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Fulvia "capricciose"

Inviato: 12 apr 2005, 22:55
da Roberto Cpè 3
Ricordo che in un libro o un'intervista di un ex pilota Lancia degli anni 70 (forse Barbasio, ma non ne sono sicuro) egli affermava che ogni tanto, inspiegabilmente, giungevano al Rep. Corse delle Fulvia che risultavano più nervose e più impegnative da condurre delle altre...
Qualcuno ne sa qualcosa?
Carlo, magari tu....

Roberto.

Re: Fulvia "capricciose"

Inviato: 13 apr 2005, 07:39
da HFil
mah.. secondo me è una cosa che comunque poteva capitare a un po tutte le auto dell'epoca che correvano... ho un'amico che corre in autostoriche con vecchie Bmw da sempre che elabora come pochi e di cui è superesperto, anche lui mi conferma che a volte gli sono capitati esemplari completamente diversi come guida e tenuta da altri...

Re: Fulvia "capricciose"

Inviato: 13 apr 2005, 12:32
da pinko
Io ricordo bene un'intervista a Sandro Munari il quale affermava che le varie Fulvia del reparto corse si comportavano diversamente in ordine soprattutto all'affidabilità.
Alcune erano in qualche modo "sfortunate" e afflitte da numersoi problemi come se fossero "nate male" mentre "se ti capitava quella buona" potevi ottenere risultati sorprendenti e persino inattesi.
In particolare sottolineava come l'ultimo modello - la 1600 Fanalone - che era nata da progetto "casalingo" e a regola avrebbe dovuto essere quella meno collaudata e con più problemi, era invece quella i cui esemplari risultavano "riusciti meglio" e si era rivelata potente e affidabile in ogni condizione.

A distanza di tempo sappiamo che il problema più grave che affliggeva la 1600 prima serie era il cambio che, essendo prodotto "allungando" la scatola del cambio a quattro rapporti con un distanziale prodotto artigianalmente per potervi far stare il cambio a cinque rapporti, manifestava gravi limiti di tenuta.

E' anche vero che questo doveva in realtà essere un problema "relativo" per le vetture da competizione, in quanto la conseguenza più grave erano i trafilaggi e la perdita dell'olio del cambio: avaria non troppo preoccupante in gara allorchè veloci "rabbocchi" erano sempre possibili.

Re: Fulvia "capricciose"

Inviato: 16 apr 2005, 14:14
da Carlo HF
Fulvia “capricciose”

Mi riferisco a quelle da corsa ma anche nelle stradali si potrebbe scrivere qualcosa.
Dalle note di Tonti emerge molto bene il lavoro che veniva fatto al reparto corse e come certe macchine avevano comportamenti diversi. Per capire meglio bisogna risalire al sistema di preparazione sportiva che veniva svolto al RC. In pratica c’erano due diverse attività. Da una parte il lavoro di mantenimento di tutti quei particolari sperimentati in corsa e che avevano dato ottimi risultati, dall’altra parte un lavoro di ricerca su nuovi particolari per migliorare le prestazioni , non parlo solo di cavalli ma anche di assetto, robustezza alle sollecitazioni, varie soluzioni di tutti gli organi in movimento, ecc..
Ma sappiamo che il Fanalone è stato creato prima al reparto corse e poi è andato in produzione e in produzione hanno dovuto, per così dire, ”ammansire la bestia” per adattarla ad un uso stradale ma con un occhio alle eventuali elaborazioni sportive. Infatti il Fanalone di serie è il frutto di una mediazione o compromesso tra le esigenze sportive e quelle della produzione. Faccio un esempio per spiegarmi meglio. Fra i particolari modificati della carrozzeria c’è lo spostamento all’indietro, di ben 8 cm, del sostegno inferiore della panchetta posteriore. Tale modifica era già presente nei prototipi del RC ed era fatta per avere la “battuta” del serbatoio supplementare da 90 litri e nello stesso tempo aumentare lo spazio dietro ai sedili per permettere l’uso della speciale panchetta porta attrezzi. Nella produzione è rimasta la modifica ma hanno dovuto costruire un sedile apposito. Altro esempio. I semiassi del motore prototipo erano quelli della Flavia, alla produzione invece hanno adottato dei semiassi per un uso stradale che in corsa diventavano come un ricciolo di capelli. Con il tempo e con l’aumentare della potenza non andavano bene quelli Flavia e tanto meno quelli grossi della seconda serie Fulvia. La versione Marlboro ha semiassi costruiti da una piccola azienda di Torino che si chiamava Bellomo, non so se esiste ancora.
Tutto questo per dire che la continua sperimentazione e l’esigenza di essere sempre al top portava all’esasperazione di tutta la meccanica e spesso anche con risultati controproducenti con macchine riuscite bene e altre molto male. Bisogna capire che il RC era una fucina di esperienze eccezionale dove a “ore perse” ci lavoravano proprio i tecnici migliori della famosa Espermec primo fra tutti Ettore Zaccone ma qui il discorso ci porterebbe troppo avanti o troppo indietro, leggi Gianni Lancia.
Per chiudere il discorso “capricci” bisogna fare una considerazione sui piloti. Anche loro avevano le loro esigenze di guida. Barbasio, the Fox, non voleva assolutamente motori troppo potenti, voleva unità motrici robuste con al massimo 140 cavalli. Spesso ha vinto gare proprio perché gli altri rompevano con la differenza che lui lo sapeva in anticipo, non a caso era la volpe.
Munari invece chiedeva sempre il massimo di potenza. Diceva: Voi datemi tutti i cavalli che potete al resto ci penso io. Un’unica volta ha chiesto solo molta coppia e pochi cavalli, non è stato ascoltato e ha perso un Safari. Poi le macchine spesso venivano scambiate e quindi il pilota trovava la macchina venuta male ecc…

Re: Fulvia "capricciose"

Inviato: 19 apr 2005, 22:36
da Roberto Cpè 3
...cose d'altri tempi, insomma...