Grazie a Mario braciola !
Re: Grazie a Mario braciola !
La bravura del marchio (e la riuscita) sta proprio in questo, costruire una vettura con criterio e proporzionata che non snaturi il modello originale, almeno per quanto riguarda l' estetica, se sono passati tanti anni dalla fine della produzione tutto il resto è diverso e al passo coi tempi, ma costruita con tecnologia di provenienza del marchio, quindi non estranea come è avvenuto per esempio con la Lancia per i rimarchiamenti delle Thema, Flavia e Voyager delle macchine americane che non potevano avere successo, e gli italiani non ci sono cascati (anche un bambino lo avrebbe capito), se si sbaglia l' operazione di riedizione del modello (e noi purtroppo ne sappiamo qualcosa), si ottiene l' effetto opposto di allontanare la clientela, con effetti devastanti, ma Marchionne qui ha centrato l' obbiettivo, visto che secondo me (detto in tempi non sospetti) aveva già intenzione di chiudere il marchio (o tenerlo nel limbo), gli mancava solo l' alibi, (le Lancia non vendono) per essere sicuro di non venderle le ha fatte sproporzionate ai massimi livelli, della serie ... provate a metterle nei garage se siete capaci, naturalmente è una battuta ma non tanto lontano dalla realtà, quindi l' operazione "nostalgia" (possiamo chiamarla) è un' arma a doppio taglio e non priva di rischi, bisogna essere capaci anche a fare vetture in "riedizione".
Re: Grazie a Mario braciola !
Su questo potrei, tra le dovute virgolette,essere pure d'accordo. Rimane,come hai giustamente sottolineato,che deve esserci una analogia,seppure lontana, fra i modelli di nuova produzione,e quelli di cui portano il nome.Ma questi nuovi modelli,devono ricordare, seppure lontanamente, le vetture del passato,di cui portano il nome. Prendiamo,per esempio la 500, le cui forme tondeggianti, riportano alla memoria,quelle della gloriosa bicilindrica, anche se le analogie fra le due vetture, si riducono,e non potrebbe essere altrimenti, solo a questo. Modelli che hanno avuto successo,in passato, non possono,a mio avviso, fare leva sul solo nome, per assicurare il successo delle attuali. Oggi si guarda all'automobile, con occhi completamente diversi, da quelli che si potevano avere mezzo secolo fa. L'utenza è più "smaliziata".Che ci piaccia o no, l'auto oggi, è come un elettrodomestico, che deve dare il massimo con la minima spesa, sia di acquisto, che di gestione.Finiti i tempi romantici delle auto, che pochi potevano permettersi, che avevano "motorizzato un'Italia", che voleva l'automobile al posto di una Vespa o Lambretta, e che si slogava i polsi, firmando cambiali, pur di possedere il massimo: La Fiat 1100. Strano che ancora non sia stata proposta, almeno come nome.
Re: Grazie a Mario braciola !
Comunque se ci sono cento persone al mondo che desiderano rifarsi una vettura di sicuro successo e gia' rimpianta da molti io la rifaccio e sono sicuro che come la vecchia Fiat 500 Lusso che ancora gira in Italia e non solo girera' per molti anni, ne ho avute anche a GPL.Secondo poi le opinioni comuni le alimentazioni ibride ho elettriche saranno una realta' progressivamente negli anni fino a quando le batterie si saranno evolute per una pronta ricarica.Oppure con un sistema di sostituzione della vettura gia carica come nelle corse di formula E . Ma tempo ci vorra'. Nel 2019 inizia una bella storia, gia mi immagino il primo esemplare che uscira' dai capannoni della fabbrica.
Re: Grazie a Mario braciola !
Buongiorno DeltaHPE,
evidentemente non sono più capace a scrivere (:P)
La mia era una considerazione "filosofica", non ho mai espresso il pensiero che si debba rinunciare ad opportunità commerciali, ho semplicemente scritto che, a mio parere, i remake non rappresentano il progresso e, da soli, non garantiscono il futuro di un marchio. Se provi ad analizzare le ragioni del successo del design italiano, vedrai come i nostri "artisti" si sono sempre espressi "guardando avanti" e sono sempre stati all'avanguardia (anche la rivoluzionaria DS è uscita dalla matita di un Italiano). Ho anche scritto che un remake, spesso, si traduce in un oggetto molto bello. Personalmente posso dire che la 500 mi piace ed è stato un bene che, al tempo, Lapo Elkann abbia fatto grandi pressioni per far si che quest'auto fosse prodotta.
Se poi, dopo aver "guardato indietro" fai una panoramica "di lato", per osservare la concorrenza attuale, ti accorgerai che le altre case più blasonate continuano ad investire in ricerca ed in design mentre FCA non lo fa più come un tempo ed i risultati si vedono... dopo il remake 500 non c'è più stato nulla di notevole, la pur bella Giulia è molto "uniformata" e veramente poco personale nello stile: fiancate e posteriore sono MOLTO ispirate a BMW, Mercedes e Audi, a suo modo lo è molto di più la Giulietta e lo era molto di più la 159, che era immediatamente identificabile come Alfa ma non era "ispirata" a modelli del passato o della concorrenza, però purtroppo non piaceva a Marchionne per cui fu "terminata".
Le altre case, come dicevo, investono (e ci credono) di più per cui, a fiano del remake Mini, puoi vedere auto futuristiche, nella forma come nella sostanza, come per esempio la BMW i8.
Quando il ciclo vitae della MIni sarà terminato, sono sicuro che loro saranno pronti a sfornare un nuovo modello di successo, non necessariamente clonato...
Tornando al passato, prova a pensare al catalogo FIAT anni '60 e '70, in quel periodo in FIAT non esisteva alcun tipo di "family feeling", i modelli erano l'uno diverso dall'altro ma sono state prodotte alcune delle auto più belle ed intelligenti del periodo, e non stiamo parlando di granturismo costosissime ma di modelli, ad eccezione della Dino, popolari o comunque alla portata di molti, ed in quel periodo FIAT era ai vertici della produzione europea e l'Italia era ai vertici del design, non solo automobilistico.
Spero a questo punto di essermi spiegato e, visto che questo discorso non è "privato" tra noi due, mi farebbe piacere sentire anche il parere di altri frequentatori del forum.
Un caro saluto a tutti
Giovanni
evidentemente non sono più capace a scrivere (:P)
La mia era una considerazione "filosofica", non ho mai espresso il pensiero che si debba rinunciare ad opportunità commerciali, ho semplicemente scritto che, a mio parere, i remake non rappresentano il progresso e, da soli, non garantiscono il futuro di un marchio. Se provi ad analizzare le ragioni del successo del design italiano, vedrai come i nostri "artisti" si sono sempre espressi "guardando avanti" e sono sempre stati all'avanguardia (anche la rivoluzionaria DS è uscita dalla matita di un Italiano). Ho anche scritto che un remake, spesso, si traduce in un oggetto molto bello. Personalmente posso dire che la 500 mi piace ed è stato un bene che, al tempo, Lapo Elkann abbia fatto grandi pressioni per far si che quest'auto fosse prodotta.
Se poi, dopo aver "guardato indietro" fai una panoramica "di lato", per osservare la concorrenza attuale, ti accorgerai che le altre case più blasonate continuano ad investire in ricerca ed in design mentre FCA non lo fa più come un tempo ed i risultati si vedono... dopo il remake 500 non c'è più stato nulla di notevole, la pur bella Giulia è molto "uniformata" e veramente poco personale nello stile: fiancate e posteriore sono MOLTO ispirate a BMW, Mercedes e Audi, a suo modo lo è molto di più la Giulietta e lo era molto di più la 159, che era immediatamente identificabile come Alfa ma non era "ispirata" a modelli del passato o della concorrenza, però purtroppo non piaceva a Marchionne per cui fu "terminata".
Le altre case, come dicevo, investono (e ci credono) di più per cui, a fiano del remake Mini, puoi vedere auto futuristiche, nella forma come nella sostanza, come per esempio la BMW i8.
Quando il ciclo vitae della MIni sarà terminato, sono sicuro che loro saranno pronti a sfornare un nuovo modello di successo, non necessariamente clonato...
Tornando al passato, prova a pensare al catalogo FIAT anni '60 e '70, in quel periodo in FIAT non esisteva alcun tipo di "family feeling", i modelli erano l'uno diverso dall'altro ma sono state prodotte alcune delle auto più belle ed intelligenti del periodo, e non stiamo parlando di granturismo costosissime ma di modelli, ad eccezione della Dino, popolari o comunque alla portata di molti, ed in quel periodo FIAT era ai vertici della produzione europea e l'Italia era ai vertici del design, non solo automobilistico.
Spero a questo punto di essermi spiegato e, visto che questo discorso non è "privato" tra noi due, mi farebbe piacere sentire anche il parere di altri frequentatori del forum.
Un caro saluto a tutti
Giovanni
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- Iscritto il: 12 set 2016, 00:01
Re: Grazie a Mario braciola !
Mi sembra che su questo argomento si sia già detto un pò tutto, a mio parere c'è attualmente una certa carenza di nuove idee, le nuove suv che escono a getto continuo mi sembra che si assomigliano un pò tutte, riguardo casa nostra ritengo che con Giulia e Stelvio si sia fatto un buon lavoro, con la Tipo 5 porte si è scopiazzato un pò la BMW serie1 specie nel taglio delle porte posteriori, comunque il risultato finale è più che dignitoso, resto sconcertato dalla ancora non sostituzione della Punto, che ancora riesce a vendere grazie alla versione a metano, ma che ha perso e perderà tante vendite a favore delle straniere, tutte rinnovate recentemente. Mi intrigano molto le nuove Mazda, con quella calandra ci starebbe bene al centro lo scudetto Lancia dell'epoca che fu! Buona domenica a tutti.
Re: Grazie a Mario braciola !
Caro Giovanni,
io parto sempre dicendo - senza troppo filosofare - che quello col maglioncino blu non ha mai capito quasi niente di auto, del resto non è mai stato il suo mestiere.
Per cui non mi aspetto niente per il nostro marchio.
Basta pensare alla genialata di sostituire la Thesis - che per me rimane comunque una gran macchina, compresa più adesso di quando è nata forse a causa del prezzo ( altra genialata ) - con la Chrysler.
Il marchio Lancia l'ha sempre visto moribondo, ed in parte non doveva andare dall'oculista, era la realtà - soprattutto all'estero - ma non ha mai fatto niente per risollevarlo, anzi ...
Non mi sarà mai simpatico B)
io parto sempre dicendo - senza troppo filosofare - che quello col maglioncino blu non ha mai capito quasi niente di auto, del resto non è mai stato il suo mestiere.
Per cui non mi aspetto niente per il nostro marchio.
Basta pensare alla genialata di sostituire la Thesis - che per me rimane comunque una gran macchina, compresa più adesso di quando è nata forse a causa del prezzo ( altra genialata ) - con la Chrysler.
Il marchio Lancia l'ha sempre visto moribondo, ed in parte non doveva andare dall'oculista, era la realtà - soprattutto all'estero - ma non ha mai fatto niente per risollevarlo, anzi ...
Non mi sarà mai simpatico B)
Re: Grazie a Mario braciola !
Giuro gcarenini che le mie considerazioni sono rivolte a tutti (come già detto), solo la prima riga era rivolta a te (se mi è consentito)
, Per quanto riguarda l' utenza smaliziata negli acquisti delle auto la vedo più in quelli che guidano da un po di anni, il "giovane" o la "giovane" secondo me si lasciano ancora sedurre dal' estetica, o dal nome.

Re: Grazie a Mario braciola !
Non so se ve ne sieti accorti ma siamo con un altro argomento da quello iniziale.Comunque e' interessante anche cercare di capire sia di estetica che di meccanica cosa ci portera' il futuro ma un po ' difficile poiche' le cose stanno mutando molto velocemente.E' indiscussa una certe uniformita' delle forme e la meccanica non sa' che strada prendere certo e' l'elettrico ma quando? Il motore diesel sparira' per motivi di inquinamento vari,ma quando? L'Ibrido portera' alla auto elettrica? L'Idrogeno chi l'ha visto?Troppi punti interrogativi qui servono certezze se no andiamo a piedi, voi cosa ne pensate????
-
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Re: Grazie a Mario braciola !
Concordo con Giampietro riguardo la Thesis, sarebbe bastato un buon restiling ed eliminare alcuni problemi specie nell'elettronica per renderla ancora attuale e competitiva, ma evidentemente non si ritenne più conveniente spenderci altri soldi, come è successo per altri modelli validi tolti troppo presto dal mercato, vedi l'Alfa GT che con un piccolo ammodernamento nel frontale era ancora un coupè molto gradevole ed alla portata di molti, tolto senza mettere un altro modello sostitutivo e lasciando scoperto quel segmento di mercato, ma questa prassi ormai è una consuetudine in casa Fiat, del resto Marchionne è un finanziere preso dagli Agnelli per sistemare i conti della baracca e spesso prova a fare le nozze con i fichi secchi, come il rimarchiamento delle Chrisler o ultimamente con il rimarchiamento della Sauber, ma quì il gioco è un pò più rischioso di quello fatto a spese della Lancia, perchè se non ci saranno risultati dignitosi sulle piste allora ci sarà anche un danno all'immagine dell'Alfa che si sta riprendendo con fatica sui mercati...riguardo il futuro dell'auto, caro Roberto, io non ci penso più di tanto, ci vorranno ancora parecchi anni prima di abbandonare il motore termico, che sia alimentato a benzina, gas, idrogeno o aiutato da motori elettrici, poco cambia, ci sarà una diminuzione dell'inquinamento e questo è un vantaggio per tutti.
Re: Grazie a Mario braciola !
MAIMONE Scritto:
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> ... Il motore diesel sparira' per motivi di
> inquinamento vari,ma quando?
è politica altro che inquinamento. se si volesse risolvere il problema delle nanopolveri di particolato nei veicoli, la soluzione esiste ed è pure semplice ?tt?
comunque che fermassero le stufe a pellet che ne producono 100 volte di più di PM 2,5
'
> Troppi punti interrogativi qui servono
> certezze se no andiamo a piedi, voi cosa ne
> pensate????
ho pronta stalla per il cavallo.
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> ... Il motore diesel sparira' per motivi di
> inquinamento vari,ma quando?
è politica altro che inquinamento. se si volesse risolvere il problema delle nanopolveri di particolato nei veicoli, la soluzione esiste ed è pure semplice ?tt?
comunque che fermassero le stufe a pellet che ne producono 100 volte di più di PM 2,5
'
> Troppi punti interrogativi qui servono
> certezze se no andiamo a piedi, voi cosa ne
> pensate????
ho pronta stalla per il cavallo.
