dei semiassi attorcigliati dopo una brusca accelerazione. Però, ecco i però.
Sulla mia TO B 51446 ci sono i semiassi grossi e nelle note di Tonti spesso si parla di rottura dei semiassi ma per rottura non si intende l'albero ma il giunto omocinetico. C'è una bellissima foto al RAC dove si vede chiaramente che il semiasse sostituito e quello nuovo sono uguali sia come dimensioni dell'albero che come giunti. Pertanto il R.Corse ha esluso a priori l'impiego di tutta la trasmissione stradale. Anche il cat. Fulvia 818 prevede un intero gruppo trasmissione rinforzato per impieghi sportivi quindi in conclusione o i semiassi stradali non sono stati capiti e sperimentati oppure avevano dei problemi che in gara saltavano fuori. Quali ? Non si sa.
Tieni anche presente che le macchine ufficiali non avevano la trasmissione Lancia ma quella costruita da un fornitore esterno di nome Bellomo di Torino che evidentemente dava più affidabilità.
Sulla mia TO B 51446 ci sono i semiassi grossi e nelle note di Tonti spesso si parla di rottura dei semiassi ma per rottura non si intende l'albero ma il giunto omocinetico. C'è una bellissima foto al RAC dove si vede chiaramente che il semiasse sostituito e quello nuovo sono uguali sia come dimensioni dell'albero che come giunti. Pertanto il R.Corse ha esluso a priori l'impiego di tutta la trasmissione stradale. Anche il cat. Fulvia 818 prevede un intero gruppo trasmissione rinforzato per impieghi sportivi quindi in conclusione o i semiassi stradali non sono stati capiti e sperimentati oppure avevano dei problemi che in gara saltavano fuori. Quali ? Non si sa.
Tieni anche presente che le macchine ufficiali non avevano la trasmissione Lancia ma quella costruita da un fornitore esterno di nome Bellomo di Torino che evidentemente dava più affidabilità.