Ciao Pier,
Quello che descrivi capitava anche a me ed una bravissima dottoressa me ne ha disgnosticato la causa nello stress.
Adesso non mi capitano quasi piu', ma due anni fa, complice anche una situazione familiare un po' tesa, ero letteralmente a pezzi e x di piu' non potevo nemmeno smettere il mio stressantissimo lavoro.
Tieni presente che discussioni e prolungati periodi di iperimpegno psicologico causano una terribile perdita di energia la quale, quando va oltre il limite, accende una lampadina rossa di riserva che si chiama paura immotivata ossia un attacco di panico :
Viene all'improvviso e nello stesso modo se ne va, basta una cavolata stupida.
In relata' non e' niente, e' solo il cervello che letteralmente non ce la fa piu' ad elaborare dati e va in tilt.
Io per sconfiggere la cosa, visto che e' molto difficile prenderla di petto, perche' per farlo servono energie che non hai, ho attuato e consiglio agli amici una tattica diversa, ossia di "screditare l'attacco" scrivendo quello che si prova durante l'attacco e dopo, quando si e' normali. rileggendo quando si e' normali cio' che si e' fatto/detto durante l'attacco ci si prende letteralmente per scemi e cosi' piano piano si cessa di soffrire.
Altra cosa e' quella di evitare lo stress....ma cio' dipende dalle xsone. Io x esempio mi stresso di piu' per 5 minuti di discussione con la mia controparte femminile che per 24 ipotetiche ore di lavoro duro

:D:D
il segreto e' comunque e sempre quello di imparare a conoscersi e soprattutto imparare ad accettare i propri difetti esattamente come si accettano i propri pregi. E' come fare il punto nave di se stessi, piu' e' preciso piu' si naviga meglio. E riguardo alla bussola da usare, beh, ognuno USI LA PROPRIA....
Spero di esserti stato utile
ciao