L'annosa diatriba tra "Vere Lancia" e le altre...
Inviato: 01 mar 2020, 18:29
Forse dovremmo prendere esempio da questo Alfista , che la pensa esattamente come me...
Da "Il Garage dell'Alfista" , di Antonino D'Anna :
"L'ALFISMO E' UGUALE PER TUTTI.
IL GARAGE E' APERTO A TUTTO IL POPOLO DEL BISCIONE.
A scopo di chiarimento, vi vorremmo precisare una cosa. Sin dal primo numero abbiamo espresso la linea del giornale: noi non siamo né settari né elitari. Non ci interessa giocare a tombola con Alfa Romeo vere prodotte prima del 1972 o prima del 1986. Non ce ne frega niente di distinzioni da bar tra ultime vere Alfa Romeo e Fiat ricarrozzate o Alfiat ed epiteti vari.
Per noi l'Alfa Romeo è una e accogliamo tutti quelli che abbiano una vettura Alfa Romeo prodotta dal 1910 a oggi, domani, dopodomani. Ci piace chi ha la 164 come chi ha la Mito, la Giulietta, lo Stelvio o l'Arna. Ci godiamo il piacere di essere tutti Alfisti, una grande famiglia nella quale non ci sono figli privilegiati e derelitti, e non ce ne frega niente di andare la domenica mattina al bar con la 1750 tenuta sotto una campana di vetro a dire male di chi si è preso una 155 perché ce l'aveva suo padre ed è felice di averla (e magari la usa tutti i giorni perché questo si può permettere). Non ce ne frega niente di liti tra club o discussioni a chi ce l'ha più lungo su questo o quell'argomento: siamo gente normale che nelle Alfa Romeo - TUTTE le Alfa Romeo - trova il piacere e la gioia di guidare un'auto che trasmette emozioni e passione, qualunque essa sia. E che è felice di condividere una grande storia di una grande Casa con tutti quelli che vogliono avere il piacere di starla a sentire.
Qui siamo tutti uguali e tutti hanno diritto di raccontare la loro Alfa Romeo. Se volete fare le liste di proscrizione e dire "questa sì, questa no", fatevele a casa vostra. Qua sono io che detto la linea editoriale del giornale, l'unica testata in Italia che si occupa stabilmente e soltanto di Alfa Romeo. E la linea è che tutti siamo Alfisti con pari dignità delle nostre storie. Mentre voi vi fate le seghe mentali sul bollino di "vera Alfa" da appiccicare a questa o quella vettura, noi andiamo dai professionisti e ci facciamo raccontare quello che fanno. C'è gente che se non avesse avuto questo giornale, della sua Alfa 90 (o Alfetta ricarrozzata, ché c'è anche chi schifa pure la 90, il mondo è grande e c'è spazio per tutti) avrebbe potuto fare una balla di ferro. L'abbiamo riparata noi chiamando in causa Dario Redaelli, il padre del CEM, grazie ai fratelli Alfio Biaggi e Tullio Biaggi del Garage Gasparri nostri partner. Non capita a tutti di avere Bill Gates in persona che vi ripara il computer e vi reinstalla Windows. Non capita a tutti di avere un Massimo Benetello che sta elaborando un nuovo iniettore Spica per la Montreal, per esempio. Non capita a tutti di avere i fratelli Biaggi del Garage Gasparri che riparano le sospensioni delle GTV 916 e i lettori telefonano loro per chiedere consiglio sui materiali. Un giornale utile fa questo, e in futuro faremo ancora di più: ma di che cosa andate cianciando?
Vi lascio con un esempio: gli SCARB olandesi hanno 4.000 tesserati, sono il Club Alfa Romeo più grande d'Olanda. Ogni anno a Zandvoort espongono le loro auto in cerchio per lo Spettacolo Sportivo, all'esterno le più recenti e all'interno le più antiche. Sapete perché? Perché così anche i ragazzini con la Mito possono vedere le 2600 e imparare dai loro proprietari qualcosa. Una cosa così in Italia non si può ancora fare, e sapete perché? Perché al ragazzino con la Mito il soggettone con la 2600 direbbe di andare a quel paese. Perché - orrore! - lui non ha una vera Alfa.
Continuate così, fatevi del male. Ma non su questa pagina, non con i nostri lettori.
Da questo momento in poi chiunque dovesse insultare l'Alfa Romeo di un lettore che gentilmente ci mette a disposizione la sua vettura e il suo tempo sarà bannato. Non vi permetto settarismi ed elitarismi sul mio giornale. Cordialmente.
Antonino D'Anna"
Da "Il Garage dell'Alfista" , di Antonino D'Anna :
"L'ALFISMO E' UGUALE PER TUTTI.
IL GARAGE E' APERTO A TUTTO IL POPOLO DEL BISCIONE.
A scopo di chiarimento, vi vorremmo precisare una cosa. Sin dal primo numero abbiamo espresso la linea del giornale: noi non siamo né settari né elitari. Non ci interessa giocare a tombola con Alfa Romeo vere prodotte prima del 1972 o prima del 1986. Non ce ne frega niente di distinzioni da bar tra ultime vere Alfa Romeo e Fiat ricarrozzate o Alfiat ed epiteti vari.
Per noi l'Alfa Romeo è una e accogliamo tutti quelli che abbiano una vettura Alfa Romeo prodotta dal 1910 a oggi, domani, dopodomani. Ci piace chi ha la 164 come chi ha la Mito, la Giulietta, lo Stelvio o l'Arna. Ci godiamo il piacere di essere tutti Alfisti, una grande famiglia nella quale non ci sono figli privilegiati e derelitti, e non ce ne frega niente di andare la domenica mattina al bar con la 1750 tenuta sotto una campana di vetro a dire male di chi si è preso una 155 perché ce l'aveva suo padre ed è felice di averla (e magari la usa tutti i giorni perché questo si può permettere). Non ce ne frega niente di liti tra club o discussioni a chi ce l'ha più lungo su questo o quell'argomento: siamo gente normale che nelle Alfa Romeo - TUTTE le Alfa Romeo - trova il piacere e la gioia di guidare un'auto che trasmette emozioni e passione, qualunque essa sia. E che è felice di condividere una grande storia di una grande Casa con tutti quelli che vogliono avere il piacere di starla a sentire.
Qui siamo tutti uguali e tutti hanno diritto di raccontare la loro Alfa Romeo. Se volete fare le liste di proscrizione e dire "questa sì, questa no", fatevele a casa vostra. Qua sono io che detto la linea editoriale del giornale, l'unica testata in Italia che si occupa stabilmente e soltanto di Alfa Romeo. E la linea è che tutti siamo Alfisti con pari dignità delle nostre storie. Mentre voi vi fate le seghe mentali sul bollino di "vera Alfa" da appiccicare a questa o quella vettura, noi andiamo dai professionisti e ci facciamo raccontare quello che fanno. C'è gente che se non avesse avuto questo giornale, della sua Alfa 90 (o Alfetta ricarrozzata, ché c'è anche chi schifa pure la 90, il mondo è grande e c'è spazio per tutti) avrebbe potuto fare una balla di ferro. L'abbiamo riparata noi chiamando in causa Dario Redaelli, il padre del CEM, grazie ai fratelli Alfio Biaggi e Tullio Biaggi del Garage Gasparri nostri partner. Non capita a tutti di avere Bill Gates in persona che vi ripara il computer e vi reinstalla Windows. Non capita a tutti di avere un Massimo Benetello che sta elaborando un nuovo iniettore Spica per la Montreal, per esempio. Non capita a tutti di avere i fratelli Biaggi del Garage Gasparri che riparano le sospensioni delle GTV 916 e i lettori telefonano loro per chiedere consiglio sui materiali. Un giornale utile fa questo, e in futuro faremo ancora di più: ma di che cosa andate cianciando?
Vi lascio con un esempio: gli SCARB olandesi hanno 4.000 tesserati, sono il Club Alfa Romeo più grande d'Olanda. Ogni anno a Zandvoort espongono le loro auto in cerchio per lo Spettacolo Sportivo, all'esterno le più recenti e all'interno le più antiche. Sapete perché? Perché così anche i ragazzini con la Mito possono vedere le 2600 e imparare dai loro proprietari qualcosa. Una cosa così in Italia non si può ancora fare, e sapete perché? Perché al ragazzino con la Mito il soggettone con la 2600 direbbe di andare a quel paese. Perché - orrore! - lui non ha una vera Alfa.
Continuate così, fatevi del male. Ma non su questa pagina, non con i nostri lettori.
Da questo momento in poi chiunque dovesse insultare l'Alfa Romeo di un lettore che gentilmente ci mette a disposizione la sua vettura e il suo tempo sarà bannato. Non vi permetto settarismi ed elitarismi sul mio giornale. Cordialmente.
Antonino D'Anna"