Collettori e scarichi Fulvia - Precisazioni
Inviato: 28 ott 2005, 20:05
Collettori di scarico per Fulvia
L’annuncio da me inserito nel Forum per la vendita di questi collettori ha suscitato interesse ma anche qualche perplessità pertanto penso che l’argomento abbia bisogno di alcune spiegazioni al fine di fugare ogni dubbio.
Prima però lasciatemi ringraziare tutti coloro che hanno provato i vari “pezzi” e che con soddisfazione continuano ad usarli.
E vengo al dunque. Scusatemi se la prendo alla lontana.
Nel mio garage ci sono alcune Fulvia interessanti ma, per la verità, quello che più mi appassiona non sono le macchine ma i particolari delle stesse usati nelle corse dal Reparto Corse oppure da preparatori di un certo calibro, Maglioli, Facetti, Baggioli ecc…Così oltre ad una discreta documentazione cartacea, ho anche alcuni di questi particolari che farebbero la felicità di molti amici del Forum e non solo. Esempio: fra le testate 1600 HF ho una testata Esper-Mec nuova di zecca ancora con le sue valvole e che mi è servita spesso per rispondere alle domande poste nel Forum in merito alle varie testate usate sulle Fulvia 1600, diametri dei condotti di aspirazione, di scarico, diametro delle valvole ecc…
Quindi la mia fonte è senz’altro dal VERO.
Un altro pezzo diciamo da 90, è il motore GR4 completo della famosa Fulvia di Cesare Fiorio detta la Baronessa. E’ stato in pratica un regalo fattomi da Luigino Podda (sapete tutti chi è) che ha ritrovato il motore con la relativa scheda rossa del Reparto Corse dove sono scritte tutte le manutenzioni e relative prove di potenza al banco di detto gioiello. Proprio questo motore dotato di collettore di scarico originale mi ha permesso di far costruire con lo stesso materiale (ferro-acciaio) e con medesima fattura al millimetro gli scarichi che volgarmente vendo. Ma non avrei mai potuto fare nulla se non fosse venuto in aiuto un signore che all’epoca faceva gli scarichi e che aveva ancora le dime con le misure perfette. Quando ho avuto fra le mani il primo collettore ho capito che avrei potuto fornire di un oggetto perfettamente uguale all’originale tutti colore che avevano una macchina anche preparata all’epoca ma mancante di un pezzo cosiddetto di “consumo” e di non facile reperibilità. Certo, in commercio, c’erano già i collettori fatti e spacciati per “come gli originali” ma che non si riuscivano a montare se non fresando il falso telaio e diventando matti nel montaggio e smontaggio. Anch’io mi sono preso una di queste fregature. Nel 1995 ho speso 1.200.000 (vecchie lire) di un “tubaccio” che non sono mai riuscito a montare. Da qui la vendetta, faccio costruire i collettori come e da chi dico io. Ecco come siamo arrivati ad oggi.
Ho voluto precisare queste cose per far capire che questi pezzi non sono frutto di fantasia ma semplicemente il risultato di meticolose e anche fortunate ricerche.
L’annuncio da me inserito nel Forum per la vendita di questi collettori ha suscitato interesse ma anche qualche perplessità pertanto penso che l’argomento abbia bisogno di alcune spiegazioni al fine di fugare ogni dubbio.
Prima però lasciatemi ringraziare tutti coloro che hanno provato i vari “pezzi” e che con soddisfazione continuano ad usarli.
E vengo al dunque. Scusatemi se la prendo alla lontana.
Nel mio garage ci sono alcune Fulvia interessanti ma, per la verità, quello che più mi appassiona non sono le macchine ma i particolari delle stesse usati nelle corse dal Reparto Corse oppure da preparatori di un certo calibro, Maglioli, Facetti, Baggioli ecc…Così oltre ad una discreta documentazione cartacea, ho anche alcuni di questi particolari che farebbero la felicità di molti amici del Forum e non solo. Esempio: fra le testate 1600 HF ho una testata Esper-Mec nuova di zecca ancora con le sue valvole e che mi è servita spesso per rispondere alle domande poste nel Forum in merito alle varie testate usate sulle Fulvia 1600, diametri dei condotti di aspirazione, di scarico, diametro delle valvole ecc…
Quindi la mia fonte è senz’altro dal VERO.
Un altro pezzo diciamo da 90, è il motore GR4 completo della famosa Fulvia di Cesare Fiorio detta la Baronessa. E’ stato in pratica un regalo fattomi da Luigino Podda (sapete tutti chi è) che ha ritrovato il motore con la relativa scheda rossa del Reparto Corse dove sono scritte tutte le manutenzioni e relative prove di potenza al banco di detto gioiello. Proprio questo motore dotato di collettore di scarico originale mi ha permesso di far costruire con lo stesso materiale (ferro-acciaio) e con medesima fattura al millimetro gli scarichi che volgarmente vendo. Ma non avrei mai potuto fare nulla se non fosse venuto in aiuto un signore che all’epoca faceva gli scarichi e che aveva ancora le dime con le misure perfette. Quando ho avuto fra le mani il primo collettore ho capito che avrei potuto fornire di un oggetto perfettamente uguale all’originale tutti colore che avevano una macchina anche preparata all’epoca ma mancante di un pezzo cosiddetto di “consumo” e di non facile reperibilità. Certo, in commercio, c’erano già i collettori fatti e spacciati per “come gli originali” ma che non si riuscivano a montare se non fresando il falso telaio e diventando matti nel montaggio e smontaggio. Anch’io mi sono preso una di queste fregature. Nel 1995 ho speso 1.200.000 (vecchie lire) di un “tubaccio” che non sono mai riuscito a montare. Da qui la vendetta, faccio costruire i collettori come e da chi dico io. Ecco come siamo arrivati ad oggi.
Ho voluto precisare queste cose per far capire che questi pezzi non sono frutto di fantasia ma semplicemente il risultato di meticolose e anche fortunate ricerche.