Una storia Lancia

FrancescoPatti
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Iscritto il: 21 dic 2008, 21:56

Una storia Lancia

Messaggio da leggere da FrancescoPatti »

Questa è una storia Lancia. Una storia Lancia come tante altre, certo, ma proprio perché si tratta di una storia Lancia ha in sé elementi di fascino e poesia.
Succede che la vita è bizzarra e quasi da un momento all’altro ci si ritrova a spulciare gli annunci di vendita sul web. Auto piccole, contenute nelle dimensioni e nella cilindrata; ma che spesso rivelano un passato tutt’altro che riguardoso. E la ricerca di uno stato d’uso più decente si accompagna con richieste economiche più sostenute. Allora, quasi per caso, si notano modelli che il mercato non ha premiato né da nuovi né da usati e che adesso vengono offerti a cifre invitanti. Auto spesso in buone condizioni, con percorrenze ridotte che da mesi attendono un trasferimento di proprietà. Mi viene così in mente la positiva esperienza condotta con una Delta 1.6 LS del ’99, nelle mie mani dal 2000 al 2010.
Rovisto nuovamente fra gli annunci, cambiando i parametri di ricerca. La mia attenzione si sofferma su una Delta 1800 LX del ’96, la cui inserzione è corredata da numerose fotografie. Le guardo con cura. Sulla carrozzeria non si notano ammaccature o graffi. Gli interni, interamente in alcantara, appaiono intonsi. L’inserzione recita che l’auto appartiene ad un signore oggi 87enne che la comprò nuova sedici anni prima e che non ritiene più saggio per sé continuare a guidare. Guardo e riguardo le immagini. L’auto si mostra con cerchi in lega, fendinebbia, spoiler posteriore, climatizzatore, abs, retrovisori ripiegabili elettricamente, alzavetri elettrici anche alle porte posteriori. Non c’è l’autoradio, una mancanza fastidiosa per me che amo la musica, ma che mi fornisce però la misura di un’auto lasciata nella sua totale originalità. L’annuncio parla di una percorrenza di 81mila chilometri resi ancor più allettanti dalla sostituzione della cinghia di distribuzione, che trova conferma nella foto del carter con la tipica indicazione impressa a pennarello indelebile. Guardo e riguardo le foto. Telefono. Risponde un rivenditore dai toni decisi ma garbati. Mi dice che l’auto non ha alcuna pecca, che è stata sempre curata e utilizzata con riguardo da una persona coscienziosa. Richiamo dopo un paio di giorni. La macchina si trova a Torino, e io vivo a Palermo. Non è la trasferta che mi preoccupa; del resto con la mia precedente auto, una Delta 1.4 T-Jet Platino, è stato bello attraversare tutto il centro e il sud Italia per portarla a casa. Il prezzo indicato è interessante ma perché non tentare un minimo di trattativa? E così, al di là delle mie aspettative, ricevo una proposta alla quale proprio non si può dire di no: neppure un euro di sconto ma, compreso nel prezzo, l’auto sarà caricata sulla prima bisarca disponibile per la Sicilia. Accetto. Solo per conforto psichico mando un amico di mia sorella a visionare l’auto, più per avere definitiva conferma del buono stato della macchina che per fugare dubbi inesistenti. L’espressione al telefono è lapalissiana: «Sta molto meglio questa Delta del ’96 che la mia auto del 2007…»
Il resto sono pochi minuti di web: il bonifico al venditore, l’invio dei dati di intestazione, la ricezione dell’immagine dell’adesivo con le mie generalità da applicare alla carta di circolazione.
È emozionante ritrovarsi all’ingresso del porto dopo aver parlato al cellulare con l’autista della bisarca. L’auto è sbarcata a Termini Imerese, e il camion sta pian piano facendo strada verso Palermo, scaricando lungo il tragitto le varie macchine che ha sul groppone. Fa effetto vedere giungere un’auto del ’96 su una bisarca del 2012. Il camion si ferma davanti a me. L’autista abbassa la rampa e mette giù la Delta. Le impressioni delle foto sono avvalorate già dalla vista che si presenta sotto ai miei occhi in questa soleggiata mattina di luglio. Un caffè e una stretta di mano con l'autista e le chiavi sono in mano mia.
Apro delicatamente la portiera della Delta, passo una mano sui sedili morbidissimi, sui fianchetti rivestiti di alcantara. Guardo gli 81mila segnati sul contachilometri. Giro la chiave d’avviamento e la Delta si mette in moto con un sussulto dovuto alla batteria dalla carica appena sufficiente, un particolare che non mi preoccupa e che anzi costituisce una prova aggiuntiva dell’utilizzo saltuario della macchina. Tutto sa di curato in quest’auto giunta dal Piemonte alla Sicilia, appartenuta ad un signore classe 1925 che forse in ossequio ad una totale condivisione nei confronti della propria consorte, ha pensato di cointestare anche ad ella la macchina al momento dell’acquisto. Nel cassett portaoggetti, tra una miriade di immaginette sacre, c’è una cartella portadocumenti con la griffe metallica Lancia in rilievo. Non ho il coraggio di pensare neppure lontanamente a violare lo stato di conservazione di quest’auto per installarvi l’autoradio. Guardo la placca argentata sulla plancia: reca l’immagine di una Madonna e di un santuario di chissà dove. La lascerò lì, sempre a voler dare il mio contributo per mantenere inalterati i trascorsi di questa Delta che è stata gelosamente conservata dal suo possessore.
Giunti a casa mi soffermo su alcuni dettagli che accrescono la mia contentezza. Le pastiglie dei freni sono pressoché nuove, il terminale di scarico ha una lucentezza che rivela una recente installazione. Apro la scatola del filtro aria e la richiudo subito: il filtro è pressoché bianco, al pari dell’antipolline. La targhetta appiccicata sulla zona di battuta della portiera dice che l'ultimo tagliando è stato eseguito nel luglio 2012, a 77mila chilometri: significa 4mila chilometri in due anni...
Richiudo la portiera con una sorta di sorriso interiore. L’adesivo sul parabrezza che raccomanda l’uso del Paraflu. Sembra appiccicato il giorno prima; non ha una sola screpolatura. E mi soffermo sull’adesivo attaccato al lunotto: “Concessionaria Lancia-Autobianchi Beltrandi Piero – Manta di Saluzzo”. Anche il portachiavi Lancia reca stampigliata la medesima indicazione. Sul web cerco dei riferimenti a questo Beltrandi Piero, che immagino come un appassionato Lancia. Ma trovo poca roba oltre un memorial che mi suggerisce che forse qualcosa è cambiato dal momento in cui la Delta venne consegnata al signor Luciano, che verosimilmente andò a ritirarla accompagnato dalla moglie.
Sono contento di avere questa Delta. Non potrò purtroppo garantirle la medesima protezione dagli agenti atmosferici di cui ha goduto sino ad ora. Ma, non c'è dubbio, sono contento.
Allegati
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Francesco59
Messaggi: 504
Iscritto il: 21 feb 2012, 08:12

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da Francesco59 »

Bella la storia ma ancora più bella è l' auto.
E' nel mio colore preferito per quella Lancia.
Complimenti.
E diciamo che forse ogni tanto ci si merita un colpo di fortuna!X(
Gallo Pierluigi
Messaggi: 9963
Iscritto il: 10 feb 2009, 22:02

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da Gallo Pierluigi »

Sono queste le storie che piace leggere,complimenti!

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[center][b]Gallo Pierluigi - Moderatore sez. "Delta e Prisma"-"Stratos"-"Rally 037"-"Delta Integrale/S4"-"Altri Marchi"[/b] 

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mastro
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Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da mastro »

Bella l'auto, molto bella la storia. Complimenti per la tua nuova auto e custodiscila con cura.
Gianluca
Messaggi: 736
Iscritto il: 21 dic 2008, 23:59

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da Gianluca »

Poesia.Bel contributo Francesco.(tu)
L'auto è favolosa.
Moderatore - Sezione Argomenti Generali
DeltaHPE
Messaggi: 12157
Iscritto il: 20 nov 2011, 12:49

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da DeltaHPE »

Belli gli interni e un raro stao di conservazione, complimenti ... :)-D
PierL
Messaggi: 1797
Iscritto il: 13 mag 2009, 19:47

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da PierL »

Francesco, parti con le migliori intenzioni. Devi garantirle la stessa cura che ha avuto finora.
nicola durano
Messaggi: 240
Iscritto il: 26 giu 2012, 00:34

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da nicola durano »

diciamo che è tornata nella sua terra natia....questa era prodotta all'alfa sud..
pensa che doveva chiamarsi nuovamente beta..ma si optò poi per il nome delta..che all'epoca era molto forte commercialmente parlando...
Questa vettura era già pronta nel 1988 doveva essere la versione corta della dedra....ma si preferì lasciare il progetto nel cassetto( la integrale vinceva e vendeva!!) venne rispolverato nel 1993 e messo in produzione tale e quale...
doveva essere prodotta a Chivasso..e invece

comunque complimenti(tu)
stevek60
Messaggi: 3047
Iscritto il: 21 dic 2008, 21:25

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da stevek60 »

La Lancia è uno dei pochissimi marchi che suscita forti emozioni, è come una bella donna di gran classe, si può perdere la testa.....

Complimenti. :)-D
Stevek60
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mastro
Messaggi: 4174
Iscritto il: 22 dic 2008, 08:08

Re: Una storia Lancia

Messaggio da leggere da mastro »

Nicola, ti sbagli.
La Lancia Delta seconda serie era prodotta a Torino, ed è rimasta in produzione fino al 1998-1999, quando nello stesso stabilimento furono allestite le linee della Lybra. Non mi risulta sia stata mai prodotta a Pomigliano (Alfasud).
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