ciao
ma vai avanti ancora tanto a dire fr*****ce ??
ma oltre a scrivere parolacce sai fare altro? Sai com'è... semplice curiosità personale.
Non capisco perché il moderatore non abbia ancora censurato il tuo volgare lessico.
Vabbè che si chiama Italo

... però le parolacce non hanno nazionalità.
Mi tocca risponderti ancora per chiederti:
chiedi, sono qui per rispondere..... educatamente.
1° Cosa ne sai cosa ho nel DNA e cosa faccio io nella vita ??? Non mi conosci quindi evita di sparare giudizi e congetture su, appunto, chi non conosci, visto che non sai chi sono, chi erano i miei nonni, i miei bisnonni e via discorrendo....
mi pare di essere stato vittima di azioni di prevaricazione, m'hai preso a parolacce, mi hai paragonato ad una rapa, pertanto l'ho associato a ciò che è successo in passato e succede spesso tutt'oggi.
2° Vorrei proprio vedere dove la mia risposta ti ha insultato direttamente...forse ho detto io la verità questa volta, Ti ho dato del cretino o del rompiballe ??? non lo leggo.....perchè appunto le parole non te le ho date anche perchè ci pensano le frasi che dici ad insultarti.... !!
Non lo leggi? Evidentemente il tuo concetto di rispetto del prossimo si basa sulle teorie del solipsismo.
3° (il punto più bello) Nazione RICCA ??? ERAVAMO NAZIONE RICCA ? certo come no....una nazione che aveva un'auto ogni 40 abitanti è ricca, una nazione dove si viveva di agricoltura è ricca, una nazione dove chi aveva la televisione era un lusso, una nazione dove si mangiava la carne una volta al mese...una nazione dove è andata in guerra con gli scarponi di cartone.......RICCA ???
Mi piacerebbe che tu, solo tu, tornassi indietro di 100 anni, anzi di 60...e vorrei proprio vedere se torni dicendo NAZIONE RICCA, devi solo ringraziare chi ha combattuto per darci OGGI dei PRIVILEGI e dei DIRITTI, per chi ha FATTO LA COSTITUZIONE, perchè oggi viviamo in una nazione libera e democratica....vai a vivere in una colonia della """grande""" inghilterra e divertiti...!!!!
Ti prego di leggere con maggiore attenzione ciò che scrivo, specialmente per ciò che riguarda gli aspetti temporali, dato che noto una gran confusione.
La nostra era una nazione ricca (alcuni dati li trovi
qui), e questo fino al 1860 (milleottocentosessanta), cioè quando fummo occupati. E' evidente che nel 1860 non c'erano automobili, non c'erano televisioni, ecc. Il tuo commento è sfasato di un secolo, stai attento altrimenti rischi di fare una brutta figura. Quelli che hai scritto sono dati reali ma riferiti al secolo successivo al periodo cui faccio riferimento, non è corretto utilizzare dati non compatibili. Nel contempo, però, hai praticamente avvalorato le mie parole mostrando chiari esempi dei risultati dovuti alla colonizzazione.
Per quanto riguarda il discorso agricoltura (da te esposto in evidente segno di scherno) avrei qualche disappunto. La nostra è stata la prima e più evoluta civiltà industriale della penisola, fino al 1860. Peccato che dopo l'occupazione c'è stato un continuo svuotamento degli insediamenti industriali col preciso scopo di reinsediarli nel povero nord (rimando al mio messaggio di avant'ieri in cui ricordavo che il regno sabaudo era lo stato più indebitato d'Europa). Non è un caso che sui libri italiani di storia viene scritto che la rivoluzione industriale è arrivata in Italia dopo il 1860. In pratica viene considerata come data quella in cui l'industrializzazione è partita al nord a seguito dei trasferimenti industriali, mentre viene puntualmente nascosta l'industrializzazione del sud, evidentemente questo dà fastidio perché smentirebbe la comune credenza del ricco-nord e povero-sud. Se poi mi vuoi far tornare indietro di 100 o di 60 anni certo che concordo che all'epoca il sud era più povero del nord, allora come oggi, in un preciso progetto di sfruttamento del sud inteso come mercato commerciale e umano per soddisfare le esigenze produttive del nord.
Per quanto riguarda l'aspetto alimentazione da te menzionato mi preme precisare che dai dati in mio possesso risulta che prima dell'occupazione le abitudini alimentari dei duosiciliani fossero decisamente migliori rispetto a quelle degli altri abitanti degli stati pre-unitari dovuti a migliori standards di vita e maggiori possibilità di variazione dell'alimentazione, infatti se ne osservano i risultati in quella che era la maggiore durata media di vita. Poi potremmo anche menzionare i migliori dati circa la mortalità infantile, la mortalità da parto, la mortalità da infortunio sul lavoro, l'efficienza ospedaliera, la scolarizzazione, la minore disoccupazione, la migliore condizione femminile in ambito lavorativo, ecc. Purtroppo sono dati sconosciuti alla maggioranza delle persone, infatti vengono puntualmente nascosti col preciso intento di non scalfire il pensiero di nord ricco e prospero contro un sud rozzo e mendicante.
Per quanto riguarda le conquiste degli attuali privilegi e diritti mi permetto di far notare che molti degli attuali diritti erano già presenti nelle leggi sociali del Regno delle Due Sicilie e che furono poi soppressi a seguito dell'occupazione poiché inesistenti nelle normative piemontesi per poi essere ripristinati a livello nazionale solo molti decenni dopo.
Inghilterra? Perché hai menzionato l'Inghilterra? Fai forse riferimento alle teorie che considerano gli Inglesi essere i reali finanziatori della missione dei garibaldini? L'hai detto per offendere o è stato solo un caso? Comunque, prima di prendere decisioni, vorrei essere sicuro di quello che si racconta. Se fosse vero, non vorrei avere a che fare con chi aiutò quel terrorista, clandestino, pirata, ladro, mafioso, falsario e chissà cos'altro che ancora non abbiamo scoperto, cioè quel Giuseppe Garibaldi che voi chiamate "eroe". Ed in quanto capo della spedizione dei mille lo si può anche definire assassino o mandante di omicidi poiché al Regno delle Due Sicilie non è mai arrivata alcuna dichiarazione di guerra quindi l'azione dei garibaldini, e poi di tutti gli altri soldati scesi dal nord, non la si può intendere come azione militare. Quindi si è trattato di omicidi. Impuniti.
Comunque ti ringrazio per avermi augurato di tornare indietro nel tempo, mi sarebbe piaciuto. Avrei scelto l'anno 1860 così avrei potuto aiutare i miei avi ad impedire l'occupazione e forse avrei salvato un milione di miei connazionali dall'essere uccisi durante 15 anni di guerra civile, nonché non saremmo stati costretti a mandare i nostri uomini a morire durante la prima guerra mondiale a fare i soldati sul Piave, o nelle fabbriche del nord, in Germania, in Belgio, ecc., oltre ad evitare le bibliche migrazioni iniziate successivamente l'occupazione; fenomeno, quello migratorio, a noi sconosciuto prima del 1860.
Ripeto, qualora non fossi stato chiaro, che ogni mio riferimento è all'anno 1860 e che qualsiasi confronto dev'essere fatto con la realtà dell'epoca e non con periodi successivi o mischiando differenti periodi storici. Grazie.
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piccola errata corrige:
ieri ho scritto:
I libri sono falsi, i giornali sono falsi, la radio è falsa, la televisione è falsa, la versione ufficiale è falsa. Ma adesso c'è internet e questo meraviglioso strumento non può essere manipolato, adesso non si possono più divulgare solo falsità storiche, ora finalmente le verità stanno iniziando a venire fuori e c'è ancora tanto da scoprire,
rileggendo quanto scritto mi sono reso conto che le mie parole sembrano esprimere un concetto esclusivo, generalizzato. In effetti non è che esistono solo libri falsi. No. Esistono sicuramente tantissimi libri falsi, alcuni addirittura scritti col preciso intento di inculcare falsità nelle menti altrui, specialmente se ignoranti, ma esistono anche alcuni libri che sono sopravvissuti alla censura e che rivelano verità storiche di tutto rispetto. Il problema è che questi libri giacciono dimenticati nelle librerie, nascosti sotto tanti altri libri. Ma lentamente stanno venendo fuori perché c'è tanta gente che sta scoprendo il piacere della verità, una verità che ci manca da tanti, troppi anni. Così come anche in televisione ci sono stati episodi di "illuminante" visione da parte di alcuni giornalisti: un esempio è quello di Alberto Angela che, qualche mese fa, in una delle trasmissioni fatte col padre ha "resuscitato" notizie e racconti della realtà tecnologica duosiciliana. Spero che non rimanga un caso isolato.
Stesso discorso, anche se in senso inverso, vale per internet. E' vero che è libero, non è controllabile, che permette di tirar fuori certe verità nascoste che sugli strumenti tradizionali non possono apparire in quanto verrebbero facilmente censurare, ma è anche vero che c'è tanta gente che scrive senza chiedersi se ciò che scrive corrisponda a realtà o no. Il problema non se lo pongono neanche, si limitano a fare un "copia-incolla" senza come e senza perché, succubi dello status quo.
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Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fin qua queste mie parole.
Spero di non avervi tediato ma è più forte di me: non sopporto le falsità.