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[pre]11/1/2010 (17:2)
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"Rinascita nell'aria, partirà da Detroit".
L'ad di Fiat Marchionne al Salone presenta la 500 ellettrica e
la Delta.[/size]
DETROIT
«La rinascita si sente nell’aria e partità da Detroit. È evidente.
Si percepisce». Al Salone di Detroit per tracciare e illustrare la
strada di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne spende parole di
ottimismo per commentare i primi frutti dell’alleanza.
I risultati sono visibili dallo stand della casa automobilistica
americana dove quest’anno - nota Marchionne - è tornata la
moquette. Il riferimento è al Salone sotto tono del 2009, quando
l’economia era in netta crisi e l’industria automobilistica americana
sull’orlo del collasso: «Si sente nell’aria uno spirito di rinascita»
dell’industria automobilistica, è «come l’aria di primavera». Anche
per Chrysler le cose sono cambiate. «La liquidità è leggermente
superiore» ai target alla fine del 2009: «Sono fiducioso che
centreremo gli obiettivi finanziari». Il gruppo Fiat-Chrysler ha anche
avviato trattative per produrre Jeep destinate alla Cina.
Nello stand, accanto ai modelli Jeep, Chrysler, Ram e Dodge,
trovano posto una Ferrari 599XX e una Maserati Granturismo
Convertibile, oltre a una Lancia Delta targata Chrysler e due 500, di cui
una elettrica. Proprio la 500 e la Delta sono le vere novità, in quanto
sono ritenute vetture pilota per testare il mercato americano, dove i
consumatori prediligono vetture di grande dimensioni. I quattro brand di
Chrysler - osserva - sono completamente separati e distinti e in grado di
coprire tutti i gusti. In ogni caso il mercato americano - afferma - sta
prendendo una nuova direzione. E di questa nuova direzione Fiat-Chrysler
vogliono approfittare e per questo Fiat presenta la Delta targata Chrysler e
la 500 elettrica.
«Lancia e Chrysler hanno lo stesso dna. Il loro futuro è totalmente collegato:
abbiamo portato la Delta qua per vedere la reazione del mercato e del
pubblico americano. Dalle prime indicazioni è ottima. Lo sviluppo delle
piattaforme» di Lancia e Chrysler «sarà strettamente collegato. La Lancia
continuerà sempre ad esistere, in quale forma e associazione con la Chrysler
è da vedersi ancora». Per quanto riguarda la 500 elettrica Marchionne afferma,
dopo averla guidata, che «è una grande macchina. Ma non sappiamo nemmeno
se sarà la prima vettura elettrica che arriverà sul mercato, probabilmente sarà
un veicolo commerciale al quale stiamo lavorando» spiega Marchionne,
sottolineando che il «problema che abbiamo con le vetture elettriche è quello
del costo».
La speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, è salita sulla 500 elettrica.
Marchionne le ha illustrato le caratteristiche e le peculiarità. E la Pelosi,
accompagnata da una delegazione del Congresso, si è fermata oltre 20 minuti
nello stand Chrysler, mostrando apprezzamento, mentre fuori dal Cobo Center,
un piccolo gruppo di manifestanti protestava, agitando cartelli con su scritto:
«Il lavoro è un diritto» e «La crisi non l’abbiamo causata noi». Soddisfatto di
Fiat-Chrysler anche il numero uno del sindacato Uaw, Ron Gettelfinger:
«Marchionne è bravo e perfetto per Chrysler. Mi garantisce ottimismo».
A visitare lo stand anche l’ex numero uno della task force incaricata da Obama
per supervisionare la ristrutturazione di Chrysler, Steven Rattner. «La prima
Chrysler con motore Fiat arriverà alla fine di quest’anno: e sarà la 500, la
macchina loro», aggiunge Marchionne. La vettura per il mercato americano
sarà prodotta in Messico, sarà destinata in parte al mercato sud-americano
e questo - assicura Rattner- «non avrà ripercussioni sull’occupazione italiana».
Nel suo debutto a Detroit Marchionne ha anche incassato gli elogi
dell'amministrazione Obama. «Sono rimasto molto colpito dallo stile di
leadership di Marchionne», ha detto,inaugurando il Salone dell’Auto di Detroit,
il ministro del trasporti americano, Ray Lahood.
Ricordando l’incontro con l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler svoltosi
lo scorso mese, Lahood ha detto di essere «rimasto colpito dall’entusiasmo e
dalla determinazione» della dirigenza Chrysler: «Sono rimasto impressionato
- ha aggiunto Lahood - dal lavoro sui nuovi prodotti e tecnologie» portato
avantidi Chrysler con l’aiuto di Fiat.
L'ad Fiat ribadisce poi l'intenzione di chiudere Termini Imerese: «Noi siamo
disposti a lavorare con tutti» ma al momento non c’è nessuna offerta, «solo
speculazioni via giornali». Marchionne spazza via anche le indiscrezioni sulla
possibile cessione o chiusura di Alfa, per la quale è in corso una «profonda
revisione»: «Non è in vendita. Ha una grande storia, ma la storia non implica
la sopravvivenza: dobbiamo vendere vetture non parlare di storia. Dobbiamo
essere realisti su quello che può fare. L’ultima cosa che voglio fare è il
macellaio del marchio». Osservando come i conti 2009 di Fiat
sono in linea con i target, Marchionne prevede che il mercato automobilistico
europeo quest’anno calerà di circa un milione di unità.[/pre]