Citroën come Lancia?
Inviato: 23 feb 2021, 09:40
Ciao a tutti, dopo avere esplorato i modelli Lancia di mio maggiore interesse (Fulvia e Appia) mi è partita la scimmia dell'idropneumatica, e quindi ho deciso di farmi una Citroën.
Per motivi anagrafici i modelli che mi interessavano di più erano la BX, la XM e la Xantia.
La Xantia è stata scartata perchè troppo moderna, e quindi troppo succube dell'elettronica.
Ho scartato anche la BX, perchè quasi impossibile trovarne una con un motore dignitoso e in ordine, e per di più vicino a casa, in pieno lock down.
Ho invece trovato una XM uniproprietario con un kilometraggio importante, a poche decine di km da me. Ben conscio dell'impresa disperata in cui mi imbarcavo, in termini di affidabilità del progetto e reperibilità dei ricambi, l'ho fatta mia. Ho parallelamente iniziato a studiare la storia del marchio, e sono rimasto colpito dalle similitudini con Lancia. Vi butto qui qualche cenno per sommi capi, sono sicuro che anche voi coglierete molti punti in comune a livello storico, aziendale e tecnico sia nelle origini che nell'evoluzione e nella situazione attuale.
La casa francese è stata fondata a inizio secolo da un genio della meccanica, che ha sempre dato precedenza all'innovazione e alla qualità dei prodotti, piuttosto che alla redditività dell'azienda.
A causa di problemi di tesoseria, negli anni 30 è stato costretto a cedere la fabbrica a un altro gruppo industriale suo creditore (Michelin) che successivamente l'ha ceduta a un altro costruttore di auto - Peugeot, ovviamente. Da allora i modelli dei due marchi si sono sviluppati con comunanze di progetto e di componenti, anche se devo dire che in Francia il badge engineering è stato gestito in maniera infinitamente più furba. Per esempio nel caso della mia XM, non si direbbe mai, ma usa lo stesso telaio della coetanea Peugeot 605 a 3 volumi, e ovviamente gli stessi motori. La XM era destinata ad essere il modello più votato al comfort, mentre la 605, con sospensioni più rigide, doveva essere il modello sportivo. In realtà però le idrattive della XM la rendono un veicolo incredibilmente agile e reattivo, per il tipo di auto, e la carrozzeria è più leggera e con un CX molto buono, quindi la XM vince in termini di accelerazione, frenata e velocità massima rispetto alla 605 (in una prova comparativa con una decina di concorrenti di pari cilindrata realizzata da Auto a inizio anni 90 la XM era ai vertici nelle qualità dinamiche)
Dal punto di vista tecnico, Citroën è stata ai vertici dell'innovazione, come sanno anche i sassi, con la Traction Avant negli anni 30, e con le idropneumatiche negli anni 50.
Grazie a queste specificità, i veicoli si presentavano come berline di rappresentanza, ma con una tecnologia avanzata che consentiva una guida anche sportiva al di là di quello che potevano suggerire i semplici numeri ufficiali di potenza e velocità (ricordiamo la vittoria della DS al montecarlo). Qui mi vengono in mente le prestazioni delle Aurelia alla mille miglia, delle Flavia e Fulvia - Fulvia Zagato nei rally e in pista...
Come dicevo, anche la mia umile XM 2.000 si muove molto bene in curva, e ha una precisione sullo sterzo che non mi aspettavo assolutamente.
Inoltre le idropneumatiche, oltre a offrire vantaggi nell'handling, garantiscono anche un assetto costante della scocca in ogni condizione di carico e di guida, quindi l'auto ha sempre la migliore penetrazione aerodinamica.
Alle rivoluzioni progettuali più appariscenti, si affiancano alcuni piccoli colpi di genio, che hanno anticipato il mercato di decenni. Per esempio le DS ed SM avevano i fari anteriori orientbili in curva, collegati con fili da piano al volante. Un mio amico ha una SM e mi ha detto che l'auto ha addirittura il tergicristallo automatico - a inizio anni 70!. Il sistema funziona con un piccolo vassoio posto vicino al parabrezza. Quando piove, le gocce colpiscono questo vassoio e - non so se per effetto del peso delle gocce, o perchè si chiude un qualche circuito elettrico - il tergicristallo viene azionato automaticamente.
Appena riesco vado avanti con questi paralleli, perchè ce ne sono davvero tanti
Per motivi anagrafici i modelli che mi interessavano di più erano la BX, la XM e la Xantia.
La Xantia è stata scartata perchè troppo moderna, e quindi troppo succube dell'elettronica.
Ho scartato anche la BX, perchè quasi impossibile trovarne una con un motore dignitoso e in ordine, e per di più vicino a casa, in pieno lock down.
Ho invece trovato una XM uniproprietario con un kilometraggio importante, a poche decine di km da me. Ben conscio dell'impresa disperata in cui mi imbarcavo, in termini di affidabilità del progetto e reperibilità dei ricambi, l'ho fatta mia. Ho parallelamente iniziato a studiare la storia del marchio, e sono rimasto colpito dalle similitudini con Lancia. Vi butto qui qualche cenno per sommi capi, sono sicuro che anche voi coglierete molti punti in comune a livello storico, aziendale e tecnico sia nelle origini che nell'evoluzione e nella situazione attuale.
La casa francese è stata fondata a inizio secolo da un genio della meccanica, che ha sempre dato precedenza all'innovazione e alla qualità dei prodotti, piuttosto che alla redditività dell'azienda.
A causa di problemi di tesoseria, negli anni 30 è stato costretto a cedere la fabbrica a un altro gruppo industriale suo creditore (Michelin) che successivamente l'ha ceduta a un altro costruttore di auto - Peugeot, ovviamente. Da allora i modelli dei due marchi si sono sviluppati con comunanze di progetto e di componenti, anche se devo dire che in Francia il badge engineering è stato gestito in maniera infinitamente più furba. Per esempio nel caso della mia XM, non si direbbe mai, ma usa lo stesso telaio della coetanea Peugeot 605 a 3 volumi, e ovviamente gli stessi motori. La XM era destinata ad essere il modello più votato al comfort, mentre la 605, con sospensioni più rigide, doveva essere il modello sportivo. In realtà però le idrattive della XM la rendono un veicolo incredibilmente agile e reattivo, per il tipo di auto, e la carrozzeria è più leggera e con un CX molto buono, quindi la XM vince in termini di accelerazione, frenata e velocità massima rispetto alla 605 (in una prova comparativa con una decina di concorrenti di pari cilindrata realizzata da Auto a inizio anni 90 la XM era ai vertici nelle qualità dinamiche)
Dal punto di vista tecnico, Citroën è stata ai vertici dell'innovazione, come sanno anche i sassi, con la Traction Avant negli anni 30, e con le idropneumatiche negli anni 50.
Grazie a queste specificità, i veicoli si presentavano come berline di rappresentanza, ma con una tecnologia avanzata che consentiva una guida anche sportiva al di là di quello che potevano suggerire i semplici numeri ufficiali di potenza e velocità (ricordiamo la vittoria della DS al montecarlo). Qui mi vengono in mente le prestazioni delle Aurelia alla mille miglia, delle Flavia e Fulvia - Fulvia Zagato nei rally e in pista...
Come dicevo, anche la mia umile XM 2.000 si muove molto bene in curva, e ha una precisione sullo sterzo che non mi aspettavo assolutamente.
Inoltre le idropneumatiche, oltre a offrire vantaggi nell'handling, garantiscono anche un assetto costante della scocca in ogni condizione di carico e di guida, quindi l'auto ha sempre la migliore penetrazione aerodinamica.
Alle rivoluzioni progettuali più appariscenti, si affiancano alcuni piccoli colpi di genio, che hanno anticipato il mercato di decenni. Per esempio le DS ed SM avevano i fari anteriori orientbili in curva, collegati con fili da piano al volante. Un mio amico ha una SM e mi ha detto che l'auto ha addirittura il tergicristallo automatico - a inizio anni 70!. Il sistema funziona con un piccolo vassoio posto vicino al parabrezza. Quando piove, le gocce colpiscono questo vassoio e - non so se per effetto del peso delle gocce, o perchè si chiude un qualche circuito elettrico - il tergicristallo viene azionato automaticamente.
Appena riesco vado avanti con questi paralleli, perchè ce ne sono davvero tanti