International Lancia Forums

Vado a fare regolare la carburazione (vedi thread apposito) e la macchina, nel tragitto casa-carburatorista (30 km) non regge il minimo e sputacchia, devo tenerla su di giri apposta. In città la temperatura dell'acqua sale, senza peraltro mai arrivare in zona pericolo, ma presto entro in tangenziale e torna a livelli decorosi, però noto che è comunque un po' più alta del solito...
Arrivato a destinazione, mi accorgo di un laghetto di paraflu sopra il mio piede destro...
Per farla breve: rimontando la scatola del filtro aria devo avere inavvertitamente staccato uno dei fili del relè dell'elettroventola (naturalmente quello più lontano e nascosto, tanto che quando ho controllato la prima volta non me n'ero accorto...), il circuito è andato in pressione più del solito, e ha ceduto l'"anello debole", ossia qualche manicotto del radiatorino del riscaldamento, oppure il radiatorino stesso.
Adesso ho trovato il prossimo lavoro da fare... Almeno mi sono accorto di una sicura futura perdita, in tempo per ripararla prima che succedesse qualcosa di peggio.
Vado a cercare altri thread in argomento, comunque ogni consiglio in materia è ben gradito.

Aggiungo che sul CD del manuale di officina (e anche sul cartaceo originale) non c'è una spiegazione dettagliata per smontare il blocco radiatore interno, o per lo meno non l'ho trovata, ce n'è solo una generica a pag 8/10. Se qualche anima pia mi potesse illuminare (Anche solo per come fare un by-pass provvisorio...) : Grazie in anticipo.

Antonio,se può esserti di utilità,copio quello che è scritto nel manuale 1 serie.
Dall'interno del cofano,smontare il raccoglitore d'acqua (quello dove si fissa la vaschetta del lavaparabrezza)
Dall'interno
Togliere la leva comando cambio
Togliere l'elemento centrale inferiore tavola porta apparecchi
Staccare il gruppo comandi riscaldatore
Staccare i cavi di massa e corrente motorino ventilatore
Sfilare il tubettoscarico acqua radiatore dalla sede sul tunnel cambio
staccare il tirante comando farfalla interna radiatore
Togliere le viti fissaggio riscaldatore e orientandolo opportunamente staccarlo,unicamente al diffusore superiore aria
Togliere il coperchio riscaldatore e se necessita staccare il motorino ventilatore.

C'è anche lo schema,ma non si capisce una mazza e poi, non sono in grado di fotografare. Comunque i pezzi sono identificabili.
Di più.......

Grazie mille accaeffe, vedo che la cosa è più complicata del previsto (specie per la necessità di smontare la leva cambio...).
Inizierò facendo un by-pass: credo che sia sufficiente collegare tra loro i due tubi che entrano nel riscaldatore dall'alto, dietro la presa d'aria.
Vedo che uno arriva dal rubinetto (e prima ancora dal "flauto" sulla testata), mentre l'altro è collegato al raccordo a "T" per lo scarico acqua sul longherone inferiore destro (per cui arriva dal radiatore principale). In teoria, se ho ragionato bene, collegando questi due tubi tra loro elimino completamente il radiatorino interno. Ho detto bene?
Anche perché a questo punto credo proprio che la perdita arrivi dalle masse del radiatore: intorno agli attacchi superiori dei due manicotti non vedo tracce di bagnato (a meno che nel blocco riscaldatore non ci siano altri tubi non visibili senza smontare il tutto). Esiste forse un tubo di "troppo pieno" che scarica sopra la leva del cambio? La perdita la vedo da lì...

Ciao.Al momento non ho presente il circuito.Penso,però che sia intuitivo fare un by pass per escludere il radiatore.Io personalmente non ho mai usato il riscaldamento nella Fulvia..Questo perchè abito in Sardegna,dove praticamente non esiste inverno e poi perchè sono macchine che uso solo nella bella stagione. Comunque tantissime cose nella Fulvia sono maledettamente complicate,anche se in definitiva sono lavori alla portata di tutti.Smontare mezza macchina per una banalità del genere, ne è la dimostrazione.Invece,per quanto riguarda la leva del cambio,proprio quella non mette problemi.In 5 minuti ed una chiave,se non ricordo male,da 13 e togli la leva. Le complicazioni nascono con vitine,dadetti,magari ossidati,da togliere con pazienza, Svitol,e agilità da contorsionista.

Antonio,c'è stato un malinteso,(da parte mia).Ero convinto che tu avessi una prima serie.Poi rileggendo,visto che parlavi di sensore per l'inserimento dell'elettroventola,ho realizzato che si parla di una seconda. Quindi, cambia tutto,compreso lo smontaggio della leva del cambio,che nella seconda serie non ho idea di come si faccia.

No, grazie, nessun malinteso, ho in effetti una prima serie, ma il vecchio proprietario aveva aggiunto un'elettroventola (e in certi casi è stata una fortuna averla). Quindi ti ringrazio per le informazioni. Allego uno schemino fatto "alla brutta" dell'impianto, io credo che fare un by-pass in quel modo possa per ora risolvere il problema in attesa di smontare tutto, che ne dici?

Ciao. ricordavo bene: La tua è una prima serie. Secondo me va benissimo lo schema che hai postato. Penso anche che si potrebbe far passare il tubo di raccordo dietro il convogliatore di scarico a terra dell'acqua che entra se piove dalla griglia sul cofano. Così non si vedrebbe nulla.

Esatto, pensavo anche io di far correre il tubo lì dietro così non darebbe troppo fastidio esteticamente.
Grazie ancora e ciao!

Strano pero' che, se perde il radiatore del riscaldamento non si bagni anche l'abitacolo. Conviene fare qualche prova mandando acqua a pressione nel circuito e bloccando temporaneamente vari tubi di gomma con apposite fermi o usando emostati che si trovano a 2 euro ai mercatini dell'usato. Andrea