L'auto è comodissima, dal motore impeccabile e con gli interni per me più radevoli di molti arredamenti di auto più attuali. Le noi che ho avuto, però, sono sempre state di tipo elettrico, e siccome gli schemi non si trovano, mi sono sempre ingegnato! Esordisco sul forum con la descrizione dell'ultimo problema elettrico e relativa soluzione, sperando di fare cosa gradita. Buona lettura!
Qualche mese fa le frecce sono impazzite: anche con il devioluci in posizione centrale il relè di intermittenza continuava a commutare con frequenza all'incirca doppia rispetto al normale. Siccome non avevo tempo di guardarci ho fatto un salto dall'elettrauto, che ha provato a sostituire l'intermittenza senza risultato. Al che mi ha detto che il problema è da ricercare nell'impianto, e non mi ha saputo dire quanto potevo spendere... A spanne mi ha detto: "può essere anche il devioluci, ma speriamo di no, costa quasi cento euro nuovo!" Sommando il preventivo generico, il costo della mano d'opera e l'incertezza del risultato, mi sono armato di santa pazienza e mi sono arrangiato.
Ebbene:ho scoperto che il problema è effetivamente nel devioluci: il difetto, infatti, tendeva a scomparire muovendo leggermente la leva delle frecce, ed in ogni caso le frecce funzionavano correttamente con la leva tutto in basso o tutto in alto. QUindi non poteva essere l'intermittenza!
Dopo avere smontato i gusci di plastica che coprono il piantone dello sterzo ho rimosso il connettore di collegamento del devioluci allentando una molletta al centro e tirando con delicatezza verso il cruscotto. Poi ho sfilato il devioluci dalla sua sede nel piantone: per questa operazione basta allentare due mollette di plastica - perfettamente visibili - e tirare con dolcezza. Il devioluci si deve sfilare senza sforzo.
Il devioluci è composto come un panino a tre strati: c'è un guscio inferiore, un supporto centrale e un soperchio superiore. Svitando le quattro viti che tengono assieme il panino si liberano queste tre parti. NOTA: fare attenzione perchè la molla di ritorno della leva tende a rimbalzare via, e lo stesso succede ad una piccola protuberanza dalla parte opposta della leva, che probabilmente serve per innescare il ritorno automatico della leva a seguito della rotazione dello sterzo.
Dovrebbe essere visibile uno stampato con su saldati tre piastrini di ottone disposti a mezzaluna. Questi sono i contatti del deviatore delle frecce, e la parte mobile è una piccola molletta alla base della leva delle frecce. Nel mio devioluci uno di questri piastrini di ottone si era dissaldato e se stava a spasso!!! Inoltre, il grasso di protezione che abbonda dentro al devioluci si era impastato con la limatura di ottone che si genera inevitabilmente a seguito dello strisciamento... Ho pulito il tutto con uno spazzolino e alcool per rimuovere i residui di grasso ormai diventato conduttivo, poi ho saldato nuovamente il pastrino con un saldatore di piccola potenza (25W) e pulita la superficie di contatto dei piastrini con della tela abrasiva a grana finissima. Prima di richiudere il devioluci ho spalmato su tutte le parti mobili - contatti compresi - del grasso per cuscinetti. Gioco da ragazzi, soddisfazione e un po' di euri risparmiati

Il problema del grasso che diventa conduttivo non è da sottovalutare: l'intermittenza commuta con due frequenze: quella nominale, quando il carico elettrico visto sull'uscita è minore di 4,7ohm e con frequenza doppia fra 4,7 e 4700ohm. Questo serve per emulare il comportamento delle vecchie intermittenze a bimetallo e fare capire che una lampadina si è bruciata. Se il grasso fra in contatti diventa conduttivo e la sua resistenza elettriva è minore o uguale a 4700 ohm, allora l'intermittenza inizia a ticchettare a frequenza doppia rispetto al normale anche senza avere azionato il devioluci!
PS: cercando su internet ho visto che è un difetto abbastanza comune, ma sempre risolto tramite la sostituizione del devioluci... Spero che questo contributo possa servire anche ad altri possessori di delta/dedra!