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Buon compleanno Lancia! 119 anni di stile e innovazione

Inviato: 27 nov 2025, 21:53
da Dibalancia
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Buon compleanno Lancia! 119 anni di stile e innovazione

(+) 119 anni di innovazione e identità italiana: dal 1906 Lancia combina ingegno tecnico, linee pulite e attenzione al dettaglio

(+) Una storia di icone: dalle prime 12 HP, Lambda e Aurelia fino a Flaminia, Fulvia e Ypsilon, il marchio ha attraversato i decenni con soluzioni avanzate, eleganza distintiva e una riconosciuta capacità di anticipare le tendenze.

(+) La nuova era Lancia: la Nuova Ypsilon inaugura un linguaggio stilistico più attuale, tecnologie intuitive come S.A.L.A., e una gamma che si amplia con Ypsilon HF e Ypsilon HF Line, portando nel presente lo spirito dell’elefantino.

(+) Il ritorno alle competizioni: dopo un’eredità di 11 titoli mondiali Costruttori, Lancia è tornata nel motorsport con la Ypsilon Rally4 HF e il Trofeo Lancia, fino alla presentazione della Ypsilon Rally2 HF Integrale, che debutterà nel WRC2 al Rallye Monte-Carlo 2026.


Il 27 novembre Lancia compie 119 anni, un anniversario che racconta una storia fatta di innovazione, stile e soluzioni tecniche che hanno segnato l’evoluzione dell’automobile. Dal 1906 il marchio ha costruito un’identità precisa – linee pulite, idee originali, attenzione al dettaglio – che negli anni ha dato vita a modelli diventati punti di riferimento nel design, nel motorsport e nella cultura italiana.

Oggi questo patrimonio è la base su cui prende forma la nuova fase del brand, tra un linguaggio stilistico rinnovato, tecnologie più intuitive e un ritorno alle competizioni che unisce continuità e futuro.


Le origini di un marchio iconico

Il marchio nasce a Torino il 27 novembre 1906 per volontà di Vincenzo Lancia e del socio Claudio Fogolin, entrambi provenienti dall’esperienza in Fiat e già profondamente immersi nel mondo delle competizioni. Vincenzo, pilota affermato, aveva infatti già collezionato diversi successi sportivi prima di dare il proprio nome a una nuova Casa automobilistica. Nel 1908 arriva la prima creatura del brand, la Lancia 12 HP: un’auto avveniristica per l’epoca, con telaio ribassato e leggero, trasmissione a cardano in luogo delle tradizionali catene e soluzioni tecniche che ne decretano il successo, con oltre 100 esemplari prodotti, un numero importante per quei tempi. La reputazione di Lancia cresce rapidamente: il marchio attraversa la Prima Guerra Mondiale e, nel dopoguerra, propone modelli di grande raffinatezza come Lambda, Augusta e Aprilia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1950, viene presentata l’Aurelia, la prima vettura di serie al mondo dotata di motore V6. Le sue vittorie nelle competizioni spingono Gianni Lancia, figlio del fondatore, a creare un reparto corse dedicato, la Scuderia Lancia, pensata per valorizzare le qualità dinamiche delle vetture del marchio. A metà degli anni 50 Lancia orienta la propria produzione verso modelli di fascia alta: negli anni 60 emergono icone come Flaminia e Flavia, quest’ultima prima vettura italiana con motore e trazione anteriori. All’inizio degli anni 70 rinasce in modo strutturato il programma sportivo: con Stratos, 037 e poi Delta, Lancia domina la scena rallistica per oltre 20 anni, entrando definitivamente nell’Olimpo del motorsport con 15 titoli mondiali rally, 3 titoli mondiali endurance Costruttori, oltre alle vittorie in gare leggendarie come la 1000 Miglia, la Targa Florio e la Carrera Panamericana. Fuori dai circuiti, il 1985 segna il debutto al Salone di Ginevra della Y10, una piccola di classe che ridefinisce il concetto di city car elegante. Da lì prende slancio la storia di Ypsilon, che nel tempo diventa un vero pilastro del mercato italiano: più di 37 serie speciali, 4 generazioni e una posizione di leadership stabile nel suo segmento. In tempi più recenti il testimone è passato alla Nuova Ypsilon, che apre ufficialmente la nuova era del marchio: linee fluide ispirate ai modelli che hanno fatto la storia Lancia, fanali posteriori rotondi che omaggiano la Stratos e, soprattutto, il debutto del sistema S.A.L.A., la prima interfaccia virtuale intelligente di Stellantis pensata per garantire una tecnologia facile, intuitiva, senza sforzo. La Nuova Ypsilon è disponibile sia in versione 100% elettrica sia con motorizzazione ibrida. A completare l’offerta arrivano la Ypsilon HF, la versione ad alte prestazioni che rilancia il leggendario simbolo dell’elefantino e introduce un nuovo linguaggio sportivo per Lancia, e la Ypsilon HF Line, una variante stilistica a ispirazione sportiva che porta nel quotidiano i codici estetici della famiglia HF, rendendoli accessibili a un pubblico più ampio.

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Design senza tempo

Il design Lancia ha sempre rappresentato molto più della semplice estetica: è l’espressione più autentica dello “stile italiano”, un equilibrio unico tra eleganza, creatività e misura. Le vetture del marchio nascono da una ricerca rigorosa della purezza formale, dove ogni elemento superfluo viene eliminato per lasciare spazio a linee pulite e a soluzioni tecniche pensate con intelligenza e sensibilità. Non è un caso se modelli come Aurelia, Flaminia, Fulvia, Beta HPE, Gamma, Delta, Stratos o 037 sono diventati riferimenti culturali, ognuno con un carattere diverso – ora raffinato, ora più essenziale o addirittura aggressivo – ma uniti da quello stile inconfondibile capace di attraversare le epoche senza perdere freschezza e modernità. Spesso Lancia ha saputo dare forma all’innovazione prima che diventasse tendenza: basti pensare alle portiere ad apertura “ad armadio”, prive del montante centrale, introdotte già negli anni Trenta, oppure all’Aprilia, che applicava criteri aerodinamici avanzati a una vettura compatta di serie. Artigianalità e cura del dettaglio sono sempre stati tratti distintivi del brand, evidenti tanto negli interni quanto negli esterni. L’esempio più iconico resta l’Aurelia B24 Spider, con la sua silhouette essenziale, priva di maniglie esterne, pensata per preservare la purezza della linea. Lancia è stata anche interprete di uno stile sofisticato e distintivo nei modelli di alta gamma, come la Thema 8.32, dotata di motore Ferrari e rifinita con pellami pregiati e inserti in radica. Oggi la Nuova Ypsilon raccoglie questa eredità e introduce un linguaggio stilistico rinnovato: forme morbide ispirate alle Aurelia e Flaminia, accenti sportivi che richiamano Stratos e Delta, e un gioco di contrasti che unisce superfici sensuali a dettagli più decisi. Tra gli elementi più caratterizzanti spiccano la reinterpretazione contemporanea del calice Lancia e i gruppi ottici posteriori rotondi, omaggio diretto alla Stratos. Gli interni confermano la vocazione all’eleganza italiana, grazie a materiali ricercati – pelle e velluti riciclati – e a soluzioni distintive come il tavolino centrale, simbolo di accoglienza e stile.


L’evoluzione di un’identità italiana

La storia di Lancia passa anche attraverso la trasformazione del suo emblema e dei nomi scelti per le sue vetture: un percorso che racconta l’attitudine, la personalità e lo stile del marchio. Il primo logo compare nel 1907: essenziale, con la scritta “Lancia” su fondo scuro. Nel 1911 viene affidato a Carlo Biscaretti di Ruffia il compito di creare un simbolo più ricco di significato: nascono così il volante, la bandiera, l’asta a forma di lancia. È il segno che accompagnerà il marchio per decenni, evolvendosi nel 1922 e poi nel 1929, quando viene racchiuso nello scudo blu con dettagli oro che diventerà iconico. Nel 1957, con la Flaminia, il logo si fa più pulito e geometrico; nel 1969, dopo l’ingresso nel Gruppo Fiat, viene reinterpretato con linee più moderne, adottato per la prima volta sulla Beta del 1972. Nel 1981 Massimo Vignelli ne firma una versione ancora più essenziale, mentre nel 2007 lo scudo blu viene semplificato ulteriormente, mantenendo gli elementi storici in una forma più immediata. Anche i nomi dei modelli raccontano l’identità Lancia. Dai primi riferimenti ai cavalli fiscali (12 HP, 18/24 HP), si passa nel 1919 all’alfabeto greco – Kappa, Lambda, Dilambda – per poi approdare negli anni ’30 ai nomi ispirati all’antica Roma: Augusta, Aprilia, Ardea. Negli anni ’50 e ’60 arrivano i riferimenti alle grandi vie consolari italiane – Aurelia, Appia, Flaminia, Flavia, Fulvia – mentre dalla metà degli anni ’70 tornano le lettere greche, con modelli entrati nella memoria collettiva come Beta, Gamma e Delta. Nei primi anni 2000 questa tradizione continua con Thesis, Phedra e la nuova generazione di Delta, fino alla Ypsilon che, dal 2020 alla Nuova Ypsilon attuale, introduce un logo completamente ripensato: volante, scudo, lancia e scritta tornano protagonisti, ma tradotti in una sintesi grafica contemporanea. Un segno più leggero, più diretto, più vicino allo spirito della Lancia di oggi: uno stile che non rincorre il lusso, ma interpreta in modo personale italianità, carattere ed eleganza.


I Rally tra passato e futuro

La storia di Lancia nei rally è un’eredità che parla da sola: 11 titoli mondiali costruttori, vittorie nelle competizioni più prestigiose – dalla 1000 Miglia alla Targa Florio, fino alla Carrera Panamericana. Gli anni ’70 e ’80 hanno segnato il periodo d’oro con tre modelli diventati leggende: Stratos, 037 e Delta, capaci di dominare per oltre due decenni e di trasformare Lancia nel marchio più vincente nella storia del rally.


Oggi quella tradizione non è solo ricordata: è tornata a vivere. Nel 2025 il marchio è rientrato ufficialmente nel motorsport con la Nuova Ypsilon Rally4 HF, protagonista del Trofeo Lancia, un programma che ha riportato sulle prove speciali team privati, giovani piloti e il carattere sportivo dell’elefantino rosso. Il passo successivo è arrivato il 18 novembre 2025, quando a Satory è stata svelata la Ypsilon Rally2 HF Integrale, la vettura che segna il ritorno di Lancia nel mondiale. Un progetto tecnico sviluppato insieme a Stellantis Motorsport, pensato per competere ad alto livello e per aprire una nuova fase nella storia sportiva del brand. Il viaggio ricomincia da una delle prove più iconiche del pianeta: a gennaio 2026, Lancia farà il suo debutto nel WRC2 al Rallye Monte-Carlo, riportando il nome Ypsilon – e l’elefantino HF – sul palcoscenico più prestigioso del rally internazionale.


Lancia, lo stile che conquista cinema e star

Lancia ha sempre rappresentato una certa idea di Italia: quella del gusto, della cura, dell’eleganza pensata e mai ostentata. Non sorprende quindi che, sin dagli esordi, le sue auto siano finite davanti alla macchina da presa e accanto a personaggi che hanno segnato il loro tempo. Il rapporto con il cinema nasce già con il muto torinese, quando le vetture Lancia compaiono nei celebri film dei “telefoni bianchi”, diventando simboli di modernità e aspirazione. Negli anni ’50, con la “Dolce Vita”, il legame si fa indissolubile: Roma è il centro del mondo e Via Veneto il suo palcoscenico. Attori, modelle e artisti scelgono Lancia come estensione del proprio stile. Claudia Cardinale, Anita Ekberg e Jean-Paul Belmondo guidano Aurelia e Appia; Marcello Mastroianni preferisce la sua Flaminia Coupé Super Sport Zagato; Brigitte Bardot si sposta tra Cortina e la Costa Azzurra con Aurelia, Flaminia e Flavia. Anche Ernest Hemingway, durante i suoi reportage sulle corride, viaggia con una fidata Aurelia B21. Nel 1962 l’Aurelia B24 Spider entra definitivamente nella storia quando diventa coprotagonista de Il sorpasso di Dino Risi: è ancora oggi una delle auto più riconoscibili del cinema italiano. E negli anni a seguire la presenza Lancia sul grande schermo continua: la Fulvia Coupé appare in Profondo Rosso di Dario Argento, mentre Alain Delon guida una Delta in Pour la peau d’un flic. Più recentemente, le vetture del marchio sono tornate nelle produzioni internazionali, da To Rome with Love di Woody Allen a Angeli & Demoni di Ron Howard, dove la Delta ricopre un ruolo ben visibile. Accanto al cinema, anche la comunicazione Lancia ha lasciato il segno. Gli spot realizzati da Gabriele Muccino, accompagnati dalle musiche di Ennio Morricone, sono rimasti negli anni come piccoli film d’autore. Volti come Stefano Gabbana, Richard Gere e Carla Bruni hanno interpretato alla perfezione quella miscela di eleganza e personalità che definisce il brand e che li ha resi, di fatto, “Very Ypsilon People”. L’ultima apparizione sul grande schermo Race for Glory, con Riccardo Scamarcio, che racconta la stagione 1983 del Mondiale Rally: la sfida epica della Lancia 037 di Cesare Fiorio contro un avversario enormemente più forte sulla carta. Una vera storia di sport, di coraggio e di orgoglio, ancora oggi capace di emozionare.

Fonte Lancia

Re: Buon compleanno Lancia! 119 anni di stile e innovazione

Inviato: 27 nov 2025, 23:01
da SilvanoMaiolatesi
Design senza un'anima, il frontale della nuova Y, per la prima volta nella storia Lancia, senza il classico scudetto è un obbrobrio, un attentato agli stilemi classici del marchio. Infatti le vendite lo stanno a dimostrare....

Re: Buon compleanno Lancia! 119 anni di stile e innovazione

Inviato: 27 nov 2025, 23:15
da Dibalancia
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Non bisogna sempre soffermarsi sul passato. Personalmente, mi piacciono sia il frontale che il posteriore. Ma è tutta una questione di gusti.