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Molto onte restante questa ricerca.
Qualcuno mi sa indicare Quale modello di finta pelle della resinflex montava la B24 S del 1957?

Il materiale della Resinflex è stato usato solo sul modello 1955.
Per tutti gli altri modelli la Pf usava pelle Connolly per i sedili e finta pelle per i pannelli porta ed i vani portacarte sotto al cruscotto.

Ho sedili originali sulla mia macchina 1957; davanti sedili sono in pelle rosso ma dietro la spaliera e le porte sono in skai rosso : "Resinflex", Non so dire...!

Ma infatti dici bene Jean. Il fatto è che quel materiale non è più il Resinflex, che ha la grana grossa, ma un vinile che ha la grana fine, imita bene la pelle Connolly ed è più sottile di spessore del Resinflex. Oggi puoi usare un vinile qualunque, l'importante è che tu possa abbinare bene il colore e la grana del vinile a quella della pelle.

La mia B24S del 1957 è originale ed ha questo materiale dei sedili che non è pelle ed è identico ai pannelli portiere.
Che ne pensa?
Vedo di fare delle foto

Il modello convertibile ha solo la seduta e lo schienale in pelle, tutto il resto è in Resinflex, ma la grana e lo spessore sono diversi rispetto allo spider. Questi dettagli hanno generato ulteriore confusione nei restauri.

Questi sono i particolari dei miei interni che mi risulta essere originali.
Che ne pensa signor PG?
Grazie del suo pensiero

Proprio come dicevo prima: seduta e schienale in Connolly ed il resto in Resinflex. Noterà che i particolari in Resinflex seppur esposti al sole, sono più scuri della pelle. Il tessuto Resinflex nacque proprio con determinate caratteristiche, fra le quali la resistenza agli UV. I sedili delle poltrone sui ponti del transatlantico Michelangelo, così come quelli dei motoscafi Riva, erano in Resinflex. La Lancia lo utilizzò sullo spider in quanto era il tessuto più innovativo del momento, brevetto italiano naturalmente.

Ciao,
avanzati oltre 5 mt blu...20 Eur mt + sp

Se servisse posso inviare campione per verifica grana e colore.

Ciao

Lo stand Resinflex al V Salone della tecnica di Torino del 1955. (Foto: © Archivio Riccardo Moncalvo - Torino)