Un tentativo in extremis di agguantare la Pole, una March in fase di riientro, una maledetta incomprensione, uno schianto...
Nel giro di pochi secondi si compie il destino di un uomo che ha fatto entusiasmare un'intera generazione di appassionati della Formula 1.
Io ero uno di quei ragazzini affetti dalla "febbre Villeneuve", malattia che a 40 anni di distanza non accenna a guarire, al punto che se mi fosse nato un figlio maschio si sarebbe chiamato Gilles.
Da allora, malgrado l'arrivo di nuovi grandi piloti come Ayrton Senna, Alain Prost, Nigel Mansell, Nelson Piquet, Michael Schumacher, la Formula 1 non è più riuscita a darmi emozioni paragonabili a quelle che era capace di suscitare quel piccolo canadese...

CIAO GILLES, PER SEMPRE 27 ROSSO !!!