Dilemma
Inviato: 08 mar 2017, 15:33
Buon pomeriggio a tutti, mi presento.
Mi sono appena iscritto al forum, mi chiamo Maurizio e da venti anni a questa parte guido soltanto autovetture Lancia.
Seguo e ho seguito con apprensione e amarezza il destino del marchio.
La mia antica passione per le autovetture Lancia, che da bambino mi colpivano per le forme originali della carrozzeria e per la voce inconfondibile dei motori ( fulvia, flavia e gamma) e che più tardi mi lasciavano ammirato di fronte all'eleganza della thema ed ai successi sportivi della delta, ha avuto il suo coronamento tanti anni fa , quando lavorai in piattaforma sviluppo prodotto del segmento B in Fiat.
In quel periodo ebbi modo di vedere con i miei occhi la malafede e l'idiozia che generarono le scelte che hanno portato all'eutanasia del marchio, ma ebbi anche modo di affezionarmi (se così si può dire) ulteriormente alla Lancia, grazie alla possibilità che mi fu data di accedere alla sua storia commerciale e tecnica e di parlare con diverse persone che avevano lavorato nell'azienda prima dell'acquisizione da parte di Fiat , che , a loro volta, mi riferivano di aneddoti relativi alla gestione di Vincenzo e Gianni Lancia.
E' inutile che vi dica la rabbia e la pena che provo nel vedere come un marchio, non solo glorioso, ma che aveva una buona fetta di mercato, almeno in Italia, e che era conosciuto all'estero, sia stato letteralmente ucciso.
Non voglio innescare polemiche inutili, anche perchè qui siamo tutti d'accordo, ma vi confesso che, in certi momenti, sono quasi contento che i tanto sbandierati nuovi modelli alfa non vendano quanto sperato: muoia Sansone e tutti i filistei.
Poi mi viene in mente che, a farne le spese, non sono mai i responsabili, ma quelli che, come me e voi, tirano la carretta e non c'entrano niente (operai, impiegati, quadri e funzionari), e mi pento di avere gioito.
Scusate se mi sono dilungato troppo.
Il dilemma che mi attanaglia e la domanda che vorrei sottoporvi è la seguente: visto che di nuovi modelli Lancia non se ne faranno, o se si faranno saranno solo modelli finalizzati a non dare fastidio alle varie 500, giulietta, tipo, giulia , ecc ecc, sarei tentato di acquistare una lancia d'epoca.
Ho trovato, vicino alla zona in cui abito , due vetture che hanno entrambe un prezzo interessante.
Una è una ardea IV serie del '51, messa abbastanza bene, marciante, con qualche pastrocchio da rimettere a posto (baule incernierato posticcio verso l'alto, posizioni anteriori e fanali posteriori appiccicati sui parafanghi, interni usurati, tergicristalli mancanti e un po' di ruggine qua e là), ma con verniciatura originale.
L'altra è una appia III serie del '61, che devo ancora vedere ma che mi dicono messa molto bene.
Per la prima vogliono 8000 euro e per la seconda 7000.
Di primo acchito opterei per l'Ardea, perchè ha un prezzo molto allettante (ma non sappiamo cosa ci può essere sotto, non l'ho fatta mettere sul ponte), perchè è molto più rara e perchè è il lascito ultimo del genio di Vincenzo Lancia (anche se uscita dopo la sua morte, è comunque una riproduzione in piccolo della Aprilia). Però ho il timore di acquistare un qualcosa che non sia di facile fruibilità (non pretendo di usarla tutti i giorni, ma una uscita domenicale,ogni tanto la vorrei fare) e che, per rimetterla in condizioni "decenti" (iniziando con il togliere la fanaleria posticcia e con il rinfrescare la vernice), debba spenderci sopra tre volte il prezzo di acquisto ritrovandomi una vettura difficile da piazzare sul mercato, visto che la quotazione massima è di 20.000 euro. Per questo sto prendendo in considerazione l'appia, che non avrà il blasone di una ardea, ma che sicuramente è più fruibile e ha dalla sua una disponibilità di ricambi maggiore.
Secondo voi, quali sono i pro ed i contro dell'acquisto dell'ardea a scapito dell'acquisto dell'appia e viceversa?
Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno darmi un parere.
Saluti.
Maurizio
Mi sono appena iscritto al forum, mi chiamo Maurizio e da venti anni a questa parte guido soltanto autovetture Lancia.
Seguo e ho seguito con apprensione e amarezza il destino del marchio.
La mia antica passione per le autovetture Lancia, che da bambino mi colpivano per le forme originali della carrozzeria e per la voce inconfondibile dei motori ( fulvia, flavia e gamma) e che più tardi mi lasciavano ammirato di fronte all'eleganza della thema ed ai successi sportivi della delta, ha avuto il suo coronamento tanti anni fa , quando lavorai in piattaforma sviluppo prodotto del segmento B in Fiat.
In quel periodo ebbi modo di vedere con i miei occhi la malafede e l'idiozia che generarono le scelte che hanno portato all'eutanasia del marchio, ma ebbi anche modo di affezionarmi (se così si può dire) ulteriormente alla Lancia, grazie alla possibilità che mi fu data di accedere alla sua storia commerciale e tecnica e di parlare con diverse persone che avevano lavorato nell'azienda prima dell'acquisizione da parte di Fiat , che , a loro volta, mi riferivano di aneddoti relativi alla gestione di Vincenzo e Gianni Lancia.
E' inutile che vi dica la rabbia e la pena che provo nel vedere come un marchio, non solo glorioso, ma che aveva una buona fetta di mercato, almeno in Italia, e che era conosciuto all'estero, sia stato letteralmente ucciso.
Non voglio innescare polemiche inutili, anche perchè qui siamo tutti d'accordo, ma vi confesso che, in certi momenti, sono quasi contento che i tanto sbandierati nuovi modelli alfa non vendano quanto sperato: muoia Sansone e tutti i filistei.
Poi mi viene in mente che, a farne le spese, non sono mai i responsabili, ma quelli che, come me e voi, tirano la carretta e non c'entrano niente (operai, impiegati, quadri e funzionari), e mi pento di avere gioito.
Scusate se mi sono dilungato troppo.
Il dilemma che mi attanaglia e la domanda che vorrei sottoporvi è la seguente: visto che di nuovi modelli Lancia non se ne faranno, o se si faranno saranno solo modelli finalizzati a non dare fastidio alle varie 500, giulietta, tipo, giulia , ecc ecc, sarei tentato di acquistare una lancia d'epoca.
Ho trovato, vicino alla zona in cui abito , due vetture che hanno entrambe un prezzo interessante.
Una è una ardea IV serie del '51, messa abbastanza bene, marciante, con qualche pastrocchio da rimettere a posto (baule incernierato posticcio verso l'alto, posizioni anteriori e fanali posteriori appiccicati sui parafanghi, interni usurati, tergicristalli mancanti e un po' di ruggine qua e là), ma con verniciatura originale.
L'altra è una appia III serie del '61, che devo ancora vedere ma che mi dicono messa molto bene.
Per la prima vogliono 8000 euro e per la seconda 7000.
Di primo acchito opterei per l'Ardea, perchè ha un prezzo molto allettante (ma non sappiamo cosa ci può essere sotto, non l'ho fatta mettere sul ponte), perchè è molto più rara e perchè è il lascito ultimo del genio di Vincenzo Lancia (anche se uscita dopo la sua morte, è comunque una riproduzione in piccolo della Aprilia). Però ho il timore di acquistare un qualcosa che non sia di facile fruibilità (non pretendo di usarla tutti i giorni, ma una uscita domenicale,ogni tanto la vorrei fare) e che, per rimetterla in condizioni "decenti" (iniziando con il togliere la fanaleria posticcia e con il rinfrescare la vernice), debba spenderci sopra tre volte il prezzo di acquisto ritrovandomi una vettura difficile da piazzare sul mercato, visto che la quotazione massima è di 20.000 euro. Per questo sto prendendo in considerazione l'appia, che non avrà il blasone di una ardea, ma che sicuramente è più fruibile e ha dalla sua una disponibilità di ricambi maggiore.
Secondo voi, quali sono i pro ed i contro dell'acquisto dell'ardea a scapito dell'acquisto dell'appia e viceversa?
Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno darmi un parere.
Saluti.
Maurizio