Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

SilvanoMaiolatesi
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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A mio parere sono due gli errori fatali che hanno portato alla situazione attuale: il primo e fondamentale è stato quello di allontanare l'ing.Ghidella in nome di una diversificazione delle attività, togliendo risorse al settore auto, questo ha portato al quasi fallimento dei primi anni 2000, a questo punto è stato fatto un'altro errore, secondo me era meglio vendere il settore auto all'estero, come fece lo stato inglese che dopo anni di continue perdite (come da noi con l'Alfa) vendette tutti i marchi più prestigiosi ad operatori esteri, oggi loro hanno tutte le fabbriche inglesi che lavorano a pieno regime, Mini, Land Rover, Jaguar, Rolls R. sebbene di proprietà estera sfornano nuovi modelli in continuazione e sono al top, noi invece abbiamo i cimiteri di Arese, Lambrate, Chivasso, Termini Imerese ed altri a mezzo servizio, sempre più operai a casa, specie quando la produzione Panda sarà spostata all'estero, marchi come Innocenti ed Autobianchi chiusi in un cassetto ai quali fra poco si uniranno Lancia e Fiat, infine hanno portato anche la sede all'estero per pagare meno tasse: un vero e proprio schiaffo allo stato italiano dopo tutti i soldi (nostri) che gli ha dato per pagare la cassa integrazione degli operai, peggio di così.....
Gianluca
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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Buongiorno Luigi, dammi pure del tu, ci mancherebbe. Ti ringrazio per l'apprezzamento dimostrato, in effetti quello dell'Ing. Camuffo è stato un periodo di Lancia & C. S.p.a. di quasi totale autonomia gestionale, pur inglobata in un grande gruppo industriale. Grazie al suo Direttore Generale (1970/1976) Pier Ugo Gobbato, l'azienda ha ripreso quota, numeri ed immagine, anche se non ai livelli qualitativi degli anni precedenti. E' ripresa a tal punto che il Direttore Generale, divenuto "lancista" e grande sostenitore, ha dovuto rassegnare le dimissioni per divergenze con la proprietà sul futuro della Lancia. Pier Ugo Gobbato e Camuffo hanno stabilito una precisa collocazione del brand, utile al definitivo rilancio una volta entrata in Fiat Auto in concomitanza con l'uscita della Delta nel 1979. La linea del primo decennio post acquisizione Fiat era comunque quella del mantenimento della sua autonomia progettuale. Così non è stato. Buona giornata. Gianluca
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LUIGI TRYLLI
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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Gentilissimo Gianluca benriletto,desidero chiarire che non ti davo del lei per non darti confidenza,o peggio per altri motivi,non sono abituato a scrivere in internet,sono un moderato vecchietto,come dice qualcuno the last neuron is failure,l'ho unicamente fatto per rispetto verso la tua persona.Quello che tu scrivi è vero ai massimi livelli,ma non posso condividerlo,non posso perché in Fiat,in quegli anni,l'invidia,le simpatie,le connivenze,regnavano sovrane.Certe cose non le ammetto e non le concepisco.Ti porto un esempio.Nelle amministrazione Statali,quando arriva in un ufficio qualcuno che vuole fare davvero il proprio lavoro,e di riflesso da fastidio a chi è statico,per toglierselo di torno viene promosso,cosicchè,trasferito,in quel di Torino,in quegli anni,chi non apparteneva a determinate corporazioni,veniva escluso.Ed è questa la fine che ha fatto l'ingegner Ghidella,parlo per indiretta conoscenza,non dava fastidio a nessuno,semplicemente non era d'accordo,da capufficio,ad alcune decisioni che l'amm.re delegato dell'epoca voleva attuare.Domando.e questo basta?.Se chiunque facendo parte di un team,imparasse a fare gli interessi dell'azienda per cui lavora,non solo l'azienda andrebbe meglio,ma di riflesso,anche le maestranza.E credo che su questo tu possa essere d'accordo.L'avvocato,per non scontentare l'ad,ha fatto fuori uno tra i migliori tecnici dell'auto che l'italia abbia mai avuto.Che sia chiaro,non sono parente,amico,conoscente dell'ingener Ghidella,ma da persona che ha cuore,come sono certo anche tu,certe cose danno fastidio,anche perché la stessa cosa si sta ripetendo con il maglionaro,come qualcuno lo chiama.In questo caso la colpa,a mio avviso,è da suddividersi al 50% alla Fiat,il rimanente al governo,il quale dispensa denari a iosa per evitare licenziamenti che,bada bene Gianluca,non servono perché necessari,ma per aumentare il profitto riducendo le spese degli operai,e poi decentrare la sede,la fabbrica principale in Usa. L'orgoglio,il vanto di essere italiani,sta andando a ramengo,certo l'orgoglio ed il vanto non producono profitti,li producono sicuramente il prendere macchine americane,modificandone la calandra per farle apparire come Lancia.Una simile c..pardon,fesseria manco un bambino l'avrebbe fatta,il maglionaro si,ma non basta,l'ha fatta con il benestare di tutta la classe dirigenziale.Cosa si evince da ciò è presto detto.Mancanza di spina dorsale,orgoglio che ti proibisce di dire NON SEI CAPACE DI FARE L'AD (non è uno strillo,ma una demarcazione,non mi permetterei mai),e tanto altro ancora.Se poi ci metti dentro,e puoi capire,che non tutti fanno parte di Bildelberg.....Hai quadrato il cerchio.Prmettimi un sincero saluto.Vy de Trylli
PierL
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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Luigi, ciao. Tutti noi, immagino, condividiamo quello che scrivi e se guardi un po' tutti i vecchi post lo testimoniano. I sostenitori del maglionaro infeltrito e puzzolente si sono eclissati da quel dì, come i (pochi e orrendi) modelli che li emozionavano e li facevano tanto sbavare, e hanno invece causato la chiusura dell'amato marchio. E chiuderanno anche il resto, vedrai... Ieri in concessionaria Alfa, e adesso anche Jeep, ho visto preponderanza di scatolotte americane (le Alfa dietro e anche meno, la 4c non più ordinabile, mi han detto vogliono fare solo modelli da centinaia di cv, ma chi vuoi che li comperi... "viene qualcono di normale in salone e non sappiamo che cazzo dargli"). Qui sul forum purtroppo non ci si confronta più sul futuro dell'automobile italiana, siamo rassegnati. Al Minchionne è stato dato potere assoluto, come fu ai tempi di Romiti, ma allora c'era al suo fianco un persona intelligente e che amava profondamente il suo Paese. E certo che commise errori grandi, come quelli che dici, ma voglio credere in buona fede... Adesso il nipote che gli somiglia tanto è solo misero, e soprattutto non ha alcun debito di riconoscenza verso il paese. Che poi non è neanche il suo. DIciamocelo, tra Giovanni e John, la scelta fu fatta già allora.
stevek60
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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Ho fatto oggi la ricarica dell'aria condizionata presso una officina Fiat/Alfa/Lancia, all'interno una desolazione, un modello Alfa giulietta al tagliando, i commenti degli operatori erano tutto un programma...., il capo officina che sospirava davanti al cofano aperto della mia Kcoupe mentre ricordava i fasti del marchio e il fatto che lui ha posseduto tra le altre una fulvietta è una beta montecarlo, praticamente si respira ovunque aria di disarmo e disamoramento verso il brand.
Stevek60
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gianandrea
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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Ritirata ieri pomeriggio la Thesis 3.2 dopo il tagliando di routine pre-ferie estive, fatto fare come sempre da Tony Fassina a Milano. L'ottimo accettatore che mi segue da sempre ha confermato che oramai FCA è una Società allo sbando. Fiat non avrà più un segmento "B" degno di questo nome. Con il definitivo pensionamento della Punto (nelle sue mille versioni Punto, Grande Punto, Punto Evo ecc...) non è prevista alcuna vettura destinata a competere con Clio, Polo, C3 ecc. E così il filone 850 - 127 - Uno - Punto sparirà definitivamente. In Casa Alfa la Mito è già uscita di produzione, e la prossima sarà Giulietta. Il "nuovo corso" Alfa sarà di vetture di livello medio-ALTO (vedasi Giulia e Stelvio), con la conseguente, definitiva perdita del cliente "medio" che per anni ha acquistato Alfasud, 33, 75, 145/146 & Co. La Abarth sopravvive discretamente bene potendo contare sulla sua cerchia di estimatori limitata alla sola 595/695, essendo la 124 un prodotto pressoché inesistente in termini commerciali. Ed infine la Lancia... nulladi nuovo. Zero piani commerciali, zero restyling per la già attempata Ypsilon in programma, nulla di nuovo all'orizzonte. Secondo questo accettatore (ultracinquantenne, che ha già vissuto alla RIA di Milano la chiusura del Marchio Autobianchi) si va verso la chiusura anche di Lancia, che si aggiungerà ad Autobianchi ed Innocenti nel cimitero creato da Fiat (o FCA, chiamiamola come si vuole...) in Italia dagli Anni Ottanta ad oggi. Teniamoci strette le nostre berline, sono veramente il "canto del cigno" di un modo di concepire l'Ammiraglia all'italiana ormai scomparso (ah, non possiamo sempre acquistare una bella Maserati made in Modena... O forse è made in Grugliasco, Torino???!!!)
SilvanoMaiolatesi
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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Bah, ormai del pifferaio magico maglionato abbiamo detto di tutto, ma è sempre meglio ripetere alcuni punti fermi: la sua strategia fondamentale è stata quella di salvare le casse degli Agnelli e di rimpinguare il suo portafogli, di ottenere il massimo guadagno con il minimo lavoro e capitali investiti, ha salvato la Chrisler dal fallimento (dopo che anche la Mercedes aveva desistito) con gli ingenti aiuti dello stato americano e con una drastica riduzione delle maestranze, in Italia ha azzeccato alcuni modelli come la 500 , ma è stato uno specialista nel togliere dal mercato molti modelli a fine carriera senza sostituirli con altri nuovi o aggiornati, lasciando scoperti interi segmenti di mercato, insomma dopo 15 anni della sua gestione, penso che all'epoca sarebbe stato meglio se avessero venduto tutto all'estero come fecero in Inghilterra, Mini, Land Rover, Jaguar ed i casi italiali di Lamborghini e Ducati dimostrano come si possono far lavorare i stabilimenti a pieno regime sul proprio suolo anche se con la proprietà estera, noi invece abbiamo gli stabilimenti vuoti con gli operai a casa licenziati o cassintegrati pagati da noi mentre il maglionato paga gran parte delle tasse all'estero....oltre al danno anche la beffa.
appietta57
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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Il successo 500 è opera di Lapo...lui, almeno all'inizio, non ha mai voluto ricordi del passato....
mastro
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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SilvanoMaiolatesi Scritto: ------------------------------------------------------- > Bah, ormai del pifferaio magico maglionato abbiamo > detto di tutto, ma è sempre meglio ripetere > alcuni punti fermi: la sua strategia fondamentale > è stata quella di salvare le casse degli Agnelli > e di rimpinguare il suo portafogli, di ottenere il > massimo guadagno con il minimo lavoro e capitali > investiti, ha salvato la Chrisler dal fallimento > (dopo che anche la Mercedes aveva desistito) con > gli ingenti aiuti dello stato americano e con una > drastica riduzione delle maestranze, in Italia ha > azzeccato alcuni modelli come la 500 , ma è stato > uno specialista nel togliere dal mercato molti > modelli a fine carriera senza sostituirli con > altri nuovi o aggiornati, lasciando scoperti > interi segmenti di mercato, insomma dopo 15 anni > della sua gestione, penso che all'epoca sarebbe > stato meglio se avessero venduto tutto all'estero > come fecero in Inghilterra, Mini, Land Rover, > Jaguar ed i casi italiali di Lamborghini e Ducati > dimostrano come si possono far lavorare i > stabilimenti a pieno regime sul proprio suolo > anche se con la proprietà estera, noi invece > abbiamo gli stabilimenti vuoti con gli operai a > casa licenziati o cassintegrati pagati da noi > mentre il maglionato paga gran parte delle tasse > all'estero....oltre al danno anche la beffa. Semplifichi troppo, a mio avviso. Pur avendo adottato una politica industriale per certi versi incomprensibile (punti sui marchi premium e chiudi la Lancia?) non è stato Marchionne che ha distrutto l’industria italiana. Sarebbe vero se solo la Fiat fosse in crisi, ma qui non c’è più nulla! Per esempio, eravamo primi in Europa per costruzioni di motociclette, per restare in campo automotive, ma oggi: Aprilia, quasi fallita, è passata al guppo Piaggio; Benelli è fallita ed il marchio oggi è cinese; Cagiva non esiste più; Ducati è prima fallita e poi, rinata, è stata venduta ai tedeschi; Gilera non esiste più; Italjet non esiste più; Moto Guzzi, in stato prefallimentare, è passata al Gruppo Piaggio; Moto Morini è fallita ed il marchio oggi è cinese; Garelli non esiste più (ci sono alcuni motorini marchiati Garelli, ma sono cinesi); Ancillotti, Aspes, Bianchi, Cimatti, Frera, Innocenti, Laverda, Malaguti, Malanca, Minarelli, Mondial, Motobi, Motom, Rizzato, Rumi, Simonini, SVM, TGM, Villa, e tante, tante altre marche, oggi sono scomparse. Resta solo (per quanto ancora?) il Gruppo Piaggio. Eppure le città sono piene di moto e motorini, quindi significa che si vendono. Il problema da noi è il costo del lavoro, non conviene lavorare in Italia: fin quando lo Stato interveniva ed aiutava le imprese, per esempio finanziando a fondo perduto la costruzione di stabilimenti, eravamo competitivi. Da quando tale pratica non è più possibile, per le giuste regole europee, siamo fuori mercato. Se non si interviene sul costo del lavoro (chiaramente non riducendo i salari, ma riducendo le tasse ed i costi accessori per l’imprenditore) non ne usciremo.
appietta57
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Re: Ing. Sergio Camuffo - Il Direttore Tecnico della Lancia post Fiat

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bah...fosse un problema di classe dirigente, strapagata per quello che fa....?!?!? Il problema è sempre il solito: se l'esempio non corretto viene dall'alto anche alla base si è poco incentivati....
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