Intervento vergognoso!! - Stevek60

Parole in libertà
stevek60
Messaggi: 3047
Iscritto il: 21 dic 2008, 21:25

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da stevek60 »

Tranquillo PierL è dalle 10 che il quorum è stato superato..... speriamo che non si inventino qualche giochino....
Stevek60
Moderatore sezioni :
K, K gallery, K mercatino, Thema, Thema gallery, Thema mercatino


Immagine
PierL
Messaggi: 1797
Iscritto il: 13 mag 2009, 19:47

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da PierL »

Ciao Steve, evviva!
Tanto per dire... il punto più basso l'abbiamo toccato con l'ostentazione dei titoli accademici.
Operat. ecolog. Pier
stevek60
Messaggi: 3047
Iscritto il: 21 dic 2008, 21:25

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da stevek60 »

(tu)
Stevek60
Moderatore sezioni :
K, K gallery, K mercatino, Thema, Thema gallery, Thema mercatino


Immagine
mik
Messaggi: 231
Iscritto il: 16 mar 2011, 16:14

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da mik »

PierL ha scritto:
13 giugno, 2011 [12:01]

Cari amici ho letto tutto con grande interesse.
Vi ringrazio tutti, ma proprio tutti.
Adesso sono le 11, 57 di lunedì, non si sa mai che non mi venga il mal di pancia.... CORRO A VOTARE SI'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

I Cittadini di Augusta ringraziano.
PierL
Messaggi: 1797
Iscritto il: 13 mag 2009, 19:47

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da PierL »

Forse non solo loro.
mik
Messaggi: 231
Iscritto il: 16 mar 2011, 16:14

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da mik »

PierL [ Rispondi in privato ]
13 giugno, 2011 [14:36]

Posts: 660
Forse non solo loro.

Loro sicuramente.
stevek60
Messaggi: 3047
Iscritto il: 21 dic 2008, 21:25

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da stevek60 »

Ci sono altri da ringraziare...


L’Ufficio di Medicina del Lavoro di Messina ha riscontrato nelle urine dei lavoratori della ditta Coemi, società controllata dalla Fincoe S.r.l., di proprietà della famiglia Prestigiacomo, addetti all’impianto cloro-soda, concentrazioni di mercurio molto al di sopra del limite massimo consentito.

quando si loda un certo esecutivo bisognerebbe riflettere:

http://www.viva-lancia.com/lancia_fora/ ... msg-906794
Stevek60
Moderatore sezioni :
K, K gallery, K mercatino, Thema, Thema gallery, Thema mercatino


Immagine
mik
Messaggi: 231
Iscritto il: 16 mar 2011, 16:14

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da mik »

Sorto negli anni cinquanta, grazie ad un piano di industrializzazione che permettesse alla provincia di Siracusa di uscire dal sottosviluppo e avviasse a soluzione lo storico problema della disoccupazione si concretizzò con la costruzione di raffinerie di petrolio greggio e di impianti di produzione di derivati chimici del petrolio, di cui l'ultima entrò in funzione negli anni settanta proprio alle porte di Siracusa. A supporto ed integrazione dell'area, una dopo l'altra, nacquero tantissime altre aziende dell'indotto, anche grandi, come quelle di costruzione di piattaforme petrolifere marine.
[modifica] La nascita del polo chimico

Il primo insediamento industriale sorse nel 1949 ad opera del cavaliere Moratti: fu lo stabilimento Rasiom, una raffineria di petrolio. Un anno dopo raffinava 8 milioni di tonnellate annue di greggio, con 750 dipendenti. Nel 1956 nacque la centrale termoelettrica Tifeo, alimentata con un oleodotto dalla Rasiom, che produceva il 60% del fabbisogno energetico della Sicilia. Con la Rasiom sorsero anche la Liquigas, la Migas Sicilia e la Ilgas. Poi fu la volta delle officine Grandis, la Sotis Cavi e la Siciltubi. Sempre la Rasiom forniva sottoprodotti del petrolio alla Augusta Petrolchimica, costituita nel 1960 per la produzione di ammoniaca.

A supporto degli impianti sorse poi un indotto di fabbriche edili, localizzate in contrada Targia: il cementificio S.a.c.c.s. (Società Azionaria Calce e Cemento di Siracusa) con 120 addetti. Nel 1955 venne impiantata la Eternit Siciliana che produceva manufatti in amianto, con 330 operai occupati.
[modifica] Gli anni dell'espansione
Il polo di Augusta

Nel 1956 sul litorale di Priolo Gargallo, presso la rada di Augusta, fu costruita la S.in.cat. (Società Industriale Catanese) del gruppo Edison, con un'occupazione di 3100 dipendenti nel 1961. La società si occupava di chimica inorganica e fertilizzanti. La Ra.si.o.m. divenne il maggior gruppo chimico e petrolchimico dell'area mediterranea, sfruttando greggio e benzine delle vicine raffinerie e sali del nisseno.

Nel 1961 la Esso rilevò la raffineria di Augusta, insediandosi nel territorio, ed aprendo poi anche un processo produttivo di lubrificanti. In quegli anni sorse anche la Espesi nella penisola di Magnisi, per l'estrazione del bromo dalle acque marine, chiusa poi negli anni '70 per dissesto finanziario. Nel 1973 di fronte alla Rasiom sorse la Liquichimica, divenuta poi Chimica Augusta, Enichem, Condea ed oggi Sasol Italy. Nel 1975 entrò in funzione lo stabilimento petrolchimico dell'Isab, per la produzione di combustibili a basso tenore di zolfo.

Infine giungeranno nell'area la Co.ge.ma, la Centrale elettrica Enel di Marina di Melilli, l'Icam - diventata poi Enichem Anic - e l'impianto di polietilene dell'Enichem. In questo modo, il polo petrolchimico siracusano aveva completamente saturato il territorio costiero: per ultimo, si realizzò il pontile Santa Panagia, proprio a ridosso di Siracusa.
[modifica] Lo scandalo Isab

Fu uno scandalo scoppiato nel 1973 per la scoperta di un vasto giro di tangenti pagate dal petroliere Garrone per l'ottenimento celere delle molte autorizzazioni per la costruzione della raffineria Isab (più di 2 miliardi di lire). Dopo l'ottenimento delle autorizzazioni in meno di 100 giorni (17 maggio 1971), dalle indagini della Guardia di Finanza si scoprì una sorta di libro paga nella casa del cognato di Riccardo Garrone, dove erano elencati tutti i nomi di coloro che avrebbero ricevuto tangenti. Tra i destinatari oltre agli esponenti della DC: Santi Nicita, poi prosciolto in appello, Giovanni Gioia, Nino Gullotti ex presidente della Provincia di Siracusa, l'assessorato all'Industria di Palermo, l'assessorato per lo sviluppo economico, il Psi ma anche il Pci e il quotidiano di Palermo l'Ora[1].
[modifica] Le ricadute economiche

Il massiccio insediamento di impianti produttivi, e la conseguente ricaduta occupazionale, creano nel siracusano un significativo aumento del reddito netto per abitante, passando da L. 134.196 del 1951 a L. 327.168 del 1961, con un incremento del 12% (rispetto all'8% di incremento medio italiano).

Solo nella provincia di Siracusa, sono giunti tra il 1956 e il 1959 il 15% degli investimenti nel Mezzogiorno, 8 volte superiori a quelli di tutte le altre regioni meridionali. Questo elemento determina un balzo demografico della città di Siracusa, e la conseguente crescita dei comuni limitrofi: Priolo, Melilli, Augusta.
[modifica] Le problematiche ambientali

Una tale concentrazione di strutture produttive provocò un immediato effetto positivo su tutta l'economia locale, con incremento della popolazione per via dell'immigrazione interna indotta dalla richiesta di manodopera, ed un consistente miglioramento del reddito pro capite. Così si ingrandirono tutti i comuni limitrofi a ridosso delle ciminiere.

La nascita del polo petrolchimico più grande d'Europa, se da un lato poteva considerarsi un obbiettivo importante per una regione da sempre carente di iniziative economiche ed industriali di grande respiro, produsse però, in tempi abbastanza brevi, una serie di problemi reali. L'assenza di sensibilità ecologica in generale, e quindi di leggi che tutelassero la salute delle popolazioni a contatto con le aree industriali, provocò lo squilibrio ecologico dell'intera area. L'emissione di sostanze inquinanti nell'aria, provenienti dalle ciminiere, lo sversamento continuo di sostanze inquinanti nelle acque del mare, e l'interramento di prodotti e scarti di varia natura, provocò veri e propri disastri ambientali, a volte scoperti solo a grande distanza di tempo o per cause fortuite. Inquinamenti delle falde acquifere di tutta l'area circostante, l'abbassamento di svariati metri delle falde d'acqua potabile a causa del pompaggio ininterrotto per gli impianti di raffreddamento, incidenti sempre più frequenti con incendi e esplosioni disastrose, emissioni improvvise di nubi maleodoranti e stranamente colorate. Quando vennero scoperti i pericoli legati all'amianto, la fabbrica Eternit alle porte di Siracusa venne chiusa, senza tuttavia eseguire mai una reale bonifica della zona [2] .
Il polo petrolchimico di Siracusa visto da Melilli
[modifica] La situazione odierna

A partire dagli anni settanta è avvenuta la chiusura di diversi impianti e stabilimenti per il trasferimento di vari cicli produttivi; il polo petrolchimico soffre ormai di una carenza occupazionale e di mancanza di concrete prospettive di sviluppo, eccetto che per poche realtà come quelle della ERG.
Da più di 10 anni si discute sul piano di bonifica dell'intera area industriale, senza tuttavia averne mai compiuto una reale attuazione[3].

Sono in molti oggi a chiedersi se è stata una scelta felice destinare un'area costiera così bella e vasta, ricchissima di testimonianze archeologiche di immenso valore, a zona industriale così invasiva ed inquinante quale è quella petrolifera. Nell'area infatti insistono, ad esempio, la necropoli della cultura di Thapsos e i resti archeologici della città greca di Megara Hyblaea, tutti circondati e quasi inglobati dalle industrie. Non è da escludere neanche la distruzione di quanto era ancora sepolto e non noto all'epoca delle grandi costruzioni. La zona è stata pesantemente condizionata anche dal punto di vista turistico, proprio per la presenza massiccia degli impianti, ed allo stato non è credibile alcun piano di recupero ambientale.
[modifica] Gli effetti sulla popolazione
La baia e il porto di Augusta visti da Melilli

Recenti studi sulla mortalità negli anni 1990-1994 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra la popolazione residente nei comuni dell’area Augusta-Priolo, hanno riscontrato eccessi di mortalità tra gli uomini per cause tumorali pari al 10% in più rispetto alla media regionale; per il tumore polmonare l’eccesso è pari a circa il 20%.

L’Ufficio di Medicina del Lavoro di Messina ha riscontrato nelle urine dei lavoratori della ditta Coemi, società controllata dalla Fincoe S.r.l., di proprietà della famiglia Prestigiacomo, addetti all’impianto cloro-soda, concentrazioni di mercurio molto al di sopra del limite massimo consentito.

Dal 1980 ad Augusta cominciano le prime segnalazioni di nascita di bambini malformati: in quell’anno su 600 nati si ebbero 13 bambini con malformazioni congenite di diverso tipo, di cui sette non sono sopravvissuti. Dal 1980 al 1989 la percentuale dei nati malformati ad Augusta è stata dell’1,9% contro una media nazionale dell’1,54% e una percentuale per l’Italia meridionale dell’1,18%.
Nel decennio successivo, dal 1990 al 2000, la percentuale ad Augusta aumenta fino ad una media dell’intero decennio del 3,18% con un picco nell’anno 2000 con il 5,6% dei nati malformati[4].

Ad Augusta risulta un eccesso anche delle malformazioni genitali: negli anni 1980-1989 interessavano il 214 per mille dei nati (quando la media nazionale era del 100 per mille), mentre nel decennio 1990-2000 i casi sono aumentati al 303 per mille. In particolare, tra le malformazioni dell’apparato genitale, l'ipospadia nel periodo 1990-1998 in Augusta ha interessato il 132 per mille dei nati, contro un 79 per mille nella Sicilia Orientale.
[modifica] Progetti

A fronte di una progressiva chiusura di impianti e dismissioni, sono sorti diversi progetti sempre legati all'interno del Polo petrolchimico.

È di pochi anni addietro il progetto sfumato di costruzione dell'impianto Recovan, un impianto per la lavorazione di scarti di lavorazione industriale da cui estrarre mercurio e altre sostanze estremamente pericolose e inquinanti. A fronte di proposte e trattative da parte degli investitori, il comune di Melilli, interessato nel concedere i permessi, non ha dato il benestare, proprio per i rischi connessi all'impianto.

La centrale ENEL di Priolo Gargallo era interessata dal progetto pilota Archimede di Carlo Rubbia, per la produzione di energia elettrica tramite una nuova centrale solare di moderna concezione. Dopo un primo benestare, sono sorti problemi di concessione governativa, ma alla fine il 15 luglio 2010 è stata inaugurata la centrale.

Da anni si discute riguardo alla conversione della centrale ENEL Tifeo, nel territorio di Augusta, come termovalorizzatore. Un progetto che incontra il benestare della Regione Siciliana, ma che trova le opposizioni degli ambientalisti e della popolazione vicina. Ad oggi non vi sono decisioni definitive.

Le Raffinerie ERG impianti Nord e Sud sono interessate da un progetto in attuazione di costruzione di centrali elettriche turbogas, con cui produrre energia a basso impatto ambientale. Nell'ambito dell'unificazione delle due realtà è stato quasi completato il progetto di interconnessione tra raffinerie.
La società prevede inoltre la costruzione di un impianto rigassificatore a Priolo in collaborazione con la Shell. Il rigassificatore in questione è uno dei quattro rigassificatori previsti nel Piano Nazionale Energetico per sopperire al crescente consumo di gas naturale della penisola. La costruzione comunque attende le necessarie autorizzazioni. Nel frattempo sono sorti dei comitati spontanei di lotta contro la sua costruzione; a tal proposito è stato indetto un primo referendum nel comune di Priolo Gargallo, con cui i cittadini si sono dichiarati contrari. Tuttavia, seppur l'impianto sarebbe maggiormente vicino all'abitato di Priolo, la competenza amministrativa dell'area ricade sotto la responsabilità del comune di Melilli.

[modifica] Incidenti

Il 25 gennaio 1959 presso la RA.SI.O.M. muore un operaio per le ustioni riportate durante i lavori di manutenzione di una colonna.
Il 29 settembre 1965 alla S.IN.CAT esplode un serbatoio di acido solforico provocando la morte di due lavoratori.
Il 4 agosto 1971 durante una fase di carico di benzina si incendiano due navi al pontile ESSO. Moriranno sei persone e diversi feriti, il pontile verrà distrutto.
Il 23 novembre 1971 alla raffineria ESSO durante una bonifica sei operai rimangono intossicati dal piombo tetraetile. Alcuni di essi moriranno in ospedale.
Nella notte tra il 23 e il 24 novembre 1971 alla S.IN.CAT un incendio causa quattro feriti.
Il 7 agosto 1973 nello stabilimento della Liquichimica un operaio muore intossicato dai vapori di acido solforico.
Nella notte del 12 novembre 1979 alla Montedison un'esplosione causa tre morti e due feriti.
Il 19 maggio 1985 l'esplosione all'ICAM di due serbatoi di etilene causò un grave incidente, 2 feriti ed un morto (da infarto, a causa dello shock)[5].
Il 25 maggio 1985 durante i lavori di manutenzione di una colonna alla RA.SI.O.M muore un operaio per le ustioni riportate.
Il 19 gennaio 1988 Un incendio allo stabilimento Enichem causa un morto.
Il 30 aprile 2006 un grave incendio si verifica alla raffineria ERG ISAB Impianti Nord di Priolo per la fuoriuscita di idrocarburi. L'incendio di vaste proporzioni provocherà il ferimento di diversi vigili del fuoco. L'area della raffineria verrà sottoposta a sequestro su iniziativa della Procura della Repubblica di Siracusa per accertare le cause dell'incendio[6].
13 ottobre 2008 esplosione in un turbogas presso la Isab Energy, un operaio ferito[7].
Il 5 novembre 2008 una fuga di anidride solforica all'ERG provoca l'intossicazione di venti operai.
Il 7 novembre 2008 durante le operazioni di carico in una nave cisterna, centinaia di litri di olio combustibile finiscono in mare nel pontile 19 della raffineria ISAB ERG nord.[8]

[modifica] Elenco degli impianti
[modifica] Raffinerie
La raffineria Esso di Augusta

Esso
gruppo ERG
gruppo Eni Polimeri Europa
gruppo Eni Syndial
Sasol (ex EniChem Augusta Spa)

[modifica] Altri impianti

Impianto di gassificazione e cogenerazione Isab Energy
Air Liquide Italia Produzione, industria per la produzione di gas liquidi
Fabbrica di magnesite Sardamag (inattiva)
Cementeria Augusta
Depuratore di reflui industriali e civili IAS

[modifica] Note

^ Siracusa, politici corrotti da bustarelle miliardarie da Repubblica.it
^ Eternit Siciliana, la fabbrica della morte - Galleria Foto 2008
^ Video sulla bonifica della rada di Augusta
^ Girodivite: Marina di Melilli, il paese che non c'è più
^ Cronologia degli avvenimenti della questione ecologico ambientale Augusta Priolo Melilli
^ Sito sull'incendio ERG del 30 aprile 2006
^ A fuoco polo petrolochimico di Siracusa - YouReporter.it
^ http://www.hercole.it/index.php?option= ... Itemid=111

9. "ENI: colpo di spugna sui più gravi disastri ambientali della nostra storia." http://piemonte.indymedia.org/article/10521
[modifica] Bibliografia

Scheda degli insediamenti industriali nella fascia costiera tra Siracusa e Augusta tra il 1950 e il 1980 di Salvatore Adorno
Scheda di alcuni dati economici relativi alla prima fase d'industrializzazione di Salvatore Adorno
Immagine ambientale - Siracusa: Polo industriale e qualità della vita di Marcello Marsili Antonio Andolfi edizioni CDS Ferrara 1985
Mario Almerighi, Petrolio e politica - Editori Riuniti

[modifica] Voci correlate

Raffineria (petrolio)

[modifica] Collegamenti esterni

Porto di Augusta
Situazione Ambientale
Pubblicazioni Varie consultabili gratuitamente
Cronologia incidenti
Breve storia e situazione del polo industriale Augusta-Priolo-Melilli
Lo sviluppo della zona industriale di Siracusa

ingegneria Portale Ingegneria

Sicilia Portale Sicilia
Categorie: Impianti industriali | Provincia di Siracusa | Petrolio | Melilli | Priolo Gargallo | Augusta (Italia)

Entra / Registrati

Voce
Discussione

Leggi
Modifica
Visualizza cronologia

Pagina principale
Ultime modifiche
Una voce a caso
Vetrina
Aiuto

Comunità

Portale Comunità
Bar
Il Wikipediano
Fai una donazione
Contatti

Stampa/esporta
Strumenti

Ultima modifica per la pagina: 23:38, 22 mag 2011.
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikim
stevek60
Messaggi: 3047
Iscritto il: 21 dic 2008, 21:25

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da stevek60 »

Appunto Moratti, Prestigiacomo e compagnia.... quindi perchè non dargli il ministero dell'ambiente? purtroppo il paradosso è diventato realtà e tutto sulla pelle di questi poveri cristi, Michele, fuori da ogni ideologia, continua la lotta contro questo immondo incrocio di politica e finanza da rapina che stà distruggendo il futuro di questo territorio, dai tuoi interventi traspare un accorato grido di dolore.
Stevek60
Moderatore sezioni :
K, K gallery, K mercatino, Thema, Thema gallery, Thema mercatino


Immagine
mik
Messaggi: 231
Iscritto il: 16 mar 2011, 16:14

Re: Intervento vergognoso!! - Stevek60

Messaggio da leggere da mik »

steve che fai, mi dai ragione? ho devo pensare che ti sei confuso.
Rispondi

Torna a “Lancia Cafè”