Come la penso sulla Delta 1600HF turbo
Inviato: 15 dic 2004, 22:18
E' vero che la delta soprattutto con i modelli sportivi ha rappresentato un oggetto di culto per diverse generazioni me compreso., tuttavia, quando ho potuto metterci le mani sopra, parecchie cose mi hanno lasciato alquanto perplesso.
Già su questo forum ho letto frasi come:
"La carrozzeria arrugginisce con molta facilità"
"La scocca è debole e si comincia a criccare se si irrigidisce l'assetto". Se una vettura che, senza servosterzo, condizionatore ed altri fronzoli, pesa 1100 chili, ha pure la scocca debole vuol dire che il progettista è un incapace .
"L'assetto originale era un cesso".
"Con le gomme 165/…ti ammazzi alla prima curva".
"Mai avuto problemi", tranne un turbocompressore da 4 milioni di lire che a solo un decennio di distanza dalla costruzione della vettura è introvabile.
La mia esperienza personale è la seguente
1) L'operazione di smontaggio di qualche particolare del gruppo turbocompressore è difficilissima, il rimontaggio è possibile solamente smontando il cofano motore, la mascherina, il radiatore, il collettore di scarico dalla testata, montare il tutto su questo e poi rimontare il tutto con una sequenza di operazioni veramente demenziale. Io l'ho migliorata solo leggermente apportando alcune modifiche ai vari componenti.
2) Svitate le tre viti che uniscono la puleggia della cinghia dentata a quella della cinghia trapezoidale del comando pompa acqua alternatore, tale puleggia non si sfila poiché è insufficiente lo spazio fra la scocca ed la vite sull'albero motore, occorre smontare pure questa.
3) Per registrare la frizione occorre smontare il collettore di aspirazione, rimontarlo per provare la regolazione col motore in moto, rismontare il tutto se la regolazione non soddisfa.
4) Il rivestimento interno del tetto, incollato sul poco nobile cartone, si scolla e si appende come quello di tutte le altre macchine. Pure qua c'è voluta la modifica.
5) I fari sono quelli della Delta integrale evoluzione (tondi di egual diametro), a parte che fanno la luce di un lumino anche dopo aver sostituito la lampadina e lucidato vetro e parabola, le parabole sono fissate ad un supporto metallico che ha la resistenza del burro, con degli snodi sferici di plastica ovviamente incottita e quindi fragilissima. Non parliamo dei contorsionismi che occorre effettuare per regolarli. Forse i fari sono la cosa più schifosa di questa macchina, segno che nemmeno i tedeschi che li hanno costruiti sono più quelli di una volta.
6) Non mi sono ancora occupato della parte elettronica. Spero proprio che quando si afferma che dopo aver alzato la pressione del turbo occorre rimappare la centralina, si dica una grossa fesseria. Più tecnicamente, spero che fra i tanti congegni elettronici che infestano il vano motore ci sia uno che misuri la portata dell'aria di alimentazione e che la centralina adegui di conseguenza la portata di benzina e l'anticipo di accensione. Se così non è, tanto vale buttare tutta l'immodizia elettronica, mettere un bel carburatore sul quale, dopo aver modificato la pressione di alimentazione ( il turbo), si può sostituire il getto del massimo con un semplice cacciavite senza il computer, il softer ed altre complessità. A proposito di pressione del turbo, sfortunatamente , per modificarla occorre agire sul tirante collegato al bypass dei gas di scarico. Dico sfortunatamente perché per agire sul suddetto tirante occorre smontare cofano mascherina e radiatore, rimontare il tutto, provare e rismontare nel caso la regolazione non incontri il nostro gradimento.
Premesso ciò cerchiamo di essere obbiettivi. Io non credo che un'altra vettura, italiana o straniera, non presenti gli inconvenienti che ho trovato sulla delta. Io penso che comunque resti una vettura con caratteristiche superiori alla media, direi anche uniche, fuori dall'ordinario. Tuttavia, da tecnico, sono convinto che non è sufficiente mettere il motore di un aeroplano su una carcassa di lamiera troppo sottile, cartone pressato e plastica incottita, per ottenere una macchina ben progettata, cioè un insieme di organi meccanici studiati per lavorare assieme.
A mio avviso, l'entusiasmo che molti ostentano per le delta sportive è dovuto ad una conoscenza della vettura che si limita a mettere la benzina, schiacciare l'acceleratore e girare il volante, poi non si sa nemmeno che olio ci vuole (visto che nessuno risponde). Per il resto, la pressione del turbo, la rimappatura della centralina e l'assetto irrigidito sono solo dei sentito dire da qualche "amico preparatore".
Senza offesa per nessuno, Ti saluto.
Già su questo forum ho letto frasi come:
"La carrozzeria arrugginisce con molta facilità"
"La scocca è debole e si comincia a criccare se si irrigidisce l'assetto". Se una vettura che, senza servosterzo, condizionatore ed altri fronzoli, pesa 1100 chili, ha pure la scocca debole vuol dire che il progettista è un incapace .
"L'assetto originale era un cesso".
"Con le gomme 165/…ti ammazzi alla prima curva".
"Mai avuto problemi", tranne un turbocompressore da 4 milioni di lire che a solo un decennio di distanza dalla costruzione della vettura è introvabile.
La mia esperienza personale è la seguente
1) L'operazione di smontaggio di qualche particolare del gruppo turbocompressore è difficilissima, il rimontaggio è possibile solamente smontando il cofano motore, la mascherina, il radiatore, il collettore di scarico dalla testata, montare il tutto su questo e poi rimontare il tutto con una sequenza di operazioni veramente demenziale. Io l'ho migliorata solo leggermente apportando alcune modifiche ai vari componenti.
2) Svitate le tre viti che uniscono la puleggia della cinghia dentata a quella della cinghia trapezoidale del comando pompa acqua alternatore, tale puleggia non si sfila poiché è insufficiente lo spazio fra la scocca ed la vite sull'albero motore, occorre smontare pure questa.
3) Per registrare la frizione occorre smontare il collettore di aspirazione, rimontarlo per provare la regolazione col motore in moto, rismontare il tutto se la regolazione non soddisfa.
4) Il rivestimento interno del tetto, incollato sul poco nobile cartone, si scolla e si appende come quello di tutte le altre macchine. Pure qua c'è voluta la modifica.
5) I fari sono quelli della Delta integrale evoluzione (tondi di egual diametro), a parte che fanno la luce di un lumino anche dopo aver sostituito la lampadina e lucidato vetro e parabola, le parabole sono fissate ad un supporto metallico che ha la resistenza del burro, con degli snodi sferici di plastica ovviamente incottita e quindi fragilissima. Non parliamo dei contorsionismi che occorre effettuare per regolarli. Forse i fari sono la cosa più schifosa di questa macchina, segno che nemmeno i tedeschi che li hanno costruiti sono più quelli di una volta.
6) Non mi sono ancora occupato della parte elettronica. Spero proprio che quando si afferma che dopo aver alzato la pressione del turbo occorre rimappare la centralina, si dica una grossa fesseria. Più tecnicamente, spero che fra i tanti congegni elettronici che infestano il vano motore ci sia uno che misuri la portata dell'aria di alimentazione e che la centralina adegui di conseguenza la portata di benzina e l'anticipo di accensione. Se così non è, tanto vale buttare tutta l'immodizia elettronica, mettere un bel carburatore sul quale, dopo aver modificato la pressione di alimentazione ( il turbo), si può sostituire il getto del massimo con un semplice cacciavite senza il computer, il softer ed altre complessità. A proposito di pressione del turbo, sfortunatamente , per modificarla occorre agire sul tirante collegato al bypass dei gas di scarico. Dico sfortunatamente perché per agire sul suddetto tirante occorre smontare cofano mascherina e radiatore, rimontare il tutto, provare e rismontare nel caso la regolazione non incontri il nostro gradimento.
Premesso ciò cerchiamo di essere obbiettivi. Io non credo che un'altra vettura, italiana o straniera, non presenti gli inconvenienti che ho trovato sulla delta. Io penso che comunque resti una vettura con caratteristiche superiori alla media, direi anche uniche, fuori dall'ordinario. Tuttavia, da tecnico, sono convinto che non è sufficiente mettere il motore di un aeroplano su una carcassa di lamiera troppo sottile, cartone pressato e plastica incottita, per ottenere una macchina ben progettata, cioè un insieme di organi meccanici studiati per lavorare assieme.
A mio avviso, l'entusiasmo che molti ostentano per le delta sportive è dovuto ad una conoscenza della vettura che si limita a mettere la benzina, schiacciare l'acceleratore e girare il volante, poi non si sa nemmeno che olio ci vuole (visto che nessuno risponde). Per il resto, la pressione del turbo, la rimappatura della centralina e l'assetto irrigidito sono solo dei sentito dire da qualche "amico preparatore".
Senza offesa per nessuno, Ti saluto.