Sensazioni profuse dal Themone...
Sensazioni profuse dal Themone...
Voglio rendere partecipi gli appassionati che frequentano questo forum delle sensazioni provate sabato scorso.
Dovendo sospendere l'RC auto della macchina nera che si trova sotto un telo rosso in garage, ho seguito questo iter:
- Ho alzato il telo, l'ho piegato e riposto in un angolo.
- Dopo aver aperto il cofano motore (ed essere rimasto ammirato dalla bellezza e imponenza del propulsore, anche dopo anni che lo vedo) ho collegato la MagnetiMarelli.
- Ho misurato la pressione delle classiche Pilot Michelin, portando a 2,7 le anteriori e 2,5 le posteriori.
- Dopo aver aperto la porta guida ed essere rimasto inebriato dal profumo dell'interno Frau marrone, mi sono calato sul sedile guida con un sorriso idiota...
- Ho girato la chiave nel blocchetto, dando contatto. Le pompette del carburante ronzavano felici dopo mesi di inattivita'. Dopo qualche giro del motorino, il plurifrazionato si sveglia di colpo colmando l'ambiente con un brontolio forte, pieno, zoppicante (la K-jetronic e' inconfondibile nel modo di abbeverare gli iniettori).
- Dopo qualche secondo che il minimo si era stabilizzato, in retro sono uscito dal garage. Dallo scarico doppio, tagliato "a salame" rivolto verso sinistra, il motore sprigionava una gran nuvola di vapore nell'ambiente freddo di dicembre, accompagnandola con una voce chiara e possente.
- Mi sono messo in marcia, piano, per riscaldare tutti i preziosi organi meccanici lambiti da fluidi desiderosi di temperature piu' miti.
- Il canto degli 8 coristi (cantavano piano, a 1500 giri) faceva girare la testa di coloro che si trovavano lungo la strada.
- Dopo qualche km la strumentazione indicava che motore e cambio erano al caldo dei loro 80-90° e mi permettevano di allungare un po' il passo. Che vigore, che forza in quelle suote motrici anteriori!
- Mi sono diretto verso la superstrada che da Rosa' sale in direzione TN. Mi sono immesso in corsia. Stava sopraggiungendo la banale tedesca di turno.
- Il mio piede destro affondava leggermente sul pedale. La tedesca grigia come il suo baldo proprietario, accennavano ad un sorpasso.
- Grazie allo spostamento della manopola sulla sommita' della leva a desta del volante cucito a mano, dal cofano posteriore usciva un discreto alettoncino per contribuire alla deportanza alle alte velocita'.
- Contemporaneamente il propulsore, in seconda marcia, ululava improvvisamente e prendeva giri come un forsennato. Le gomme anteriori, per assicurare la loro fondamentale collaborazione, emettevano un breve stridio.
- Le lancette gialle, all'interno dei rotondi indicatori di fronte a me, salivano vertigginosamente; la mia mano spostava in sequenza la leva numerata in tutte le posizioni disponibili non appena il contagiri ordinava di farlo.
- La vetturona grigia, che si era quasi affiancata all'inizio delle "operazioni", la vedevo dallo specchietto sinistro. Il suo proprietario, stizzito, lampeggiava coi fari. La mia compagna mi indicava che si veleggiava parecchio forte: i mumerini che leggevo erano, in sequenza, 200, 210, 220, 230. E poi su ancora.
- Dallo specchietto retrovisore vedevo in lontananza qualcosa di insignificante.
- Dopo un po' alzavo il piede dall'acceleratore, mettevo la freccia a destra x imboccare lo svincolo d'uscita, l'alettoncino rientrava in sede. Nella viabilita' normale, ronzando a 1500 giri, l'ottovolante mi riportava verso casa. Una lucina arancio, pero', mi comunicava che gli 8 atleti avevano sete, dopo lo sprint. Provvedevo ad abbeverarli con qualche litro erogatomi dal Cane a 6 zampe, il migliore amico dell'uomo su 4 ruote.
- Tornato verso casa, entravo in garage, rigiravo la chiave nel quadro, i coristi ammutolivano. Qualche tichettio dal sottoscocca avvertivano che lo scarico si stava raffreddando.
- Dopo essere uscito dall'abbraccio della sportiva poltrona, chiudevo la porta, ristaccavo la batteria, chiudevo piano il cofano. Dopo un po' rimettevo il telo rosso.
- Avevo dimenticato i vari pensieri che mi portavo dietro da giorni, ero sereno, allegro, euforico.
A presto, Themona.
Dovendo sospendere l'RC auto della macchina nera che si trova sotto un telo rosso in garage, ho seguito questo iter:
- Ho alzato il telo, l'ho piegato e riposto in un angolo.
- Dopo aver aperto il cofano motore (ed essere rimasto ammirato dalla bellezza e imponenza del propulsore, anche dopo anni che lo vedo) ho collegato la MagnetiMarelli.
- Ho misurato la pressione delle classiche Pilot Michelin, portando a 2,7 le anteriori e 2,5 le posteriori.
- Dopo aver aperto la porta guida ed essere rimasto inebriato dal profumo dell'interno Frau marrone, mi sono calato sul sedile guida con un sorriso idiota...
- Ho girato la chiave nel blocchetto, dando contatto. Le pompette del carburante ronzavano felici dopo mesi di inattivita'. Dopo qualche giro del motorino, il plurifrazionato si sveglia di colpo colmando l'ambiente con un brontolio forte, pieno, zoppicante (la K-jetronic e' inconfondibile nel modo di abbeverare gli iniettori).
- Dopo qualche secondo che il minimo si era stabilizzato, in retro sono uscito dal garage. Dallo scarico doppio, tagliato "a salame" rivolto verso sinistra, il motore sprigionava una gran nuvola di vapore nell'ambiente freddo di dicembre, accompagnandola con una voce chiara e possente.
- Mi sono messo in marcia, piano, per riscaldare tutti i preziosi organi meccanici lambiti da fluidi desiderosi di temperature piu' miti.
- Il canto degli 8 coristi (cantavano piano, a 1500 giri) faceva girare la testa di coloro che si trovavano lungo la strada.
- Dopo qualche km la strumentazione indicava che motore e cambio erano al caldo dei loro 80-90° e mi permettevano di allungare un po' il passo. Che vigore, che forza in quelle suote motrici anteriori!
- Mi sono diretto verso la superstrada che da Rosa' sale in direzione TN. Mi sono immesso in corsia. Stava sopraggiungendo la banale tedesca di turno.
- Il mio piede destro affondava leggermente sul pedale. La tedesca grigia come il suo baldo proprietario, accennavano ad un sorpasso.
- Grazie allo spostamento della manopola sulla sommita' della leva a desta del volante cucito a mano, dal cofano posteriore usciva un discreto alettoncino per contribuire alla deportanza alle alte velocita'.
- Contemporaneamente il propulsore, in seconda marcia, ululava improvvisamente e prendeva giri come un forsennato. Le gomme anteriori, per assicurare la loro fondamentale collaborazione, emettevano un breve stridio.
- Le lancette gialle, all'interno dei rotondi indicatori di fronte a me, salivano vertigginosamente; la mia mano spostava in sequenza la leva numerata in tutte le posizioni disponibili non appena il contagiri ordinava di farlo.
- La vetturona grigia, che si era quasi affiancata all'inizio delle "operazioni", la vedevo dallo specchietto sinistro. Il suo proprietario, stizzito, lampeggiava coi fari. La mia compagna mi indicava che si veleggiava parecchio forte: i mumerini che leggevo erano, in sequenza, 200, 210, 220, 230. E poi su ancora.
- Dallo specchietto retrovisore vedevo in lontananza qualcosa di insignificante.
- Dopo un po' alzavo il piede dall'acceleratore, mettevo la freccia a destra x imboccare lo svincolo d'uscita, l'alettoncino rientrava in sede. Nella viabilita' normale, ronzando a 1500 giri, l'ottovolante mi riportava verso casa. Una lucina arancio, pero', mi comunicava che gli 8 atleti avevano sete, dopo lo sprint. Provvedevo ad abbeverarli con qualche litro erogatomi dal Cane a 6 zampe, il migliore amico dell'uomo su 4 ruote.
- Tornato verso casa, entravo in garage, rigiravo la chiave nel quadro, i coristi ammutolivano. Qualche tichettio dal sottoscocca avvertivano che lo scarico si stava raffreddando.
- Dopo essere uscito dall'abbraccio della sportiva poltrona, chiudevo la porta, ristaccavo la batteria, chiudevo piano il cofano. Dopo un po' rimettevo il telo rosso.
- Avevo dimenticato i vari pensieri che mi portavo dietro da giorni, ero sereno, allegro, euforico.
A presto, Themona.
Re: Sensazioni profuse dal Themone...
Complimenti Dariovx!
Quelle sono soddisfazioni che non si dimenticano mai!
ciao
Quelle sono soddisfazioni che non si dimenticano mai!
ciao
Re: Sensazioni profuse dal Themone...
.......Ottimo davvero! questi splendidi mezzi oltre a regalarci sensazioni uniche nel loro genere ci fanno diventare anche dei poeti.......complimenti per il Themone; basta solamente una sigla di 2 numeri 8.32 per capire che modello unico possa essere.
Un saluto e un Augurio di Buone Feste
Un saluto e un Augurio di Buone Feste
Re: Sensazioni profuse dal Themone...
Non esiste altra macchina che sappia dare simili emozioni....
Non datele mai via
Non datele mai via
Re: Sensazioni profuse dal Themone...
...quelle banali grige tedesche assieme ai loro ignari padroni, non riusciranno a capirne l'emozione nemmeno in una prossima vita...
Re: Sensazioni profuse dal Themone...
Complimeti, l'hai raccontata proprio bene, mi sembrava d'esser lì e di sentire addirittura il rombo del motore.
Saluti.
Saluti.
Re: Sensazioni profuse dal Themone...
x kyle ....vorrei dirti che non esiste una limited edition nera....ma solo rosso ferrari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Re: Sensazioni profuse dal Themone...
io dico che non ha nessuna logica riverniciare un'auto serie limitata.......comunque...lasciamo perdere