Correva l'anno 2000, dove andasse non è dato saperlo.
Io guidavo una Uno undicenne, un 1100 a GPL con 260.000 km all'attivo: tutto bene, finchè lavoravo vicino casa... ma iniziai l'assistenza domiciliare e, invece di 5 km di percorso urbano 4 volte al giorno, mi ritrovai a percorrerne tratti da 15, 20, 25 anche tre volte al giorno e per la maggior parte su tangenziale e statali.
Giudicai fosse quindi venuta l'ora di passare ad un'auto più affidabile, e stanziai una decina di milioni, da spendere entro la fine dell'anno (quando, cioè, avrei dovuto sostituire la bombola del GPL), per un'auto più recente, Turbodiesel (ero stanco di inseguire il calendario del distributore di gas), dotata almeno di airbag e clima (magari l'ABS ), che non superasse i 2000cc, i 150.000km e i 5 anni di vita. Le nuove non erano "papabili", già avrei dovuto chiedere un piccolo prestito... ma sfoglaindo gli annunci vidi che, bene o male, la cifra da sborsare era quella, anche rimanendo su auto come la Punto o la Golf.
Un amico trovò per caso una Dedra in un parcheggio, con il cartello "vendesi" esposto sul lunotto: gli sembrò quella giusta e mi girò il nr di cellualre indicato.
Non ero entusiasta: la Dedra non mi faceva impazzire (specie la prima serie), ma credetti importante tentare... giusto per farmi un'idea. Anno 1995, km 125000: era già il restilyng.
All'appuntamento di fronte ad un ipermercato, mi presentai accompagnato dall'amico e da un carrozziere di fiducia: mi colse un mezzo accidente vedendola: i due fendinebbia erano rotti, la carrozzeria (priva di botte, per fortuna) esibiva un verdone bottiglia dimenticata in cantina, opaco come ormai il mio entusiasmo per quell'esperiemnto.
Il proprietario aprì la portiera: interni in alcantara quasi impeccabili. Mi invitò a salire e fare un giro di prova. Era metà Luglio, e io percorrevo la tangenziale con un turbodiesel climatizzato, molto ben insonorizzato (altro che i turbinìi della Uno a vetri spalancati), confortevole, ampio... mi colpì. L'amico carrozziere mi sussurrò "se ti piace, lo deciderai tu: ma sembra davvero sanissima".
Lasciai il sig. Rosario con non troppa convinzione, cheidendo tre gironi per riflettere. Ma alla sua partenza guardai i due amici e dissi: "la prendo!"
Consultai la banca per il tanto che mi serviva, mi proposero una rata "umana" e , uscito, chiamai per primo proprio Rosario "ce l'hai ancora? Mi interessa!"
"davvero?"
"davvero, se vuoi ti lascio uan caparra"
Ma la correttezza di quell'uomo non lo riteneva necessario "mi basta un assegno circolare al momento della pratica"... trovammo subito un accordo anche sul giorno dell'appuntamento dal notaio e, la sera del 25 Luglio, portai a casa quella che soprannominai "kilometraia". Aveva il compito di scarozzarmi per lavoro, senza rompere le scatole (nè sè stessa

Installai la radio della Uno (una bella Kenwood a frontalino retrattile, seminuova) cu aggiunsi poi il caricatore 6CD, l'antenna elettrica, gli specchi a frazione convessa, gli antiturbo...
Mi preoccupai molto, quando dopo un solo anno ri ruppe la frizione: in realtà di trattava di un semplice molla di tenuta, ma avendo smontato tutto il gruppo (a quota 150.000km) ritenni opportuno montarla nuova. Spesi pressapoco quel milioncino che volevo destinare alle ferie, e non dovetti nemmeno fare code in autostrada

La carrozzeria non riprese vigore nemmeno con ripetute mani di polish, ma ecco: all'atto del passaggio di polizza, vista l arelativamente bassa richiesta, attivai la garanzia "eventi atmosferici/atti vandalici", ed una sera la torvai davvero sottosopra: i fari , i fendinebbia (che nel frattempo avevo sostituito), tutto il perimetro avevano conosciuto il quoziente intellettivo del falloencefalo di turno... fù così che la "kilometraia" divenne, poco priam del Natale 2000 la "Signora in Rosso"
http://maurog.altervista.org/La_Signora_in_Rosso.JPG
fedele, instancabile, confortevole ed elegante compagna per 80.000 km fino all'autunno 2005, ma questa è un'altra storia
