Ponte di Genova
Re: Ponte di Genova
Sottoscrivo fino all'ultima parola, ma purtroppo quelle persone solo solo finte stupide, prima son ladri. Dico purtroppo perché dobbiamo a loro schiere di politici corrotti o mafiosi, quelli di adesso come quelli prima di loro. In fin dei conti sono quelli che ci comandano. In quelle famiglie di "disoccupati" assistenziati a volte c'è anche qualcuno che lavora e manda avanti la baracca... corre a firmare il cartellino, lo firma a turno per i colleghi, poi si dedica ad altre attività lucrose, e, nel poco tempo libero che gli resta dopo una giornata di duro lavoro, anche ludiche. Ecco tra queste persone penso che percentuale dei non votanti sia più bassa della media, sanno bene che votare è importante.
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Re: Ponte di Genova
Intanto pare che stiano stampando le tessere del reddito di c. in una tipografia segreta....ennesima figura di m.....(come direbbe Fede)X(
Re: Ponte di Genova
Sìssì deve essere quella del prozio, dove lavorano gli amici degli amici nel tempo libero
Re: Ponte di Genova
Intanto sta' arrivando Natale,sempre più' povero anche quest'anno sono 15 anni che va' così.Ma la colpa è anche nostra che non facciamo niente per cambiare le cose,siamo confusi sulla strada da prendere un po' la televisione un po' i giornali .In Francia non sono come noi italiani li si che hanno le palle!
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Re: Ponte di Genova
Infatti...i gilet gialli ancora non mollano e Macron che all'inizio sembrava fosse il nuovo messia (e tutti a leccargli il c..o) adesso è sempre più nella m...a. Anche noi abbiamo avuto un giovane "micron" che all'inizio aveva suscitato tante speranze anche in me e poi è finito miseramente nella polvere a causa dei tanti errori commessi. Riguardo al prossimo Natale povero, caro Roberto cosa vuoi fare, andiamo avanti alla giornata, in questo clima di massima incertezza chi ha i soldi cerca di non spenderli o di portarli all'estero, chi non li ha non li spende di sicuro. In Italia dall'inizio dell'anno le attività ed il commercio hanno cominciato a rallentare in vista delle elezioni prima e poi del risultato complicato uscito dalle urne. Ora ci si mette pure un rallentamento economico anche in Europa e nel resto del mondo, per cui non ci resta che sperare davvero in un miracolo...

Re: Ponte di Genova
Questa è una guerra economica e da 15 anni che provocata da Wall Street e andata avanti ti ricordi quando Obama venne dal Papa dopo il colloquio era diventato nero carbone il pontefice poi la visita della regina Elisabetta sono o non sono segnali che il Capitalismo da alla popolazione europea vogliono i soldi maledetti soldi
Re: Ponte di Genova
Soldi, sempre i soliti maledetti soldi, che fanno passare in secondo piano, per non annullarli completamente,tutti i principi di onestà,etica e correttezza, che dovrebbero essere alla base del modo di vivere civile. Oggi, chi può, arraffa, poco importa come, lasciando le briciole ai soliti "poveri fessi". Altri tempi, ma io non faccio che benedire i miei genitori, per l'educazione che mi hanno dato. Provengo da una famiglia abbastanza benestante. Ho avuto, mia, la prima automobile, una 1100/103, all'età di 17 anni e mezzo, da studente. Tutto facile, vero? Non era esattamente così. Avevo la macchina, ma non i soldi per la benzina, assicurazione e il resto. La mia "paghetta" era e giustamente, molto risicata, quindi mi dovevo arrangiare facendo lavoretti,anche umili, all'epoca si poteva,per avere qualche soldino in tasca. Per esempio, andavo a ritirare le Peugeot nuove della concessionaria, che all'epoca venivano sbarcate nel porto di S.Antioco, a una novantina di km, da Cagliari, Andavo con gli autisti della concessionaria, con un bidoncino di gasolio, per rifornire e pulire un pezzetto di parabrezza dalla cera, per poter vedere la strada. Mi capitavano sempre delle lentissime, enormi familiari, destinate a noleggio di rimessa, che a malapena facevano, lanciate, gli 80 all'ora. Ricordo ancora il mio compenso per ogni viaggio: Diecimila lire, che mi facevano sentire "ricco", mi consentivano di mettere benzina nella mia macchina e le pizzate con la fidanzatina. Proponi adesso, ammesso sia possibile, una cosa del genere ad un diciottenne o ventenne. Ti ride in faccia. Sa benissimo come procurarsi i soldi, e non certo quelli miserini, che mi facevano sentire "ricco" Tutto è cambiato, caro Roberto. Valori? Onestà? Rispetto anche per i soldi, cosa sono? Idiozie in cui potevano credere solo vecchi rincoglioniti come me.
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Re: Ponte di Genova
Per fortuna che oggi non non tutti i giovani sono così, ci sono anche quelli che per qualche misero euro consegnano le pizze a bordo di bici e scooter con tutti i rischi annessi e connessi....
Re: Ponte di Genova
Avete detto parole sante. Ritengo che la colpa sia principalmente la nostra in quanto abbiamo dato ai nostri figli,subito, tutto quello che non abbiamo avuto noi, non trasmettendogli quindi il senso di abnegazione. E La società dei consumi, ha saputo approfittare magistralmente di questo fatto. Quei pochi giovani, che dice Silvano, sono secondo me i figli di quelli della nostra generazione ai quali è andata un po peggio . Non è una regola logicamente. Ribadisco, io non sono stato capace, e quando gli racconto quello che ho fatto da giovane, mi guarda come se fossi matto. Va be , però non mi posso lamentare, c'è di peggio. Ciao
Re: Ponte di Genova
E' un discorso complesso, Pier. Purtroppo certi valori, non esistono più, complici anche noi,che, distratti da contingenze, o semplicemente per una nostra impotenza, non riusciamo ad insegnare alle nuove generazioni, quale è la retta via e quale non lo è. Non solo, siamo i primi a censurare quanti, specie i maestri o professori delle scuole,cercano di far valere un briciolo di autorevolezza, necessaria se devono raggiungere il loro scopo: Educare. E di questo, i ragazzi, ne approfittano, a mani basse. Ho frequentato le Superiori in un istituto privato ed ero, diciamo,un poco turbolento. Niente storie di squallido bullismo o robe del genere, mi divertivo a fare scherzi ai professori, che, peraltro rispettavo profondamente. Ero sempre all'ultimo banco e un professore,girando fra i banchi, mi tirava qualche calcio negli stinchi. Al che io: "professore, non ho fatto niente" e lui:"Tanto farai, sicuro che farai!". Poi, la sera, lo raccontava a mio padre (erano amici) e lui gli diceva che di calci me ne avrebbe dovuto dare almeno due o tre. Altri tempi. Adesso assistiamo a cose incredibili, come quella che riguarda un giovane carabiniere, cacciato dall'Arma,per aver sparato ad un teppista che gli voleva lanciare addosso un pesante estintore.dopo che un suo degno compare, aveva sfondato in finestrino del Land Rover, bloccato da un cassonetto di immondezza,nel corso di una manifestazione. Qualcuno aveva anche avanzato l'idea di intitolare una piazza alla "povera vittima" andato a fare la manifestazione con un passamontagna in testa. Forse perchè era freddoloso,anche se si era a metà luglio.