Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
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Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Grazie per i buoni consigli.
Come prima cosa comunque torno dal carburatorista e faccio controllare con il vacuometro carburazione e allineamento.
Poi passo al gioco valvole e al nuovo controllo di tutto il sistema di accensione. L'ultima volta era la candela del 2° cilindro ad essere bagnata, ma non posso giurare che sia sempre la stessa.
Torno però a dire che lo stesso problema ce l'ho sulla moto, ed è ben strano.... anche perché coe già scritto mi rifornisco da distributori diversi...
Come prima cosa comunque torno dal carburatorista e faccio controllare con il vacuometro carburazione e allineamento.
Poi passo al gioco valvole e al nuovo controllo di tutto il sistema di accensione. L'ultima volta era la candela del 2° cilindro ad essere bagnata, ma non posso giurare che sia sempre la stessa.
Torno però a dire che lo stesso problema ce l'ho sulla moto, ed è ben strano.... anche perché coe già scritto mi rifornisco da distributori diversi...
Fulvia Sport 1,3 S 1969 Bianco Saratoga
[IMG]http://img87.imageshack.us/img87/929/altomonfzq4.jpg[/IMG]
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Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Con la benzina verde che genera molto più calore di prima, va bene una distanza di 0-6-0.65 mm. Io ricontrollerei bene lo spinterogeno. Se va a tre, sono sempre gli stessi tre? Alla fine delle prove se non si trova una causa, sarà bene fare un test di compressione cilindri, no? Anche se non consuma acqua (o olio), può darsi che sia là un problema appena la testata si scalda. Quindi armarsi di tanta pazienza e fare una serie di test, ciao,
Andrea
Andrea
Andrea N.
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Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
E' molto importante capire se siano sempre le stesse candele a dare noie. Esistono in commercio semplici strumenti per capirlo con poco prezzo. Con pazienza e metodo sono sicuro che si troverà la soluzione. BTW, l'anticipo accensione giusto presuppone sempre uno spinterogeno in buone condizioni altrimenti una candela (o più) saranno sempre fuori fase. Com'è il gioco assiale (max 0.1 mm) o la catena di distribuzione?
Ciao, Andrea
Ciao, Andrea
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Andrea N.
Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Con i vecchio sistema delle prolunghe posso provare le varie soluzioni per marciare sempre meglio visto che la messa a punto con la verde malefica risulta sempre piu' difficoltosa, l'olio di ricino ha un potere antidetonante notevolte e lubbrifica tutte le parti alte del motore si puo' gestire anche in percentuali inferiori al 1 per cento nel pieno di benzina. Maimone
Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Ciao Andrea, mi incuriosisce la foto che hai allegato, di cosa si tratta? sembrano le vecchie pipette resistive per autoradio, ma ovviamente immagino siano ben altro.......
Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Mi associo.Incuriosisce pure me.
Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
In questi giorni ho un po' ripassato mentalmente il catalogo dei problemi che mi sono capitati nel corso degli anni con le varie auto storiche che ho posseduto, sia Alfa che Lancia.
Devo dire che non ho mai avuto problemi così pesanti, ma l'imbrattamento delle candele bene o male mi è sempre capitato, soprattutto con la Fulvia e soprattutto quando la accendevo solo per spostarla in garage o per brevissimi tragitti.
A proposito di questo meraviglioso motore mi sono fatto l'idea (magari a torto, ma mi piacerebbe discuterne con voi) di alcune criticità congenite:
- il collettore di aspirazione che, per la sua forma e la sua esposizione, rende difficoltosa la carburazione specialmente se il motore non è pienamente in temperatura
- i carburatori Solex mai stupefacenti anche se revisionati.....e che se hanno alberini e loro sedi usurati costringono ad una carburazione più grassa
- lo spinterogeno Marelli che è tutto tranne che preciso (concordo con l'analisi di Andrea) e molto soggetto ad usure meccaniche anche a causa della sua conformazione un po' irrazionale: un padelllone che gira molto in alto rispetto alla sua boccola e trascinandosi dietro anche le masse centrifughe. Ho sempre avuto anche la sensazione che sia poco adatto a trasmettere differenze di potenziale ottimali................sarà un caso che sulla HF montassero un modello ben differente?
Io ripartirei proprio dall'ultimo punto, cioè da un'analisi scientifica delle condizioni elettriche su ciascuna candela: resistenza dei cavi, stato dello spinterogeno (sia in termini meccanici che di componenti elettriche), fase di accensione (con una pistola stroboscopica dovrebbe essere possibile verificare l'effettiva fase su ciascuno cilindro, studiandoci un po').
Concordo che in accoppiata ci starebbe bene anche una prova di compressione.
Devo dire che non ho mai avuto problemi così pesanti, ma l'imbrattamento delle candele bene o male mi è sempre capitato, soprattutto con la Fulvia e soprattutto quando la accendevo solo per spostarla in garage o per brevissimi tragitti.
A proposito di questo meraviglioso motore mi sono fatto l'idea (magari a torto, ma mi piacerebbe discuterne con voi) di alcune criticità congenite:
- il collettore di aspirazione che, per la sua forma e la sua esposizione, rende difficoltosa la carburazione specialmente se il motore non è pienamente in temperatura
- i carburatori Solex mai stupefacenti anche se revisionati.....e che se hanno alberini e loro sedi usurati costringono ad una carburazione più grassa
- lo spinterogeno Marelli che è tutto tranne che preciso (concordo con l'analisi di Andrea) e molto soggetto ad usure meccaniche anche a causa della sua conformazione un po' irrazionale: un padelllone che gira molto in alto rispetto alla sua boccola e trascinandosi dietro anche le masse centrifughe. Ho sempre avuto anche la sensazione che sia poco adatto a trasmettere differenze di potenziale ottimali................sarà un caso che sulla HF montassero un modello ben differente?
Io ripartirei proprio dall'ultimo punto, cioè da un'analisi scientifica delle condizioni elettriche su ciascuna candela: resistenza dei cavi, stato dello spinterogeno (sia in termini meccanici che di componenti elettriche), fase di accensione (con una pistola stroboscopica dovrebbe essere possibile verificare l'effettiva fase su ciascuno cilindro, studiandoci un po').
Concordo che in accoppiata ci starebbe bene anche una prova di compressione.
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Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Oggi il mio meccanico mi ha detto (anzi, ripetuto...) che la colpa è solo della "verde", che stando lì si deteriora e "lacca" le candele.
Questo spiegherebbe anche perché ho lo stesso problema con la mia moto, che uso poco proprio come la Fulvia. (E la mia moto ha TUTTO nuovo: cavi, bobine, ecc)
Proverà a smagrire un po' la carburazione dopo avere controllato tutta la parte elettrica, poi vi saprò dire.
Per ora grazie a tutti.
Questo spiegherebbe anche perché ho lo stesso problema con la mia moto, che uso poco proprio come la Fulvia. (E la mia moto ha TUTTO nuovo: cavi, bobine, ecc)
Proverà a smagrire un po' la carburazione dopo avere controllato tutta la parte elettrica, poi vi saprò dire.
Per ora grazie a tutti.
Fulvia Sport 1,3 S 1969 Bianco Saratoga
[IMG]http://img87.imageshack.us/img87/929/altomonfzq4.jpg[/IMG]
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Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Credo che i maggiori responsabili dei malfunzionamenti,siano proprio i carburatori.Le regolazioni,anche se fatte accuratamente,tendono a perdere precisione con l'andare del tempo.A questo aggiungiamo il collettore,che avendo due sole prese per il vacuometro,non segnala la situazione precisa per ogni singolo condotto,ma fa una "media" di due condotti per volta.Le prese,infatti sono due,una per carburatore..Lo spinterogeno è diverso solo nelle HF 1,6. Nelle 1,2 e 1,3, Gli spinterogeni sono gli stessi delle coupè normali.
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Re: Ci risiamo con le candele imbrattate dopo inattività
Si tratta di un set di 4 pipette di plastica trasparente con all'interno una lampadina che si accende quando arriva corrente alla candela. Le pipette sono solamente per fare diagnosi e non di uso normale circolando e si inseriscono sulle candele. Se tutte le pipette si accendono regolarmente nell'ordine previsto con il motore acceso al minimo, allora il problema e' nella candela stessa (o nella carburazione o motore). Insomma permettono di rilevare difetti di accensione. Andrea
Andrea N.