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[Japo]

Si... in effetti se ne dicono tante ma non è che Marchionne sia poi così attento a non alimentare illazioni. Se uno dichiara in mondovisione che il marchio Lancia non ha appeal... e questo "uno" non è proprio l'ultimo in graduatoria... beh... vien da pensare molto male non credete?
Quanto rimpiango i tempi in cui la consegna in FIAT era di rispondere sempre e solo "no comment" ad ogni indiscrezione, di qualunque genere essa fosse.
Io personalmente ci credevo all'unificazione delle gamme e non mi pareva una gran bestialità. La Chrysler era la più europea delle americane e la Lancia per molti versi era la più americana delle italiane. Cavoli... io guido una Flaminia berlina con tanto di parabrezza panoramico, montanti a zampa di cane, pinne e cromature... perfino il cruscotto Chevrolet Bel Air - Style. Per non parlare delle dimensioni che, rispetto alla media dell'epoca erano più americane che italiane.
Certo prendere quanto già pronto in Chrysler e gettarlo sul mercato europeo e italiano con poche modifiche, rimarchiandolo Lancia... beh... è stato un grave errore. Resta che se, man mano che fossero usciti nuovi modelli di progettazione comune li si fosse presentati come Chrysler negli States e come Lancia in Europa... forse gli effetti sarebbero stati differenti.
Ormai ho paura che la frittata sia fatta...

Jacopo B.

[DeltaHPE]

Proprio perchè Marchionne non è così affidabile nelle sue dichiarazioni (vedi il piano di fabbrica italia) fà ben sperare ... che anche questa vada a vuoto ...

[PierL]

Japo, tutti gli stilemi americani furono solo l'ispirazione. Il risultato, senza essere un capolavoro assoluto, era un'eleganza avanti anni luce al gusto pacchiano americano che noi veneti definiremmo da "giostrari". Per avere un risultato sicuro bastava affidarsi ad uno qualsiasi dei tanti maestri del design industriale che affollavano l'area intorno a Torino. Oggi invece un rozzo americano esperto di conti vuol anche decidere sul bello, salvo poi dar la colpa allo scarso appeal del marchio. Non pensa di aver lui la responsabilità di prodotti indigeribili che causano il sipario su 100 anni di storia. Uomo ridicolo sostenuto da mezzi uomini macchiette.

[alfista1975]

PierL Scritto:
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> Japo, tutti gli stilemi americani furono solo
> l'ispirazione. Il risultato, senza essere un
> capolavoro assoluto, era un'eleganza avanti anni
> luce al gusto pacchiano americano che noi veneti
> definiremmo da "giostrari". Per avere un risultato
> sicuro bastava affidarsi ad uno qualsiasi dei
> tanti maestri del design industriale che
> affollavano l'area intorno a Torino. Oggi invece
> un rozzo americano esperto di conti vuol anche
> decidere sul bello, salvo poi dar la colpa allo
> scarso appeal del marchio. Non pensa di aver lui
> la responsabilità di prodotti indigeribili che
> causano il sipario su 100 anni di storia. Uomo
> ridicolo sostenuto da mezzi uomini macchiette.


Uomo ridicolo senza il quale Fiat avrebbe già chiuso nel 2004, nel 2009 e oggi. Non é per caso che i ridicoli sono quei dirigenti che non hanno pianificato un rimpiazzo per la Delta2 e per la Lybra ? Quei dirigenti che non hanno prodotto il concept Fulvia ? Quei dirigenti che non hanno visto che i SUV stavano per diventare il più grosso segmento del mercato dopo le cittadine ? Quei dirigenti che hanno approvato il progetto Thesis (per carità bella, ma spendere 1 miliardo per una segmento E...) ? Tutte queste belle decisioni che hanno ammazzato il marchio Lancia prima che il "uomo ridicolo" come lo definisci tu prendesse i cocci rotti e permettesse a un gruppo miseramente fallito di sopravvivere ?
Incredibile come si ha la memoria corta...

[DeltaHPE]

In effetti fù un errore non sostituire la Delta 2 e la Lybra, ma nemmeno Marchionne ha sostituito queste 2 vetture, perchè la Delta attuale ha il nome Delta ma per dimensioni è più vicina alla Lybra ma senza avere le capacità di carico di una S.W.
Per il concept Fulvia del 2003 se voleva produrlo lui che c'è dal 2004 e oggi siamo nel 2013 avrebbe trovato un pianale e l' avrebbe fatto, idem per la Lybra.
La Thesis si dice che fù un errore ... certo col senno di poi ... se si potesse leggere il futuro ... però si è tentato, hanno fatto una macchina italiana per un utenza italiana e possibilmente europea cercando di combattere i tedeschi, forse la linea (dico io) seppure molto bella e originale poteva avere quel limite che tutti non avrebbero capito, in ogni caso si è combattuto e si è morti sul campo, non come adesso che il marchio è quasi ridotto un vegetale ed è nel limbo, vivo non certo per le americanate (che ha proposto) Marchionne, ma
perchè ha puntellato Fiat vendendo macchine americane agli americani.

[Japo]

Di sicuro non mi permetto di criticare in toto l'operato di Marchionne, poichè anch'io sono convinto che se la FIAT ha ancora una possibilità di esistere a qualche titolo, il merito è suo. Ciò che di sicuro non amo di questo manager è la brutta abitudine di lasciarsi andare agli annunci roboanti per poi smentirli nonappena le contingenze cambiano. Forse un po'di prudenza in più non guasterebbe...
Per quanto riguarda l'affaire Lancia, mi dichiaro ancora convinto che l'unificazione delle gamme con Chrysler potesse essere una soluzione praticabile, a patto di trasferire davvero quanto di buono esiste su una sponda e sull'altra dell'oceano in un prodotto nuovo e di classe. Certe operazioni, secondo me, si possono fare con molta calma e pazienza, magari spiegandole bene alla clientela e agli appassionati, in modo da far si che le comprendano e le "digeriscano".
Una postilla infine sulle pacchiane auto yankee. Liquidare così l'intera produzione statunitense, mi sembra un poco ingeneroso. Non dimentichiamo che pur avendola inventata in Europa, l'automobile è mutata da vezzo per ricconi a oggetto d'uso proprio grazie agli americani. Le linee statunitensi sono senz'altro differenti dalle nostre, spesso vistose ed esagerate ma anche affascinanti e a loro modo eleganti. Certe Cadillac iperpinnute, le Chrysler, per restare in tema, disegnate dal grande Virgil Exner, le Studebaker di Raymond Loewy (autore peraltro di una mirabolante Flaminia), le bellissime Hudson Step Down, per non parlare delle Duesemberg, delle Auburn e chi più ne ha più ne metta... ebbene tutto ciò non può essere sbrigato con sufficienza. Le auto americane degli anni '50 avevano soluzioni che sulle europee tutte si sarebbero viste con almeno dieci anni di ritardo. Basti pensare alla gestione idraulica di tutti i servomeccanismi per movimentare i cristalli o i sedili o le capote elettriche delle cabriolet; in Europa giunsero solo negli anni '60 e su modelli dai costi stratosferici come, ad esempio, la Mercedes Benz 600, mentre sulle auto americane erano piuttosto diffusi anche nella fascia intermedia. Lo stesso sistema a depressione per gli spruzzatori del lavavetro adottato sulle Flaminia, era di derivazione Buick! Dunque... per riallacciarmi a quanto scritto relativamente alle sparate di Marchionne, penso che un po'di flemma a volte sia utile e auspicabile...

Con rispetto e stima per tutti...
EVVIVA LE LANCIA!

JACOPO B.

[DeltaHPE]

Come è stato detto più volte è difficile fare digerire le dimensioni (americane) agli europei e italiani, tutto il resto passa in secondo piano, anche se i contenuti tecnici sono validi.

[mastro]

Japo Scritto:
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>... Raymond Loewy (autore peraltro di
> una mirabolante Flaminia)....

Japo, ti riferisci alla Flaminia Loraymo, vero? C'era un bell'articolo su Ruoteclassiche sette o otto anni fa, con la genesi della vettura e belle immagini interne ed esterne. La vettura dovrebbe essere nella collezione Lancia, giusto? Devo vedere se riesco a trovare l'articolo.

Per il resto condivido in pieno il tuo intervento. Aggiungo che per le attuali condizioni di mercato sarebbe assolutamente improponibile per qualunque costruttore europeo progettare e realizzare una segmento E o F da vendere solo in Europa. Mercedes, BMW, Audi e Volvo vendono anche e soprattutto in USA ed ora anche in Cina, Renault è uscita dai segmenti (se escludiamo le Samsung coreane rimarchiate su alcuni mercati), idem la Peugeot. Lancia avrebbe una grande occasione da sfruttare con l'alleanza Chrysler, sviluppando congiuntamente modelli appetibili di qua e di là dell'Oceano (vedi alcune Mercedes, per esempio).

[Japo]

Sicuro! Mi riferisco proprio alla mitica Loraymo, il cui nome è peraltro l'acronimo del progettista, LOewy RAYMOnd.
Non s'è mai capito perchè abbia proprio scelto il pianale Flaminia tra tutti quelli di cui poteva disporre. Quel che è certo è che lui, perfezionista com'era, la volle costruita dal migliore, non Pininfarina, non Bertone, non Touring... la volle fatta da Rocco Motto.
Su quella vettura pazzesca sperimentò alcune sue vecchie fisse come il frontale ammortizzato da molle e le ruote scoperte in modo da consentire il raffreddamento dei freni. Ne venne fuori una linea veramente sconcertante, forse non bella ma di sicuro ricca di personalità. Inoltre le linee generali fecero da apripista a quello che è unanimemente considerato il capolavoro automobilistico di Loewy, ovverosia la Studebaker Avanti.
Io la vidi molti anni fa, una ventina credo, al Museo dell'Automobile di Torino dove rimase esposta per qualche tempo. Nella collezione c'erano anche una Flaminia Coupè Pininfarina e una Berlina bicolore... e fu lì che scoccò la scintilla...
Riguardo le dimensioni, si continua a parlare di downsizing per le vetture americane, mentre quelle europee soffrono di elefantiasi da qualche tempo. Forse si potrebbe raggiungere un congruo compromesso... attorno ai 5 metri...
Sto fantasticando...

EVVIVA LE LANCIA!

JACOPO B.

[PierL]

Alfista, avrò anche la memoria corta, ma ho l'elasticità mentale per vedere le cose in modo non univoco, e anche per cambiare opinione. Se assumi il 2004 come anno spartiacque, non attribuire a fantomatici dirigenti la continuazione di scelte miopi o la messa sul mercato di modelli sbagliati; la responsabilità, dopo questa data, è dell'Uno Magnifico. Onore e Gloria, ma anche oneri a lui. Poi lui dal punto di vista finanziario e dell'espansione del suo gruppo e per il servizio che rende ai suoi datori di lavoro ec ecc eccc è il più bravo di tutti, sei contento? Ma, da ex appassionato lancista, da possessore fanatico di alfa (peraltro appena sbeffeggiate dal gretto idolatrato evidentemente grande conoscitore di auto oltrechè di finanza creativa) come c@@@@@@@zzo fai a non pensare che la sua spinta propulsiva sia finita?