Re: BANCA DATI FLAMINIA
Inviato: 19 feb 2012, 17:42
I registri storici monomarca o monomodello sono un fenomeno piuttosto nuovo in Italia, ma sono cinquant'anni (spesso anche di più) che associazioni simili esistono in Inghilterra o negli Stati Uniti.
Anzi, bisogna dire che i club monomarca costituiscono la spina dorsale del mondo dell'epoca Inglese, con l'associazione "ombrello" (FBHVC in primis) delegata ad occuparsi degli aspetti puramente legislativi e burocratici, anche a livello comunitario.
In Italia, forse per una nostra innata capacità di complicarci la vita, abbiamo fatto tutto al contrario, dove ogni cosa fa capo all'ASI, ai registri Alfa - Lancia - Fiat, e alla FMI, mentre ai club federati spesso tocca un ruolo che si riduce a quello di passacarte.
Non ci vuole tanto a capire che in un quadro simile le conoscenze che ognuno di noi possono avere finiscono per essere dispersi nel nulla, e che la possibilità di tramandare queste cose ad altri si riduce a zero. Di sicuro ho appreso di più da questo forum sulle Flaminia che da chiunque faccia capo a Villa Rey.
Certo, l'archivio dell'ASI (che non è altro che una montagna di omologazioni) sarebbe un buon punto di partenza per capire tante cose, ma finora è stato praticamente impossibile consultarlo (sembra però che qualcosina si stia muovendo in questo senso) e anche se lo fosse avrebbe un valore molto relativo per chi volesse restaurare la propria vettura a regola d'arte (La mia Flaminia ha l'omologazione ASI senza note - Io gliene avrei attaccato una pagina e mezza).
Un registro storico che funziona fa da contenitore a queste conoscenze, dando così la possibilità a tutti i possessori di quella determinata macchina di eseguire un restauro fatto bene, se ne avessero bisogno, idem per quanto riguarda la manutenzione oppure il reperimento di un bravo cromatore. Può servire anche a creare una massa critica sufficiente per far realizzare dei ricambi che altrimenti sarebbe impossibile se ognuno di noi procedesse in ordine sparso.
I registri possono servire a dare maggior risalto alla macchina di cui si occupano (e si sà quanto la Flaminia ne avrebbe bisogno...). Inoltre, possono servire a creare una specie di communità che rende meno "orfani", i soci che si trovano all'estero, e questo può anche contribuire a salvare tante macchine che altrimenti finirebbero perse per sempre. Certo, fare una cosa così richiede un pizzico di abnegazione disinteressato e molta cooperazione, monete poco corrente nel nostro mondo, ma per essere fattibile è fattibile, e nel caso della Lancia Flaminia, servirebbe a riempire un vuoto (vuoto?, una voragine piuttosto) che si è formato inspiegabilmente nel corso degli anni.
Anzi, bisogna dire che i club monomarca costituiscono la spina dorsale del mondo dell'epoca Inglese, con l'associazione "ombrello" (FBHVC in primis) delegata ad occuparsi degli aspetti puramente legislativi e burocratici, anche a livello comunitario.
In Italia, forse per una nostra innata capacità di complicarci la vita, abbiamo fatto tutto al contrario, dove ogni cosa fa capo all'ASI, ai registri Alfa - Lancia - Fiat, e alla FMI, mentre ai club federati spesso tocca un ruolo che si riduce a quello di passacarte.
Non ci vuole tanto a capire che in un quadro simile le conoscenze che ognuno di noi possono avere finiscono per essere dispersi nel nulla, e che la possibilità di tramandare queste cose ad altri si riduce a zero. Di sicuro ho appreso di più da questo forum sulle Flaminia che da chiunque faccia capo a Villa Rey.
Certo, l'archivio dell'ASI (che non è altro che una montagna di omologazioni) sarebbe un buon punto di partenza per capire tante cose, ma finora è stato praticamente impossibile consultarlo (sembra però che qualcosina si stia muovendo in questo senso) e anche se lo fosse avrebbe un valore molto relativo per chi volesse restaurare la propria vettura a regola d'arte (La mia Flaminia ha l'omologazione ASI senza note - Io gliene avrei attaccato una pagina e mezza).
Un registro storico che funziona fa da contenitore a queste conoscenze, dando così la possibilità a tutti i possessori di quella determinata macchina di eseguire un restauro fatto bene, se ne avessero bisogno, idem per quanto riguarda la manutenzione oppure il reperimento di un bravo cromatore. Può servire anche a creare una massa critica sufficiente per far realizzare dei ricambi che altrimenti sarebbe impossibile se ognuno di noi procedesse in ordine sparso.
I registri possono servire a dare maggior risalto alla macchina di cui si occupano (e si sà quanto la Flaminia ne avrebbe bisogno...). Inoltre, possono servire a creare una specie di communità che rende meno "orfani", i soci che si trovano all'estero, e questo può anche contribuire a salvare tante macchine che altrimenti finirebbero perse per sempre. Certo, fare una cosa così richiede un pizzico di abnegazione disinteressato e molta cooperazione, monete poco corrente nel nostro mondo, ma per essere fattibile è fattibile, e nel caso della Lancia Flaminia, servirebbe a riempire un vuoto (vuoto?, una voragine piuttosto) che si è formato inspiegabilmente nel corso degli anni.