Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

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bialbero
Messaggi: 646
Iscritto il: 19 mag 2009, 21:31

Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

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Cari amici,
vorrei condividere con voi una novità che purtroppo non raccoglierà il vostro plauso: dopo un paio di mesi di pensamenti e ripensamenti ho ceduto la mia Flavia 2000 LX.
Oggettivi problemi di spazio mi impedivano di continuare a tenerla senza incidere con un altro affitto sul bilancio personale, anche in considerazione del fatto che a gennaio ho acquistato una Giulietta TI del 1963 (non seppellitemi di fischi!!) che rappresenta il coronamento di un vecchio sogno di bambino.

La Flavia è rimasta in Italia ed è stata acquistata da un vero lancista e vero signore di Rieti, che già possiede una Coupè.
Venerdì scorso ha viaggiato splendidamente da Genova al Lazio, con telefonata di complimenti all'arrivo.

E' quindi ormai lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.............è un'auto splendida e sottovalutata.

Purtroppo al momento non ho più una Lancia in garage, ma spero vorrete continuare a sopportarmi qui sul Forum! E nel futuro, mai dire mai....... :)-D
Michele
Messaggi: 809
Iscritto il: 21 dic 2008, 19:41

Re: Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

Messaggio da leggere da Michele »

Che dire, alcuni giorno fa un Allieta aveva trovato la via per Damasco, oggi un amico la percorre in senso inverso ...
Ti accorgerai cosa vuol dire andare in giro con una macchina che ha il motore leggermente storto, purtroppo sia al Portello che ad Arese non conoscevano le dime!
Moderatore sezione "Burocrazia e dintorni"
grifo63
Messaggi: 701
Iscritto il: 07 ago 2010, 21:26

Re: Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

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Beh che dire, se proprio hai voluto rinunciare ad una Lancia se non altro sei passato ad una Alfa Romeo (la mia 2nd passione...)8-)

Tienici comunque informati.....
acca effe
Messaggi: 3372
Iscritto il: 09 feb 2011, 06:55

Re: Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

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Mah,che dire......Io appartengo ad una generazione che divideva i giovani in due fazioni opposte: Lancisti e Alfisti. Questi "eserciti" si affrontavano spessissimo con discussioni accese,che talvolta sfioravano le vie di fatto: Roba da far impallidire Guelfi e Ghibellini,Orazi e Curiazi,Ateniesi e Troiani. Io appartengo ad una famiglia Lancista da generazioni,per cui la mia militanza in uno dei due schieramenti era scontata.Ma,con il passare degli anni, molti "ardori"si placano e si vedono le cose anche da altre prospettive. Oggi ho due fulvia prima serie,una 2C ed una HF 1,3. Però,se avessi spazio e tempo da dedicarle,non mi dispiacerebbe possedere anche una Giulietta TI o una Giulia 1,6,purchè (è una mia mania), con cambio al volante.
bialbero
Messaggi: 646
Iscritto il: 19 mag 2009, 21:31

Re: Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

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Questa sana e accesa rivalità era, a mio avviso, uno degli aspetti bellissimi di quel mondo motoristico ormai scomparso. Perchè si confrontavano le idee, le filosofie, le realizzazioni, magari in maniera anche polemica, ma rimaneva un succo: le idee c'erano, le filosofie alla loro base anche, le realizzazione pure e l'Italia era piena di fabbriche ed artigiani che lavoravano e si facevano conoscere nel mondo.......
Nella mia famiglia in quegli anni si propendeva per l'Alfa, anche se il reddito poi obbligava a comprare Fiat.........Nei confronti della Lancia c'era un rispetto gigantesco, era vista come un'entità divina: c'erano le Fiat, c'erano le Alfa, poi c'era la Lancia su un altro pianeta................e infine c'era pure mio nonno con il Maggiolino!
La Giulietta che ho portato a casa è una TI del '63, cambio al volante, color Acqua di Fonte. Ha una particolarità: un solo proprietario dal 1963 al 2015, quando è stata volturata a mio favore. Non è perfetta, non è un conservato impeccabile, qualche lavoro da fare c'è, però ha il fascino delle auto sostanzialmente intatte e mai "tacconate". Era ferma in garage dal 1992, mai più messa in moto dal 2002.............è emersa da strati geologici di polvere, una macchina del tempo con i suoi adesivi del 1963, l'autoradio a valvole, lo stemma del concessionario di Roma, un cavallino rosso portafortuna appeso ad un pomello del cruscotto.........quando siamo riusciti a trascinarla fuori dal garage la nipote del primo proprietario ha quasi pianto: un cortocircuito di ricordi di bambina, la Giulietta che una volta all'anno viaggiava fra Roma e Torino per venirli a trovare se ne usciva ancora una volta da quel garage.
Gianni epoca
Messaggi: 143
Iscritto il: 18 gen 2015, 23:01

Re: Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

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che devo dire ...???
io sono entrato da poco nel mondo del revival automobilistico ...
ho la dyane 6 che d'estate (vivendo al mare ) e' la macchina di tutti i giorni o quasi
poi ora la flavia coupe' iniezione , sono ritorni fiamma e ne sono contentissimo
la flavia la tengo ancora sotto osservazione ,perché dal precedente veniva tenuta nella bambagia , con pregi e difetti di un'auto che si muove pochissimo..
ora io in tre mesi ho fatto 1950 KM senza nessun problema significativo
questo lungo we siamo andati a Siena con un piccolo incontro fra amici con auto storiche (quasi tutti padovani) in 4 giorni 80 Km mezza chilo di olio acqua perfetta
ora se qualcuno mi viene a dire se gli vendo la flavia mi viene da ridere ...

Ps. ma il compratore di Terni ha una flavia coupe' 1800 i blu ...???
acca effe
Messaggi: 3372
Iscritto il: 09 feb 2011, 06:55

Re: Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore.....

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Chi è senza peccato.....Anche io,a 19 anni ho avuto la mia Giulietta TI,regalo di mio padre per il diploma delle superiori.Macchina ovviamente usata, che mio padre, Lancista, mi aveva comprato a malincuore.M, avevo 19 anni e nella gamma Lancia, non c'era all'epoca una vettura "sportiveggiante", a prezzi accessibili (la Fulvia non esisteva ancora),che potesse far contento un ragazzo della mia età..La macchina era molto bella, di un bel colore blu elettrico,ma sfortunatamente una delle ultime prodotte prima dell'adozione, sempre nella prima serie dei sincronizzatori del cambio "brevetto Porscde",che avevano reso il cambio Alfa,quel gioiello che conosciamo. Erano molte le raffinatezze tecniche delle Alfa di quei tempi.Stendiamo non uno, ma sette veli pietosi su rifiniture e accuratezze di assemblaggi della carrozzeria.
Una raffinatezza tecnica riguardava proprio la sospensione posteriore.Ovviamente senza le obsolete balestre,questo tipo di sospensione,ad assale rigido, era entro certi limiti, sterzante.Era composta da due bracci longitudinali e un triangolo di reazione al centro, quasi del ponte. In curva,nel rollio, il braccio esterno acquisiva un assetto orizzontale,come se si allungasse,mentre l'interno agiva nell'esatto contrario..I bracci erano ancorati al ponte più in basso del suo centro, di una quindicina di centimetri.Quindi l'intero ponte,ancorato nella sua parte alta e centrale dal triangolo di reazione,subiva una certa rotazione che praticamente faceva sterzare la ruota interna verso l'interno della curva e l'altra verso l'esterno, cosa che facilitava l'inserimento in curva del treno anteriore,diminuendone l'effetto sovrasterzante.
Chiedo scusa per la tediosa "disquisizione", riguardante oltretutto una "non Lancia", ma gli assetti sono stati sempre un mio pallino fisso,risalente a tempi in cui ancora non avevo cominciato a correre.
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