Motori del passato; pressione olio Fiat e Lancia
Inviato: 25 mag 2013, 11:55
Chiunque abbia avuto a che fare con motori Fiat e Lancia (questi ultimi originali), poniamo fino agli anni Settanta, avrà constatato un diverso comportamento della pressione dell'olio tra i motori dei due diversi costruttori. Motori Fiat: anche se in condizioni disastrose circa segmenti e cilindri, un motore Fiat mantiene la pressione dell'olio più o meno al valore normale (25 m. d'acqua appena al di sopra del regime minimo) anche a temperatura elevata. Motore Lancia: anche se in ottime condizioni ma con chilometraggio un po' avanzato (per l'epoca), in genere sugli 80.000 km, tende ad avere una pressione dell'olio che si riduce sempre più con l'aumentare della temperatura e con l'avanzare dell'utilizzazione del motore; questo comportamento, che in alcuni casi limite porta ad avere il manometro sempre prossimo allo zero, sembra non influenzare affatto il funzionamento del motore, tanto che gli automobilisti di norma se ne fregano.
A cosa può essere dovuta questa differenza di comportamento dei motori dei due costruttori? Possiamo escludere errori di progetto da parte della Lancia, come usura prematura di bronzine e simili, che sarebbero stati rapidamente corretti. Dobbiamo invece pensare a due diversi metodi di misura della pressione dell'olio. Se io pongo la presa di pressione immediatamente dopo la mandata della pompa, anche prima del filtro in serie (se c'è), è probabile che, nonostante una certa usura di cuscinetti e spallamenti, avrò in quel punto sempre una pressione abbastanza elevata; ma se io, più coscienziosamente, pongo la presa alla fine del circuito di lubrificazione, ad es. su un supporto dell'albero di distribuzione dove l'olio arriva dopo aver superato una notevole perdita di carico, ecco che una pur minima perdita da cuscinetti o spallamenti mi farà scendere la pressione in quel punto (forse non a caso la Lancia ha mantenuto il manometro dell'olio anche quando la Fiat già da tempo lo aveva sostituito con una lampada di segnalazione: la stessa, su un motore Lancia, sarebbe restata ben presto accesa in modo permanente!). Sarebbe interessante poter consultare lo schema effettivo del circuito di lubrificazione in motori Fiat e Lancia del passato. Qualcuno ha documentazione in merito? C.
A cosa può essere dovuta questa differenza di comportamento dei motori dei due costruttori? Possiamo escludere errori di progetto da parte della Lancia, come usura prematura di bronzine e simili, che sarebbero stati rapidamente corretti. Dobbiamo invece pensare a due diversi metodi di misura della pressione dell'olio. Se io pongo la presa di pressione immediatamente dopo la mandata della pompa, anche prima del filtro in serie (se c'è), è probabile che, nonostante una certa usura di cuscinetti e spallamenti, avrò in quel punto sempre una pressione abbastanza elevata; ma se io, più coscienziosamente, pongo la presa alla fine del circuito di lubrificazione, ad es. su un supporto dell'albero di distribuzione dove l'olio arriva dopo aver superato una notevole perdita di carico, ecco che una pur minima perdita da cuscinetti o spallamenti mi farà scendere la pressione in quel punto (forse non a caso la Lancia ha mantenuto il manometro dell'olio anche quando la Fiat già da tempo lo aveva sostituito con una lampada di segnalazione: la stessa, su un motore Lancia, sarebbe restata ben presto accesa in modo permanente!). Sarebbe interessante poter consultare lo schema effettivo del circuito di lubrificazione in motori Fiat e Lancia del passato. Qualcuno ha documentazione in merito? C.