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domanda tecnico-burocratica

Inviato: 09 ago 2013, 12:58
da Francesco Sabbadin
Ciao a tutti,innanzitutto velevo scusarmi anticipatamente se a qualcuno la mia domanda potra` sembrare banale ma ho bisogno di chiarirmi le idee; quindi vi chiedo: un auto storica con interni rifatti( per rifatti intendo tessuto rigorosamente originale sostituito su sedili, cielo e pannelli porte) , verniciata solo esternamente con colore originale e completa in tutte le sue parti e`da considerarsi auto conservata o auto restaurata? Esistono delle regole che ne determinano la differenza? Se si quali? Sper che qualcuno mi possa ripondere, grazie.

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 09 ago 2013, 14:14
da appietta57
http://www.fiva.org/EN/ID_Card/ID-Card.htm

FIVA INTERNATIONAL IDENTITY CARD

FIVA defines a historic vehicle as a mechanically propelled road vehicle:

•which is at least 30 years old
•which is preserved and maintained in a historically correct condition
•which is not used as a means of daily transport
•and which is therefore a part of our technical and cultural heritage

Certo che se stiamo ancora a farci queste domande con tutti i tarocchi "omologati" che ci sono in giro...

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 10 ago 2013, 02:09
da Francesco Sabbadin
Ciao appietta57, ti ringrazio molto per la tua dettagliata e chiara definizione di auto storica, che anche un pivello collezionista come me conosce alla perfezione; la mia domanda pero` era un altra:quando questo indubbio veicolo storico si puo` definire "conservato"e quando invece "restaurato"? Esistono dei parametri ben definiti con i quali si possa dare un giusto valore alle due definizioni spesso usate nel nostro mondo, o rimane un concetto puramente soggettivo e di libera interpretazione?

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 10 ago 2013, 12:20
da acca effe
Provo a risponderti io,anche se sono "fulvista": Per auto conservata si intende un'auto rimasta come è nata,o quasi.Quindi con verniciatura originale,così come gli interni.Chiaramente macchine così,portano ben visibili i segni del tempo,che però,magari non guastano,sempre che la machina non presenti ammaccature o sia carica di ruggine.Questo vale anche per gli interni.Un sedile leggermente sdrucito,fa parte della "carriera" della macchina.Viceversa,se una macchina viene restaurata, si presenta indubbiamente meglio, ma la vernice non ha più le componenti di un tempo, per ovvie ragioni e poi....cosa si può nascondere sotto un aspetto da macchina nuova: stucco,ruggine pronta ad affiorare o altro? Non dimentichiamoci che esistono molti carrozzieri incapaci, oltre che disonesti, che ad una lamiera marcia, ne sovrappongono una nuova, col risultato di vederla marcire nel giro di pochissimo tempo.

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 10 ago 2013, 14:31
da Francesco Sabbadin
Salve acca effe,innanzitutto da collezionista a collezionista, complimenti per la tua FULVIA. Trovo la tua spiegazione molto corretta e sopratutto molto vicina al mio pensiero. A questo punto,pero`, la domanda misorge spontanea: se tutti gli interventi che ho elencato all inizio, per vari motivi (sedile incidentamente tagliato, cielo macchiato, carrozzeria riverniciata causa grandine, ecc...), venissero effettuati al 29esimo anno di eta`,al 30esimo il veicolo diventerebbe un auto storica conservata o restaurata?....perdona la mia pignoleria ma il bello del forum e` anche questo: una bella discussione tra persone che condividono la stessa passione.

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 10 ago 2013, 14:50
da Francesco Sabbadin
.....una precisazione: anche se i lavori venissero fatti, per gli stessi motivi, ad un auto gia storica, perderebbe la sua conservazione secondo te?

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 10 ago 2013, 18:20
da acca effe
Ciao. Io penso che un conservato in senso assoluto non esista.Lo si può trovare in qualche museo qualche casa automobilistica,perchè prima si usava, per certi modelli che avevano riscosso grande successo,avviare l'ultimo prodotto, dalla catena di montaggio, direttamente al Museo.Qualsiasi auto,in decenni di vita,anche usata con tutte le cure,qualche lavoretto lo deve pur aver avuto.O il rifacimento di un parafango, per qualche "regalo da parcheggio",o qualche intervento di meccanica (quante testate sono state cambiate, perchè corrose) Secondo me un restauro "conservativo",purchè fatto nel massimo rispetto dell'originalità, non inficia la "conservazione" della macchina,indipendentemente dal periodo in cui è stato realizzato.

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 11 ago 2013, 22:35
da Francesco Sabbadin
Grande accaeffe! La penso esattamente allo stesso modo. Come dici tu l'anello di congiunzione e` proprio il "restauro conservativo":assolutamente indispensabile in determinati casi e nello stesso tempo, fatto come si deve, non determinante per la "conservazione del veicolo....e se qualcuno non la pensa come noi che si faccia avanti....buon ferragosto.

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 12 ago 2013, 22:50
da PG
Teoricamente una vettura conservata dovrebbe valere sul mercato più di una restaurata, purtroppo non è così. I dettami della FIVA , nonostante le dichiarazioni che hanno portato alla nascita della Carta di Torino, non vengono seguiti dalla FIVA stessa, perchè la FIVa è composta da uomini e gli uomini, spesso, sbagliano.
Il problema è che mentre fino a 20 anni fa si poteva eseguire un ottimo restauro conservativo, perchè esistevano ancora i materiali originali, oggi non è più così. In primis la vernice: non è più possibile usare quella con base alla nitrocellulosa e già questo di per sè comporta un risultato finale diverso. Per non parlare dei colori metallizzati ante-1950 che non è possibile riprodurre in quanto le scaglie di alluminio oggi sono fatte con metodi diversi. Quindi le pelli: molte fabbriche storiche non esistono più ed i metodi di conciatura moderni comportano il fatto che le pelli non invecchiano più col tempo e rimarranno in eterno dello stesso colore appena un pò sbiadito. Per tutto quello che riguarda la meccanica oggi è possibile riprodurla con gli scanner 3D e fare quindi una fusione ex-novo. Ma la meccanica non si vede, la carrozzeria e gli interni sì.
Oggi quello dell'auto d'epoca, almeno a certi livelli, è un settore comparabile a qualsiasi altro del mercato dell'arte. Come si vendono quadri appartenuti ad importanti collezioni si vendono anche auto appartenute ad 11 proprietari diversi restaurate totalmente 11 volte e solo per un capriccio. Nonostante questo scempio, alcuni modelli hanno triplicato il loro valore negli ultimi 4 anni.

Re: domanda tecnico-burocratica

Inviato: 12 ago 2013, 23:12
da bialbero
Beh forse il ragionamento andrebbe distinto in base all'epoca delle vetture.
Io traccerei un confine intorno al 1955, che è grossomodo l'epoca in cui sono comparse sul mercato auto dalle caratteristiche meno artigianali.
Prima del 1955 mi trovo perfettamente d'accordo con PG, anche per la perplessità in merito a determinati "restauri".
Ma procedendo nei decenni più vicino a noi, mi sento di dire che è possibilissimo reperire un'auto conservata degli anni 60 e 70. Ovviamente non è facile, ma sudarsela un po' forse fa parte del divertimento.
Attenzione, un conservato al 100%, in ogni vite ed ogni particolare anche elettrico e meccanico, non può esistere. E nei pochi casi in cui esista, spesso non è più in grado di funzionare: per questa ragione proverei a sfumare un po' il discorso...................un'auto con pochi km (parecchi meno di 100.000?), interni originali intonsi, meccanica mai "aperta" ma perfettamente efficiente, per me può a pieno titolo fregiarsi dell'aggettivo di "conservata" anche se è stato fatto qualche ritocco parziale di carrozzeria e sostituito qualche elemento decorativo o qualche fanale. Personalmente, il mio discrimine è sempre stata la carrozzeria: dal momento in cui effettuiamo una verniciatura completa, per me lo status di "conservata" decade. Sono più tollerante invece in merito ai lavori meccanici, prendete il caso di un'auto intonsa a cui si è inchiodato il motore per inattività: personalmente, ripeto personalmente, sono incline a considerarla conservata anche dopo che è stata riportata in vita meccanicamente.
Poi sarebbe divertente esplorare il terreno del significato che, nelle varie inserzioni di vendita, viene dato al termine "conservato" per descrivere mezzi che semplicemente sono tenuti male.......conservare significa mantenere in efficienza, non abbandonare al proprio destino! Così come sarebbe divertente esplorare il merito di molte omologazioni ASI, ma qui mi fermo....