Racconto di un ex capo officina Lancia
Inviato: 10 feb 2015, 14:30
Cari Lancisti,
spero di fare cosa gradita nel riportare un episodio accaduto nei primi anni 60, il fatto e' vero e non faccio i nomi dei protagonisti per rispetto alla privacy.
A Conegliano (TV) c'e' un tabacchino dove ogni tanto mi fermo per rifornimento (di sigarette) ed il gestore Angelo S., un signore ottantenne, ogni volta che mi vede arrivare (in Lancia ovviamente) mi tiene fermo per delle mezze ore con i suoi racconti di quando lavorava per la concessionaria Lancia di Treviso.
Una delle tante e' che un Conte aveva ordinato una Flaminia con allestimenti speciali e con la consegna per una data ben determinata altrimenti il contratto sarebbe stato rescisso.
La Lancia ritardo' molto e arrivarono al punto di chiamare la concessionaria per chiedere che mandassero qualcuno a prenderla a Torino, in quanto avevano solo il weekend per farlo :il lunedi' seguente scadeva il contratto. La concessionaria incarico' il capo officina di salire immediatamente sul primo treno per Torino. Passato da casa per prendere il vestito da festa, Angelo ando' a Torino e precisamente al "grattacielo Lancia". Vi tralascio tutti i particolari comprese le vertigini perche' lui non era salito mai cosi' in alto, e arriviamo alla partenza per il ritorno a Treviso.
Presa la fiammante Flaminia parti' alla volta di Treviso. A quel tempo in piccole citta' nemmeno avevamo sentito parlare dei sensi unici ed infatti, alla prima svolta, Angelo si infilo' in una via a senso unico ma dal senso vietato e subito un poliziotto in motocicletta lo fermo'.
Credeteci o no, non gli ha nemmeno chiesto chi fosse, la domanda e' stata;"Dove deve andare signore?" "a Venezia"; " Bene, mi segua che le faccio strada fino al casello autostradale". Cosi' e' stato e lui stesso ammette che se non fosse stato per la Flaminia la multa sarebbe stata certa.
Altri tempi!
Saluti,
Sandro
spero di fare cosa gradita nel riportare un episodio accaduto nei primi anni 60, il fatto e' vero e non faccio i nomi dei protagonisti per rispetto alla privacy.
A Conegliano (TV) c'e' un tabacchino dove ogni tanto mi fermo per rifornimento (di sigarette) ed il gestore Angelo S., un signore ottantenne, ogni volta che mi vede arrivare (in Lancia ovviamente) mi tiene fermo per delle mezze ore con i suoi racconti di quando lavorava per la concessionaria Lancia di Treviso.
Una delle tante e' che un Conte aveva ordinato una Flaminia con allestimenti speciali e con la consegna per una data ben determinata altrimenti il contratto sarebbe stato rescisso.
La Lancia ritardo' molto e arrivarono al punto di chiamare la concessionaria per chiedere che mandassero qualcuno a prenderla a Torino, in quanto avevano solo il weekend per farlo :il lunedi' seguente scadeva il contratto. La concessionaria incarico' il capo officina di salire immediatamente sul primo treno per Torino. Passato da casa per prendere il vestito da festa, Angelo ando' a Torino e precisamente al "grattacielo Lancia". Vi tralascio tutti i particolari comprese le vertigini perche' lui non era salito mai cosi' in alto, e arriviamo alla partenza per il ritorno a Treviso.
Presa la fiammante Flaminia parti' alla volta di Treviso. A quel tempo in piccole citta' nemmeno avevamo sentito parlare dei sensi unici ed infatti, alla prima svolta, Angelo si infilo' in una via a senso unico ma dal senso vietato e subito un poliziotto in motocicletta lo fermo'.
Credeteci o no, non gli ha nemmeno chiesto chi fosse, la domanda e' stata;"Dove deve andare signore?" "a Venezia"; " Bene, mi segua che le faccio strada fino al casello autostradale". Cosi' e' stato e lui stesso ammette che se non fosse stato per la Flaminia la multa sarebbe stata certa.
Altri tempi!
Saluti,
Sandro