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Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 04 lug 2012, 17:08
da Suzu600
Non è che dobbiamo rifare gli italiani è che i tedeschi hanno capito che di questi tempi ci si aggrappa alle tradizioni e se si costruisce da nuovo si fallisce miseramente........

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 04 lug 2012, 19:11
da DeltaHPE
Già; i tedeschi non mollano l'osso ... basta guardare alle vetture tedesche, le auto sono continuamente sviluppate (il nome non cambia quasi mai) e anche esteticamente il nuovo modello somiglia al vecchio (fino alla nausea) con poche eccezzioni ... non si può dire che la costanza non gli manca ... non solo danno un immagine di serietà ma anche di crederci ... in quello che fanno, e non è poco ...

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 04 lug 2012, 23:01
da warner
Su questo punto per quanto nazionalista io sia concordo pienamnete con voi,sono andati avanti 50 anni credendo nella meritata fama di longevita' del maggiolone,e con la golf stan facendo lo stesso.Hanno un altra classe dirigente,poco da fare,noi sbattiamo la porta in faccia a menti come quella di Ghidella e rimarchiamo carrozzoni americani...mah.....:S

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 05 lug 2012, 01:17
da mimmo bt328
ciao

Elettriko Scritto:
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Certo che se le medie sono queste , il flop (commercialmente parlando) della Thesis rischia di diventare un successone....


non si può fare un paragone tra la Thesis e l'attuale Thema poiché rappresentano diverse situazioni commerciali oltre che diverse gestioni industriali. La Thesis era unica, tutto il costo di progettazione ricadeva su quella vettura e sui suoi scarsi numeri di vendita, nettamente inferiori al previsto. L'attuale Lancia Thema è un surplus produttivo della fortunata gemella Chrysler 300C e della fortunatissima cugina Dodge Charger. Al momento non so quanto è utilizzato l'impianto canadese da dove escono le tre vetture ma se tale impianto sta lavorando al 100% è presumibile che a nessuno gliene freghi niente della Thema e di quanto venda semplicemente perché di più non si può fare. E' vero che il target per Lancia Thema era di 10.000 esemplari l'anno in Europa e forse al momento siamo indirizzati verso i 1.000 ma bisognerebbe sapere quali erano gli obiettivi per Chrysler 300C. Probabilmente ciò che perde una lo guadagna l'altra e alla fine il risultato non cambia. Comunque il fatto che in Chrysler continuino ad assumere dipendenti lascia intendere che a livello produttivo stanno andando oltre le previsioni e la mancata chiusura estiva degli impianti ne è la dimostrazione lampante. Numeri alla mano anni fa Lancia ha pianto per gli oltre 400 milioni d'investimento fatti per la Thesis e andati tutti in fumo, mentre oggi Chrysler Group macina utili in maniera impressionante... si prevede di arrivare a 2.8 miliardi di dollari di utile a fine 2012.
Poi bisogna considerare che intenzioni hanno nella gestione d'immagine dei marchi. Non è un caso, infatti, che sia Thema che Voyager che Flavia siano vendute esclusivamente in allestimenti top di gamma con poche opzioni e con tutti gli accessori già installati con standard qualitativi nettamente superiori agli omologhi modelli venduti oltreoceano. Evidentemente a Torino (o a Detroit) hanno deciso di elevare il target Lancia senza incrementare notevolmente le vendite. Non ci dimentichiamo che Lancia sta vendendo molto bene fino a salire a giugno al terzo posto in Italia dopo Fiat e Volkswagen. Negli altri mercati europei Lancia (Chrysler in UK) sta segnando progressioni di vendita del 100-200%. In questo momento le vetture Lancia non hanno bisogno di essere svendute sul mercato, vendono bene già così come sono. Inoltre far crescere troppo Lancia potrebbe avere anche un effetto deleterio all'interno del gruppo e causare un pericoloso crollo per un'Alfa già traballante.

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 05 lug 2012, 01:30
da mimmo bt328
ciao

warner Scritto:
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Propio oggi dichiarazione di Marchionne,l'italia ha uno stabilimento di troppo,ma non era quello che promise i nuovi modelli a Mirafiori?


indubbiamente Fiat ha una capacità produttiva in Italia nettamente superiore alle attuali richieste del mercato e forse gli stabilimenti di troppo sono anche due, non solo uno. Non so quanto si possa dare la colpa a Marchionne se gli italiani comprano auto tedesche, francesi, giapponesi e coreane.
Inoltre Fiat ha ricevuto massima disponibilità (e soldi) dal governo serbo per realizzare lo stabilimento a Kragujevac. Per quale motivo avrebbe dovuto assemblare la 500L a Mirafiori e rifiutare l'offerta serba?
E poi se la 500L venderà bene di conseguenza la futura 500X la dovranno fare a Mirafiori.

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 05 lug 2012, 01:45
da mimmo bt328
ciao
durante la presentazione ufficiale e commercializzazione della Fiat 500L è stata mostrata un'immagine della futura Fiat 500X

Immagine

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 05 lug 2012, 01:59
da mimmo bt328
ciao
girano voci insistenti che le varie 500, 500C, 500Abarth, 500L e 500X saranno scollegate da Fiat e costituiranno un marchio separato.
Per contro quella che attualmente è nota come Fiat 500XL, precedentemente chiamata "elleuno" (cioè la versione a 7 posti della 500L) forse sarà girata a Lancia e cambierà nome.

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 05 lug 2012, 12:10
da Elettriko
Mimmo , quando ho scritto "commercialmente parlando" mi riferivo proprio al flop di vendite inteso solo come numeri nudi e crudi , indifferentemente dagli investimenti e dagli utili ottenuti : se la Thema dovesse mantenere il trend attuale (1000 esemplari l'anno ?) le vendite sarebbero assai peggiori della Thesis....(16000 esemplari in 7 anni) nonchè ridicole se paragonate alle concorrenti.
Questo a mio avviso conferma la bontà del progetto Thesis (forse troppo avveniristico all'epoca del lancio) , stilisticamente molto più apprezzato dagli europei di quanto possa essere la nuova Thema.
Sul fatto che per il gruppo Fiat la Thesis sia stato un bagno di sangue e che la Thema invece sia un progetto quasi a costo zero , e che quindi porta utili , non si discute.
Ma se Marchionne e soci vogliono incrementare le vendite in Europa e puntare a battere la concorrenza di Audi - Mercedes - Bmw credo debbano in futuro puntare su modelli più simili alla Thesis che alla new Thema , a mio avviso troppo lontana dai gusti europei. (Svizzera esclusa , a loro piacevano pure le enormi Cadillac degli anni '70 , ma si sa , gli svizzeri non hanno cultura automobilistica )

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 05 lug 2012, 14:20
da warner
mimmo bt328 Scritto:
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> ciao
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> warner Scritto:
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> Propio oggi dichiarazione di Marchionne,l'italia
> ha uno stabilimento di troppo,ma non era quello
> che promise i nuovi modelli a Mirafiori?
>
> indubbiamente Fiat ha una capacità produttiva in
> Italia nettamente superiore alle attuali richieste
> del mercato e forse gli stabilimenti di troppo
> sono anche due, non solo uno. Non so quanto si
> possa dare la colpa a Marchionne se gli italiani
> comprano auto tedesche, francesi, giapponesi e
> coreane.
> Inoltre Fiat ha ricevuto massima disponibilità (e
> soldi) dal governo serbo per realizzare lo
> stabilimento a Kragujevac. Per quale motivo
> avrebbe dovuto assemblare la 500L a Mirafiori e
> rifiutare l'offerta serba?
> E poi se la 500L venderà bene di conseguenza la
> futura 500X la dovranno fare a Mirafiori.
Sono daccordo sull'esterofilia degli Italiani,avra' ricevuto soldi per lo stabilimento in Serbia ma gli aiuti dello stato vedi rottamazione li ha rifiutati dicendo che non li voleva,penso che questo avrebbe aiutato le vendite.Non penso propio che se chiedesse allo stato delle sovvenzioni per rimodernare o meglio assumere gli verrebbero negati.Solo che altrove guadagna di piu' tutto qui' sono le speculazioni di una persona che guadagna milioni all'anno,serve il guadagno per le auto dei crvattini e la coca che si tirano i lapo,vogliono l'uovo la gallina ed il pulcino questa e' la situazione,e intanto lo stato (cioe' noi)paga la CIG.

Re: Futuro Fiat - n.2

Inviato: 05 lug 2012, 15:19
da mimmo bt328
ciao

Elettriko Scritto:
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Ma se Marchionne e soci vogliono incrementare le vendite in Europa e puntare a battere la concorrenza di Audi - Mercedes - Bmw credo debbano in futuro puntare su modelli più simili alla Thesis che alla new Thema , a mio avviso troppo lontana dai gusti europei. Mimmo , quando ho scritto "commercialmente parlando" mi riferivo proprio al flop di vendite inteso solo come numeri nudi e crudi , indifferentemente dagli investimenti e dagli utili ottenuti : se la Thema dovesse mantenere il trend attuale (1000 esemplari l'anno ?) le vendite sarebbero assai peggiori della Thesis....(16000 esemplari in 7 anni) nonchè ridicole se paragonate alle concorrenti. Questo a mio avviso conferma la bontà del progetto Thesis (forse troppo avveniristico all'epoca del lancio) , stilisticamente molto più apprezzato dagli europei di quanto possa essere la nuova Thema. Sul fatto che per il gruppo Fiat la Thesis sia stato un bagno di sangue e che la Thema invece sia un progetto quasi a costo zero , e che quindi porta utili , non si discute.


Pirro, re dei Molossi, dell'Epiro e poi della Macedonia, è passato alla storia per le sue vittorie: le "vittorie di Pirro" appunto. Erano vittorie di prestigio, certamente, infatti sconfisse anche i romani dei quali fu tra i più temibili avversari, invase la nostra penisola ma non potè dominarla poiché quasi non aveva più uomini. Le sue vittorie gli costavano grandissimi sacrifici di vite umane al punto che, alla fine, sarebbe stato meglio non vincere le singole battaglie e preoccuparsi di più del conseguimento del risultato finale o almeno di difendere il proprio territorio.
Stessa cosa si potrebbe dire oggi, paragonando le "vittorie di Pirro" con costosi risultati commerciali, risultati spesso più numerici che economici. Vendere tante, tantissime auto per fare numero, per salire in graduatoria, ma con scarsi o inesistenti guadagni è... una vittoria di Pirro. E Marchionne non mi sembra un moderno emulo di quell'antico re. Quindi non credo che si spingerà in operazioni rischiose solo per vendere qualche auto in più per risalire nella classifica di vendita.
Il problema è quello di considerare la Thema come un'entità autonoma, in realtà bisognerebbe ragionare sull'insieme 300C-Thema e dire che la vettura è stata prodotta nel primo semestre in oltre 50.000 esemplari. A questi vanno poi sommati i 60.000 esemplari di Dodge Charger. In totale significa che dal progetto doppio (diventato poi triplo) a fine anno ci saranno 220.000 / 230.000 esemplari venduti di tre auto che non sono delle utilitarie e che ovviamente non offrono i margini di guadagno tipici dell'utilitaria ma nettamente superiori. Forse la Panda non arriverà a questi numeri.
In più, dopo quello che forse è stato il più grande fallimento commerciale della storia Fiat, non credo che ci sia più nessuno a Torino disposto ad autorizzare un investimento per realizzare una berlinona in Italia. Troppo rischioso.
Poi siamo d'accordo: la Thesis è una gran bella auto, elegante, raffinata, comoda, con meravigliosi motori (forse non adeguatamente potenti) ed è evidente che non è stata capita. Tornando indietro negli anni si può notare una similitudine con la Y10. Anch'essa fu, per quel periodo, un'auto di rottura, un esempio di stile diverso, e che, guarda caso, all'inizio non fu capita. La Y10 ha avuto bisogno di diversi anni per emergere fino ad arrivare al secondo posto nelle vendite in Italia dopo la Fiat Uno ma all'inizio e per molto tempo faticava a stare nella "top 10". Forse la Thesis avrebbe avuto bisogno di più tempo, di più pubblicità, di maggiore visibilità. Forse sono stati spesi troppi soldi e qualcuno ha detto "basta!".
Comunque, ritornando al fatto che in Fiat nessuno autorizzerebbe più investimenti per la progettazione e la costruzione di una berlinona si arriva ad una sola scelta: o la Thema americana o il niente. Preferisco mille volte la Thema al niente.