Alla ldl
Inviato: 02 ott 2021, 08:37
Ho trovato in rete questo testo ! Io mi ci rivedo in pieno! E voi ?
Nella speranza che fb non me lo riblocchi, ripropongo.❤
Genova, città di poeti, navigatori e supermercati.
Dove ti giri ti giri, ne trovi uno.
Per tutte le tasche.
Se possiedi il 730 di Briatore vai alla Basko.
Se hai 7,30 euro nel portafoglio vai al discount.
Dunque parliamo della Lidl.
Il parcheggio? Un troiaio.
Gente che deambula senza una meta alla ricerca della propria auto, marito depresso che carica il bagagliaio della Dacia con 10 cestelli d' acqua bestemmiando, bambino abbandonato dentro il carrello mentre ciuccia la Goleagol.
L' unico rilassato è il ragazzo di colore bivaccato all' ingresso, che saluta sempre oltretutto.
Entri, agguanti il cestello verde, quello con le rotelle, con il guanto della frutta spiaccicato sul fondo e ti avvii con passo deciso al reparto sottaceti trascinandolo come un trolley a Malpensa.
Le corsie sono larghe 55 cm, calibrate per il passaggio di una persona soltanto e con taglia non oltre la 42.
Talmente strette che ovunque tu ti metta sarai sempre in mezzo ai coglioni.
Se per caso incroci qualcuno, sei costretta a inarcare così tanto la schiena che in confronto Belen è una dilettante.
Arrivi finalmente al reparto biscotti.
Lì non ci sono i Pan di Stelle e gli Abbracci disposti ordinatamente sullo scaffale ma i Par di Palle e gli Schiaffoni buttati a caso nel cartone.
Praticamente per acquistarli devi ravanare come al mercato quando cerchi le mutande della tua taglia.
Prosegui al reparto frigo.
Quintali di plastica che avvolgono cibo non presente in natura a 0, 80 centesimi.
Offerta 15 würstel a 2 euri.
Due li dai al cane e gli altri li regali a tuo marito come batterie per l' avvitatore della Bosh.
Reparto detergenti.
Flacone Cien da 3 litri, all' essenza di bergamotto e petrolio al costo di 0.99, centesimi così carico di tensioattivi, che nella doccia ci entri con i piatti della cena e risparmi sulle pastiglie della lavastoviglie.
Arrivi alle casse
Sono 12, di cui tre aperte.
Scegli la cassiera con il semipermanente alle unghie più colorato e aspetti.
Ti metti in fila rassegnata con il carrello di quello dietro incastonato nei reni.
Il tizio davanti a te appoggia 6 bottiglie di aranciata sul rullo e mette il divisorio con sfregio.
Le sente già sue.
Le protegge.
È il tuo turno,
CASSA CHIUSA
A quel punto scatta un fuggi fuggi generale. Gente indemoniata che sgomita alla ricerca della cassa aperta. Volano calci e pugni, una rissa legalizzata a colpi di carciofi e baguette.
Ma tu non sei preparata e dalla prima che eri ti ritrovi immediatamente catapultata in dodicesima posizione.
La cassiera è la controfigura di Edward mani di forbice ma perfettamente truccata e pettinata.
Lei non lo dice, ma ha Diego della Palma imbavagliato sotto la sedia tra i volantini delle promozioni e sacchetti biodegradabili.
Passa tutto con un tale scazzo che ti verrebbe voglia di staccarle lo swarovski appiccicato sull' anulare e farci una collanina.
Quando ti dice quello che non vorresti mai sentirti dire.
"Non hai pesato le mele"
Vorresti morire.
A quel punto non importa che tu sia leone o gazzella, l' importante che cominci a correre verso la bilancia in modalità Bolt, ma con le ballerine, prima che scoppi un merdone.
Esci da lì stremata, nemmeno il tempo di chiamare l' elisoccorso che ti si apre il sacchetto e le mele che avevi appena pesato rotolano come bocce.
Pur di non raccoglierle ci giochi a curling fino a casa.
Da domani spesa a domicilio.
Nella speranza che fb non me lo riblocchi, ripropongo.❤
Genova, città di poeti, navigatori e supermercati.
Dove ti giri ti giri, ne trovi uno.
Per tutte le tasche.
Se possiedi il 730 di Briatore vai alla Basko.
Se hai 7,30 euro nel portafoglio vai al discount.
Dunque parliamo della Lidl.
Il parcheggio? Un troiaio.
Gente che deambula senza una meta alla ricerca della propria auto, marito depresso che carica il bagagliaio della Dacia con 10 cestelli d' acqua bestemmiando, bambino abbandonato dentro il carrello mentre ciuccia la Goleagol.
L' unico rilassato è il ragazzo di colore bivaccato all' ingresso, che saluta sempre oltretutto.
Entri, agguanti il cestello verde, quello con le rotelle, con il guanto della frutta spiaccicato sul fondo e ti avvii con passo deciso al reparto sottaceti trascinandolo come un trolley a Malpensa.
Le corsie sono larghe 55 cm, calibrate per il passaggio di una persona soltanto e con taglia non oltre la 42.
Talmente strette che ovunque tu ti metta sarai sempre in mezzo ai coglioni.
Se per caso incroci qualcuno, sei costretta a inarcare così tanto la schiena che in confronto Belen è una dilettante.
Arrivi finalmente al reparto biscotti.
Lì non ci sono i Pan di Stelle e gli Abbracci disposti ordinatamente sullo scaffale ma i Par di Palle e gli Schiaffoni buttati a caso nel cartone.
Praticamente per acquistarli devi ravanare come al mercato quando cerchi le mutande della tua taglia.
Prosegui al reparto frigo.
Quintali di plastica che avvolgono cibo non presente in natura a 0, 80 centesimi.
Offerta 15 würstel a 2 euri.
Due li dai al cane e gli altri li regali a tuo marito come batterie per l' avvitatore della Bosh.
Reparto detergenti.
Flacone Cien da 3 litri, all' essenza di bergamotto e petrolio al costo di 0.99, centesimi così carico di tensioattivi, che nella doccia ci entri con i piatti della cena e risparmi sulle pastiglie della lavastoviglie.
Arrivi alle casse
Sono 12, di cui tre aperte.
Scegli la cassiera con il semipermanente alle unghie più colorato e aspetti.
Ti metti in fila rassegnata con il carrello di quello dietro incastonato nei reni.
Il tizio davanti a te appoggia 6 bottiglie di aranciata sul rullo e mette il divisorio con sfregio.
Le sente già sue.
Le protegge.
È il tuo turno,
CASSA CHIUSA
A quel punto scatta un fuggi fuggi generale. Gente indemoniata che sgomita alla ricerca della cassa aperta. Volano calci e pugni, una rissa legalizzata a colpi di carciofi e baguette.
Ma tu non sei preparata e dalla prima che eri ti ritrovi immediatamente catapultata in dodicesima posizione.
La cassiera è la controfigura di Edward mani di forbice ma perfettamente truccata e pettinata.
Lei non lo dice, ma ha Diego della Palma imbavagliato sotto la sedia tra i volantini delle promozioni e sacchetti biodegradabili.
Passa tutto con un tale scazzo che ti verrebbe voglia di staccarle lo swarovski appiccicato sull' anulare e farci una collanina.
Quando ti dice quello che non vorresti mai sentirti dire.
"Non hai pesato le mele"
Vorresti morire.
A quel punto non importa che tu sia leone o gazzella, l' importante che cominci a correre verso la bilancia in modalità Bolt, ma con le ballerine, prima che scoppi un merdone.
Esci da lì stremata, nemmeno il tempo di chiamare l' elisoccorso che ti si apre il sacchetto e le mele che avevi appena pesato rotolano come bocce.
Pur di non raccoglierle ci giochi a curling fino a casa.
Da domani spesa a domicilio.