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Sono curioso di vedere chi inventera'' in Europa la batteria del futuro per essere ricaricata in 10 minuti?Spero presto!

L'ottimo sarebbe poterla ricaricare con la corrente di casa e con un'autonomia di almeno 5/600 Km e che a fine ciclo il costo delle batterie non azzeri tutto il risparmio ottenuto fino a quel momento. Poi non oso immaginare la coda alle colonnine di ricarica, quando la maggioranza delle auto saranno elettriche, anche con 10 minuti che è il tempo che ci vuole ora per una ricarica di metano (quando va bene), ed ogni volta è una palla, nonostante che le auto a metano siano ancora pochissimo diffuse.
Ciao e buona domenica.

Purtroppo le auto elettriche hanno bisogno di una potenza di ricarica molto alta, parliamo di pacchi batterie da 100/151 kw, se pensate che quelle dei tablet tipo iPad sono da 6.000 mA e hanno bisogno di un caricabatterie minimo da 2,1 ampere a 5v e un tempo di ricarica di 6/8 ore a casa in queste condizioni ci vogliono dai 3 ai 4 giorni con 3KW di utenza domestica (dedicato solo a quello) .

Negli anni 70/80 un ingegnere americano mise a punto un sistema che montò su un Opel GT, consisteva in un motore elettrico alimentato da normali batterie al piombo! Queste batterie erano continuamente ricaricate da un motore a scoppio di un tagliaerba, naturalmente nessuna azienda automobilistica lo prese in considerazione nonostante lui girasse l'America in lungo e largo con questa macchina e alla fine rese il suo progetto di pubblico dominio, Pininfarina riprese l'idea e propose alle aziende pubbliche di trasporto di trasformare gli inquinanti autobus diesel in elettrici con pacchi di batterie alimentati da un motore fire della uno ma anche lì nessuno si fece avanti ufficialmente per gli alti costi di trasformazione (che sarebbero stati ammortizzati in un breve periodo considerando i milioni di km che percorrono i mezzi pubblici).

L'auto ibrida funziona al contrario, motore termico aiutato dall'elettrico in partenza, conosco chi ha comprato queste ibride e mi dice che non le ricomprerebbe più in quanto gira al 90% a benzina consumando pure di più perché deve portarsi dietro il peso del powertrain e degli accumulatori.

IL'idea era buona: un motore a benzina che carica le batterie. Il problema erano le batterie al piombo = peso enorme e l'acido contenuto = pericolo oggettivo. Per questo non furono prese in considerazione come soluzione su larga scala. Nell'industria funziona così: tra un prototipo valido e una produzione di serie, ci corre l'oceano in mezzo.
È comunque un'idea che esisteva tanti anni fa nei treni: un V8 turbodiesel che alimentatava il generatore di corrente continua necessario a far funzionare il motore elettrico della motrice dei treni lungo le tratte ferroviarie non elettrificate. Anche qui, dove sta la novità?

Certo che il processo di ricarica delle batterie al litio si evolvera' , una cosa che permette la rapida sostituzione con batterie caricate in precedenza permetterebbe il continuare il viaggio in pochi minuti , quindi la cosa e' fattibile gia da subito ma non lo permetteranno le grandi compagnie petrolifere..Chi ha altre ideeci informi

Non sono le case petrolifere le responsabili, figuriamoci! Il problema della ricarica rapida, (chi è un po' dentro normativamente al problema sa a cosa mi riferisco) è la sicurezza. Togliamoci dalla testa che sia un'operazione fattibile da chiunque e ovunque, non è la stessa cosa che sostituire la batteria dell'orologio. E anche lo stoccaggio delle batterie cariche è un problema di sicurezza, non è la stessa cosa della cisterna di benzina. Dico questo per evitare le facili illusioni. Prima si risolvono questi aspetti, con tecnologie nuove e relative infrastrutture; poi e solo poi, si potrà avere un quadro più chiaro della situazione. Non a caso sono anni che se ne parla, ma siamo ancora in pratica al punto di partenza.

Perche' se sulla vettura a dex vengono caricate batterie con durata per 500 km e sulla six altre batterie per altri 500 km sarebbe una soluzione di riserva che vengono ricaricate da pannelli solari sula superfice di tutta la vettura poi alle colonnine di notte dalla rete nel box,le soluzioni sarebbero infinite.

infinite...ma nessuna praticabile. Tanto meno quella della ricarica con forovoltaico sul tettuccio della vettura, con quella accendo si e no i fari!

Sono convinto. che la tecnica per le batterie gia esiste ma si trova sulle basi spaziali internazionali e deve essere messa a punto per noi poveri esseri terrestri cosa gia successa sulla miniturizzazione degli impianti elettrici dei computer spaziali tutto accaduto dal 1969 in quel di Luglio e poi giunta a casa nostra negli anni 80 con i primi Commodor per giocare con la elettronica.

non c'è bisogno di andare sulle basi spaziali, già esiste

https://it.motor1.com/news/308913/super ... mark-zero/