In viaggio con la Dedra
Inviato: 28 dic 2006, 13:01
Sono le 6.40 del mattino di S. Stefano quando l'onesto 1756 cc da 101 Cv della mia SW LS si mette in moto. Parte al primo colpo nonostante fuori la temperatura sia sottozero.
Dentro fa freddo, ma piano piano comincio ad andare in retromarcia, faccio la manovra e poi finalmente esco sulla SS 11 diretto fino a Vercelli Est. Da lì si va verso San Remo.
La temperatura (termostato nuovo e cinghie rifatte) dell'acqua sale vicina ai suoi 90° di servizio, mentre l'olio ancora 'dormicchia'. Batteria in carica a 13 V, per il resto sembra tutto a posto. Chi direbbe che sono al volante di un'auto con 160.000 km e 12 anni di servizio sulle spalle?
Guido sui 70-80, attraverso la tangenziale di Novara deserta. La radio mi manda qualche notizia, accendo il climatizzatore e inizio a sbrinare il parabrezza, ormai siamo a temperatura di servizio e non è necessario tirare il motore.
Vercelli, prendo l'A26. Il take-off dalla pista d'accelerazione è rapido, 70-90 (III), 90-110 (IV), 120 (V). Distanzio qualche auto, poi mi metto a destra e procedo sui 110 godendomi il panorama dell'Alessandrino e della pianura ancora addormentata. Tutta ordinaria amministrazione, poi fuori finalmente è giorno e si sta meglio, stacco il climatizzatore e accelero sui 120 almeno fino a Masone, dove l'autostrada è già in salita e fuori fa di nuovo freddo e gelo mentre mi proietto verso la Liguria. Decido di risparmiare il motore e la benzina, per cui scendo sui 100 all'ora e affronto curve, gallerie e ponti che scendono verso l'A10 (questo per chi critica la Bologna-Firenze e la Salerno-Reggio).
Anche l'Autofiori è abbastanza vuota e c'è un sole splendido (altro che il freddo della pianura padana). Ancora a 100, poi trovo un francese con una Megane che non vuole cedermi il passo. Stacco la climatizzazione, scalo in IV e accelero, piegando il galletto a 140 in curva. Guarda tu 'sto bidone...
C'è vento e rallento. I ponti sono micidiali perché sopra i 100 le raffiche si fanno sentire specialmente sul volume posteriore... meglio rallentare tanto ormai sono quasi arrivato e ho bruciato un litro di benzina ogni 14 km. Bene, bene, 297 km li abbiamo percorsi...
La giornata trascorre serena, vado a pranzo a Taggia in dolce compagnia, poi alle 18.30 riparto da San Remo. Ancora bel tempo, l'autostrada un po' trafficata, io che cerco di metterci un po' meno tempo ad arrivare a prendere l'A26 perché la radio segnala nebbia tra Alessandria e Vercelli. E qui mi accorgo di una cosa: sopra i 120 il motore gira fluido e progressivo, la Dedra sembra quasi calamitata alla strada (nonostante gli ammortizzatori scarichi) e tutto a bordo è in perfetto ordine. Sorpasso arroganti Classe A che nelle curve rallentano (io no, vento permettendo), seguo il percorso tortuoso senza stress e so che arriverò a casa ad un orario decente nonostante tutto. Il 1756 gira allegro e inesorabile, il suo rombo contenuto ha un che di rassicurante e i km si sgranano almeno fino a Savona, quando l'autostrada diventa a tre corsie ed è un susseguirsi di curve a gomito ad 80. Rallento ancora, poi la salita verso il Passo del Turchino che faccio a 100 all'ora senza sforzo, non sale nemmeno la temperatura dell'acqua, quella dell'olio è perfettamente livellata. Supero un camion, mi sorpassa una Ypsilon... però hai capito la bimba!
Masone di nuovo, qui c'è un 'tappo' dovuto alla salita da Genova Voltri, poi la discesa e l'inizio della nebbia a banchi ma si può accelerare di nuovo fino alla pianura dove la strada è sgombra e la velocità di corciera sale a 130 che tiene senza sforzo e nel massimo comfort. Ormai è notte e la nebbia arriva.
Niente paura: anabbaglianti, fendinebbia, retronebbia, sbrinamento e riscaldamento specchietti. Rallento, mi metto a destra e le luci mi guidano fino a Vercelli nel muro di latte, dove finalmente si dirada e concludo il tragitto, diretto a Magenta. Alle 22.00 sono a casa.
Quali conclusioni dopo questo viaggio, il primo "serio" che faiccio dopo l'acquisto e soprattutto in condizioni "normali" (cinghie ok, liquidi sostituiti, filtri in ordine)?
Diciamo che innanzitutto la Dedra non è un'auto sportiva. E' vivamente sconsigliata a chi pretende emozioni da un motore un po' fiacco ma che non è pensato per un impiego corsaiolo.
L'assetto è buono, anche se sente il vento laterale sui ponti. Lo soffre abbastanza, per cui rallentate sempre. Per il resto la manegevolezza è molto buona, la Dedra tiene bene la strada e segue le curve senza patemi d'animo. Per quanto potente, anche se il peso si fa sentire, è davvero un'auto capace di quel sapore chiamato Granturismo. Ossia la possibilità di viaggiare in un ambiente comodo, decente, sereno e sicuro.
Chi viaggia con questa macchina non ha la nevrosi dell'ora d'arrivo, sa che ci arriveà. Cammina ad una velocità moderata e può permettersi il lusso di guardare fuori. Il tutto condito dalla radica interna e la climatizzazione efficiente. Con consumi ancora umani.
Conoscete un'altra auto con queste qualità?
Auguri di buon 2007!
Dentro fa freddo, ma piano piano comincio ad andare in retromarcia, faccio la manovra e poi finalmente esco sulla SS 11 diretto fino a Vercelli Est. Da lì si va verso San Remo.
La temperatura (termostato nuovo e cinghie rifatte) dell'acqua sale vicina ai suoi 90° di servizio, mentre l'olio ancora 'dormicchia'. Batteria in carica a 13 V, per il resto sembra tutto a posto. Chi direbbe che sono al volante di un'auto con 160.000 km e 12 anni di servizio sulle spalle?
Guido sui 70-80, attraverso la tangenziale di Novara deserta. La radio mi manda qualche notizia, accendo il climatizzatore e inizio a sbrinare il parabrezza, ormai siamo a temperatura di servizio e non è necessario tirare il motore.
Vercelli, prendo l'A26. Il take-off dalla pista d'accelerazione è rapido, 70-90 (III), 90-110 (IV), 120 (V). Distanzio qualche auto, poi mi metto a destra e procedo sui 110 godendomi il panorama dell'Alessandrino e della pianura ancora addormentata. Tutta ordinaria amministrazione, poi fuori finalmente è giorno e si sta meglio, stacco il climatizzatore e accelero sui 120 almeno fino a Masone, dove l'autostrada è già in salita e fuori fa di nuovo freddo e gelo mentre mi proietto verso la Liguria. Decido di risparmiare il motore e la benzina, per cui scendo sui 100 all'ora e affronto curve, gallerie e ponti che scendono verso l'A10 (questo per chi critica la Bologna-Firenze e la Salerno-Reggio).
Anche l'Autofiori è abbastanza vuota e c'è un sole splendido (altro che il freddo della pianura padana). Ancora a 100, poi trovo un francese con una Megane che non vuole cedermi il passo. Stacco la climatizzazione, scalo in IV e accelero, piegando il galletto a 140 in curva. Guarda tu 'sto bidone...
C'è vento e rallento. I ponti sono micidiali perché sopra i 100 le raffiche si fanno sentire specialmente sul volume posteriore... meglio rallentare tanto ormai sono quasi arrivato e ho bruciato un litro di benzina ogni 14 km. Bene, bene, 297 km li abbiamo percorsi...
La giornata trascorre serena, vado a pranzo a Taggia in dolce compagnia, poi alle 18.30 riparto da San Remo. Ancora bel tempo, l'autostrada un po' trafficata, io che cerco di metterci un po' meno tempo ad arrivare a prendere l'A26 perché la radio segnala nebbia tra Alessandria e Vercelli. E qui mi accorgo di una cosa: sopra i 120 il motore gira fluido e progressivo, la Dedra sembra quasi calamitata alla strada (nonostante gli ammortizzatori scarichi) e tutto a bordo è in perfetto ordine. Sorpasso arroganti Classe A che nelle curve rallentano (io no, vento permettendo), seguo il percorso tortuoso senza stress e so che arriverò a casa ad un orario decente nonostante tutto. Il 1756 gira allegro e inesorabile, il suo rombo contenuto ha un che di rassicurante e i km si sgranano almeno fino a Savona, quando l'autostrada diventa a tre corsie ed è un susseguirsi di curve a gomito ad 80. Rallento ancora, poi la salita verso il Passo del Turchino che faccio a 100 all'ora senza sforzo, non sale nemmeno la temperatura dell'acqua, quella dell'olio è perfettamente livellata. Supero un camion, mi sorpassa una Ypsilon... però hai capito la bimba!
Masone di nuovo, qui c'è un 'tappo' dovuto alla salita da Genova Voltri, poi la discesa e l'inizio della nebbia a banchi ma si può accelerare di nuovo fino alla pianura dove la strada è sgombra e la velocità di corciera sale a 130 che tiene senza sforzo e nel massimo comfort. Ormai è notte e la nebbia arriva.
Niente paura: anabbaglianti, fendinebbia, retronebbia, sbrinamento e riscaldamento specchietti. Rallento, mi metto a destra e le luci mi guidano fino a Vercelli nel muro di latte, dove finalmente si dirada e concludo il tragitto, diretto a Magenta. Alle 22.00 sono a casa.
Quali conclusioni dopo questo viaggio, il primo "serio" che faiccio dopo l'acquisto e soprattutto in condizioni "normali" (cinghie ok, liquidi sostituiti, filtri in ordine)?
Diciamo che innanzitutto la Dedra non è un'auto sportiva. E' vivamente sconsigliata a chi pretende emozioni da un motore un po' fiacco ma che non è pensato per un impiego corsaiolo.
L'assetto è buono, anche se sente il vento laterale sui ponti. Lo soffre abbastanza, per cui rallentate sempre. Per il resto la manegevolezza è molto buona, la Dedra tiene bene la strada e segue le curve senza patemi d'animo. Per quanto potente, anche se il peso si fa sentire, è davvero un'auto capace di quel sapore chiamato Granturismo. Ossia la possibilità di viaggiare in un ambiente comodo, decente, sereno e sicuro.
Chi viaggia con questa macchina non ha la nevrosi dell'ora d'arrivo, sa che ci arriveà. Cammina ad una velocità moderata e può permettersi il lusso di guardare fuori. Il tutto condito dalla radica interna e la climatizzazione efficiente. Con consumi ancora umani.
Conoscete un'altra auto con queste qualità?
Auguri di buon 2007!