Page 3 of 5

Dicono che è stato lo sberleffo di un laico. Ma **affancu**

Posted: 02 Dec 2010, 16:03
by Rivoli_72
Dicono che è stato lo sberleffo di un laico. Ma **ffanc***
Dovessi restare solo, molto vecchio, affaticato da un cancro e dal tedio di vivere ancora; e se mai accadesse che, ricoverato nel reparto solventi di un ospedale romano, io mi buttassi dal quinto piano e perdessi la vita nella nera malinconia di una giornata di pioggia battente; potrebbe succedere che qualcuno scriva, come per Monicelli, che è stato “lo sberleffo di un laico”. Mandatelo **affancu**.


P.S. Quanto sopra Ferrara lo ha scritto sul Foglio.

Per chi vuole: http://www.ilfoglio.it/soloqui/6957

Re: Addio

Posted: 02 Dec 2010, 19:08
by Max
Ma Roberto è proprio la negazione della ragione . Mi spiego , se non posso avere una opinione , se "non è il caso" perchè non ci sono passato allora tutto si limita ad un confronto di esperienze . Bello , ricco ma c'è dell'altro . Ci sono le idee , i principi , la Fede (qualunque) e queste ti fanno pensare , sentire e parlare

Il mio non silenzio non è una mancanza di rispetto nei confronti di tuo padre o del regista defunto , non è spregio del dolore e della sofferenza ma è una opinione sulla sostanza del gesto

Mi fido Roberto della tua sofferenza , la leggo , la percepisco ma non per questo la mia Fede e il mio vissuto debbono venire meno

la vita è un dono (grazie Vince) e mi piacerebbe percorrerla come tale e non approvo chi non la pensa come me , sarebbe assurdo lo facessi .

Questo non toglie che se nella forma ti ho offeso Roberto , oppure ho offeso qualche d'uno di voi mi scuso anche perchè avrei fallito spostando sul volume l'attenzione che desideravo vi fosse alla qualità

Max

Re: Addio

Posted: 02 Dec 2010, 21:17
by pinocchio
Mi fa sorridere il pensiero di Vanzina, suo collega ,secondo cui "regista nell'animo, ha voluto riscrivere il suo finale".

Re: Addio

Posted: 02 Dec 2010, 21:37
by Vince MO
Mi spiace Roberto, non volevo che da quello che ho scritto o dalle idee che ho provato a comunicare, sia trasparita cattiveria.
Se c'è una cosa peculiare del Cristainesimo è la misericordia. Almeno io ho capito così. Mi spiace assai se non riesco a comunicarla.
Perdonami, Roberto, se ho mancato di rispetto alla tua sofferenza (lo stesso vale per chiunque altro abbia letto e si sia sentito offeso). Della morfina so solo che la propongono sempre a tutti: alleviare il dolore è un dovere.

Mi permetto di tornare al discorso generale.
Mi preoccupa assai che passi il concetto che noi siamo i soli arbitri della vita e della morte. Su che basi stabiliremo (nella legge) quando la vita val la pena di essere vissuta: fino a quando posso lavorare? Oppure fino a quando posso vedere? O sentire? Se mi viene l'Alzhaimer a che stadio possono decidere di eliminarmi se non ho espresso un parere e non ho parenti prossimi? Se io divento incapace di esprimere il mio volere, chi decide? I miei nipoti per non pagare l'ospizio? Se divento invalido al 70% posso morire? Oppure solo se lo sono al 90%?
Ho paura di vivere in un mondo in cui decide solo il volere del singolo, l'egoismo, in cui tutto è relativo solo a me.

Non voglio giudicare (perdonatemi se l'ho fatto), ma vorrei poterne parlare e capire l'opinione altrui.

Vince MO

Re: Addio

Posted: 03 Dec 2010, 09:34
by Roberto Firenze
Ho rispetto delle vostre opinioni e poi vi conosco e sono contento di conoscervi e di scambiare idee e pensieri con voi quindi nessuna offesa e nessun bisogno di scuse, certo l'esperienza diretta influisce profondamente sui pensieri.
Il riferimento alla "cattiveria" era solo al pensiero di Max, e so bene che in lui, in te Max, non c'e' alcuna cattiveria ma prevalgono le tue Idee, la tua, vostra fede e rispetto i vostri "credo"; a mio giudizio il problema sta nel fatto che il vostro, nostro in altri casi, giudizio, modo di pensare, credo o fede, non deve influire su quello degli altri, cioè, a mio giudizio, proprio sulla sostanza del gesto. Nel modo di pensare, di agire dei Cristiani - anche io lo sono per educazione e per convincimento ma con una indipendenza da quelli che sono i riti gestiti dal Clero - c'è sempre la convinzione di essere dall'unica parte "giusta", dal voler costringere gli altri a seguire il proprio credo, ad imporre le proprie convinzioni, non che i mussulmani o altre fedi non lo siano di meno.
Per questo, la mia risposta a Max al pensiero di ... gli bastava aspettare un pochino .... non era una critica a Max, che non influisce sostanzialmente nella vita altrui se non nello scambio dialettico, ma a quei dottori che impongono il proprio credo a chi non lo ha e a chi soffre come un cane solo in attesa che la morte - il destino di Dio - arrivi.
Per questo se incontri un soggetto che dovrebbe dare la morfina per alleviare il dolore - e se si fosse stati in ospedale sarebbe venuto giù il mondo da parte mia - e non la prescrive perchè .... basta aspettare un pochino ..... la mia rabbia monta, ma non verso di voi che probabilmente trovandosi nella stessa situazione professionale si sarebbero comportati con ragionevolezza se non con misericordia, ma verso chi non ragiona e applica metodi, fedi, convincimenti senza il rispetto della dignità altrui, senza sostanza. Ma sò che quella che per me è sostanza per altri non lo sia.
Insomma tornando a Monicelli, non come lavoratore ma come uomo, ritengo che avesse la libertà di decidere della propria vita e sofferenza, mi preoccupa proprio che qualcun altro sia arbitro della nostra vita, ovviamente in queste situazioni estreme, c'è una legge che ne prevede il comportamento, la legge è fatta da persone intelligenti, cristiane e non, quindi non si tratta di libero arbitrio si tratta di libertà di della persona all'interno di una comunità, quindi non devi - Vince o chi ha gli stessi timori - aver paura del volere del singolo, dell'egoismo, devi solo rispettare la dignità altrui senza imporre la tua - personale anche se condivisa con tutti i credenti del mondo - Il suicidio, il tentato suicidio, visto che se una persona si suicida non può scontare una pena, non è perseguito da condanne legali però .... va all'inferno nel credo Cristiano, ma vi assicuro che per chi l'inferno lo vive in quell'istante e non crede nell'anima che scenda tra le fiamme, imporre il proprio pensiero la propria fede va ogni ogni ragionevole pensiero.
Roberto

Re: Addio

Posted: 03 Dec 2010, 13:22
by Max
quanto è difficile in questi casi non condividere parte dei punti di vista .

Credo che tu rispetti il mio e lo condivida in parte quanto io rispetto e condivido il tuo per la parte opposta :-)

Nella sostanza quindi , salvo il fatto che per quel "in parte" resteremo di opinioni diverse ma vicini nel cercare di capire sempre più , nella sostanza scrivevo nessun problema

Della forma debbo fare ammenda per la veemenza veicolata dalla forza che sempre do alle mie convinzioni . Disapprovare non significa non comprendere e non aver sperimentato non deve significare rifiutare a priori le esperienze altrui

Ho conoscenti che hanno scelto , in condizioni similari , percorsi di Fede che li hanno portati sino alla fine . Migliori ? Peggiori ? Non mi interessa , più vicini al mio pensiero , si .

Loro sono un esempio per me e sono convinto che vacillerei un bel pò se mi trovassi nella stessa situazione .

Il punto forse è che "arrivare al punto che la morte è un sollievo" contiene una trappola per noi fedeli . Perchè il sollievo a quel punto crediamo te lo debba dare Dio secondo un percorso o meglio quel sollievo non possa prendertelo tu .

Forse il concetto di "scorciatoia" (straperdona la mia indelicatezza!) ci blocca .

Rifletto a "tastiera alta"

Max

Re: Addio

Posted: 03 Dec 2010, 13:22
by micio
La frase incriminata , quella che avrebbe potuto aspettare un po' , l'ho scritta io ed è stata ripresa , seppur in maniera piu" adulta " da Max .
Purtroppo quando scrivo lo faccio nel medesimo modo in cui parlo , ironizzando un po su tutto .
Il fatto è che a me piace scherzare anche sulle cose serie , è semplicemente un mio modo di interpretare il grande gioco della vita .
nessuna scusa , solo il rammarico che , da quella frase, sia nata una discussione tra il vivere quotidiano e la religione vissuta in modi diversi .
Mi dispiace solo che certe posizioni di etica o di vissuto non siano terreno di scambio di idee ma solo di arroccamenti .

Dipende solo da cosa si vede dietro ad un uomo , se la persona , con i suoi pensieri e le sue convinzioni , oppure l'uomo in quanto creazione di Dio .


Micio

Re: Addio

Posted: 03 Dec 2010, 16:39
by Vince MO
Nonostante la difficolta' dovuta alla mediazione dello scrivere sul forum, non mi sembra che ci siamo arroccati, Micio.

Abbiamo difeso e difenderemo le nostre convinzioni con energia, ma mi sembra già una gran bella cosa avere modo e voglia di parlarne, senza voler prevalere per forza, ma ascoltando (leggendo in questo caso) l'opinione altrui e rispettandola.
Confrontarci e accalorarci aiuta (almeno me) a riflettere, a pensare su temi cosi' complicati. Attività che sembra essere sempre più rara e preziosa.

Vince MO

Re: Addio

Posted: 03 Dec 2010, 18:17
by micio
Difatti Arroccarsi stava ad intendere la difesa di un idea .
Quando arrocchi a scacchi mica smetti di giocare ....

il confronto aiuta a crescere (tutti ) solo che , personalmente , penso che questo argomento sia tra i piu' difficili .

Altro discorso se si volesse decidere se è nato prima l'uovo o la gallina , allora sì che vi fregherei , anche perchè conosco la soluzione (:P)....

Micio

Re: Addio

Posted: 03 Dec 2010, 19:24
by portos
micio Scritto:
-------------------------------------------------------
> Difatti Arroccarsi stava ad intendere la difesa di
> un idea .
> Quando arrocchi a scacchi mica smetti di giocare
> ....
>
> il confronto aiuta a crescere (tutti ) solo che ,
> personalmente , penso che questo argomento sia tra
> i piu' difficili .
>
> Altro discorso se si volesse decidere se è nato
> prima l'uovo o la gallina , allora sì che vi
> fregherei , anche perchè conosco la soluzione
> (:P)....
>
> Micio

Il gallo:SX(