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Re: La macchina ed il cancro
Inviato: 29 set 2007, 18:26
da Lakatos
Grande Riccardo hai fatto un grande gesto che vale più di mille preghiere ,bravo sono felice che esiste ancora qualche alieno che ha un'animo puro e generoso....
Re: La macchina ed il cancro
Inviato: 30 set 2007, 10:05
da Michele (LT)
Caro Ric inutile aggiungere altro allle splendide parole che guistamente la piazza ti ha rivolto alle quale mi associo con grande affetto, ma tengo a sottolineare l'importanza di averci reso partecipi di questo bel gesto, ti assicuro che scalda il cuore.
Ciao
Michele.
Re: La macchina ed il cancro
Inviato: 01 ott 2007, 17:30
da andrea firenze
Caro Corrado sono contento che il blog del mio amico Luigi ti sia servito......a distribuire meglio il tempo,
spero che Luigi riesca a scrivere ancora qualche pagina, ma sinceramente sarà difficile...........ma quello che ci ha lasciato è veramente un'esperienza importante che ci fa capire il valore delle cose, purtroppo spesso, io per primo, non ce ne ricordiamo.
Ciao
Andrea Firenze
Re: La macchina ed il cancro
Inviato: 01 ott 2007, 22:51
da Coda UD
Ciao a tutti,
sto leggendo il forum a salti... qua e là tra le centinaia di post che mi mancano...
Non intervengo molto e non sono di molte parole... ma quanto mi avete fatto provare leggendo fino in fondo tutto è qualcosa che merita un attimo di pausa.
Di questo thread ne avevo letto i due e tre messaggi iniziali pensando a Ric ed al fatto che, in fondo, esiste ancora una Umanità dentro le persone. La considero Rara, Rarissima in un mondo che, in media, ti insegna a "pararti il posteriore" da possibili fregature... in un mondo che, in media, ti consiglia che è meglio insegnare ad un bambino ad essere un "furbone" per fare successo (quel successo stupido che ci fa correre tutti quanti) piuttosto che dotarsi di un po' di etica ed onestà (che molti confondono per ingenuità e stupidità).
Non ho dubbi su quanto insegnerò a mio figlio ma mi rendo conto che essere onesti e "di principio" spesso e faticoso, troppo faticoso. Leggendo i vostri commenti ci si sente meno soli.
Massimo ti sono vicino, rimasi senza mamma in 13 giorni... (io 22enne e mia sorella 17enne)... emorragia cerebrale... la salutai la mattina prima di andare all'università e poi passai 13 giorni in rianimazione sperando e pregando. La mia Fede finì lì, per me fu un'ingiustizia troppo pesante... lo è tuttora quando guardo suo nipote. Quello che non ho potuto fare è starle vicino quando, secondo me, stava male...
Ti sono vicino...
Corrado... penso stamperò il tuo messaggio e me lo piazzerò dietro la schiena.
Ma perchè siamo così sciocchi da non riuscire a renderci conto di quanto si sta bene quando si sta "normali"? Di quanto si sta bene quando il problema è che quel lavoro lo consegnerò in ritardo?
La Vita meriterebbe di essere goduta proprio in quei momenti in cui la nostra massima preoccupazione è il ritardo di questo o quel lavoro... dovremo fermarci, pensarci e dare il giusto peso alle cose per non rovinarci intere giornate per sciocchezze che, altrimenti, potrebbero essere passate assieme alle persone a noi più vicine.
Grazie a tutti voi.