Re: Saltellamento nelle partenze
Inviato: 19 nov 2007, 09:55
Riporto un mio post di qualche tempo fa.
Inoltre un bell'articolo sul volano doppia massa, è su quattrorruote di Novembre.
"Sul 1.9 jtd e 2.4 jtd per Lybra Alfa 156, 166 il volano è doppia massa.
Non vuol dire che pesa il doppio del normale, ma che è composto da due semivolani concentrici e di diverso diametro tenuti separati da una molla a spirale che corre lungo tutta la circonferenza tra i due volani.
Il maggiore dei due semivolani è collegato all'albero motore rigidamente, il minore dei due semivolani fa parte del meccanismo frizione ed è, quindi, collegato all'albero primario del cambio (è una delle due superficie contro cui viene compresso il disco frizione all'interno del meccanismo frizione; l'altra superficie è il piatto del meccanismo frizione).
Il ruolo della molla è quello di smorzare le oscillazioni torsionali del volano maggiore (provenienti dal motore) per trasmetterle il meno possibile al volano minore (e quindi al cambio).Tali oscillazioni sono più evidenti ai bassi regimi e generano vibrazioni e rumorosità della trasmissione come quel "gra gra gra gra gra" durante le riprese da basso regime e a pieno carico che scompare non appena il regime motore supera i 2500 rpm circa (quando le irregolarità sono meno evidenti): è la croce dei progettisti e si chiama Gear Rattle Noise.
Il motivo della scelta del volano doppia massa, è quello di spostare la funzione di "parastrappi" dal disco frizione al volano. In effetti le irregolarità di moto del diesel, rispetto ad un analogo (per cilindrata) motore benzina, per le elevate pressioni in camera raggiunte dal primo, sono molto più intense: non basterebbero le molle parastrappi alloggiate nel disco frizione, a smorzare le irregolarità.
Per questioni di confort, lo si prevede anche su applicazioni benzina alto di gamma come tutte le Thesis benzina o la 166 2.5 V6 o 156 3.2 GTA o 159 benzina (tutte).
Il disco frizione abbinato al volano doppia massa (o DVA=doppio volano ammortizzato) per quanto detto, non ha molle parastrappi; al più su tale disco si trovano 4 o 6 molle ad asse rettilineo circondanti il mozzetto: queste non sono parastrappi ma servono a ridurre l'effetto "muggito" che è il rumore che si ha sotto carico elevato (salite e accelerazioni a pieno carico di acceleratore).
Un vantaggio dell'assenza di parastrappi nel disco frizione sta nella possibilità di dimensionarlo abbondantemente per la coppia del diesel a cui verrà abbinato: lo spazio risparmiato dalle molle è utilizzato per apportare una superficie maggiore di attrito; si noti che parecchia componenetistica (scatole, basamenti, le stesse frizioni) è di derivazione benzina "convertita" al diesel e quindi il diametro del disco frizione non può cresere più di tanto, quello che può crescere è lo spessore e l'estensione del materiale di attrito......
Per smorzare le vibrazioni si potrebbe pensare di abbinare al DVA anche i parastrappi nel disco frizione!
Sarebbe inutile poichè un buon dimensionamento del DVA vale quanto 4 dischi frizione con parastrappi.....e poi il peso del disco e quindi la sua inerzia crescerebbero di conseguenza...........
i sincronizzatori del cambio (ricordiamo tutti retaggi e perfezionamenti dal benzina) inizierebbero a soffrire..........
Ritornando al DVA, i problemi di affidabiltà stanno tutti nell'efficienza della molla: quando è scarica (in genere dopo 120000KM) si ha lo sbatacchio del motore allo spegnimento preceduti da un lieve rumore di sferragliamento (tipo frrr frrr frrr) e, sotto carico, lo si sente andare in risonanza (fa una mitragliata trrr trrr trrr cupa che termina sollevando il piede dall'acceleratore).
Non ha effetti sul buon funzionamento della frizione, almeno per quanto riguarda lo stacco-attacco e la modulazione di apertura: tali problematiche riguardano il meccanismo frizione (usurato è più pesante da far aprire quindi il pedale si indurisce), il circuito idraulico di azionamento frizione (se c'è aria all'interno il pedale si indurisce fino a non provocare la liberazione del disco) e lo scorrimento del disco sullo scanalato dell'albero primario (un'usura anomala del millerighe dovuta ad errata o insufficiente ingrassaggio provoca scalinamenti durante la corsa del disco sul mozzo del primario).
Il DVA costa intorno agli 800 Euro; il meccanismo frizione completo intorno ai 250Euro."
Inoltre un bell'articolo sul volano doppia massa, è su quattrorruote di Novembre.
"Sul 1.9 jtd e 2.4 jtd per Lybra Alfa 156, 166 il volano è doppia massa.
Non vuol dire che pesa il doppio del normale, ma che è composto da due semivolani concentrici e di diverso diametro tenuti separati da una molla a spirale che corre lungo tutta la circonferenza tra i due volani.
Il maggiore dei due semivolani è collegato all'albero motore rigidamente, il minore dei due semivolani fa parte del meccanismo frizione ed è, quindi, collegato all'albero primario del cambio (è una delle due superficie contro cui viene compresso il disco frizione all'interno del meccanismo frizione; l'altra superficie è il piatto del meccanismo frizione).
Il ruolo della molla è quello di smorzare le oscillazioni torsionali del volano maggiore (provenienti dal motore) per trasmetterle il meno possibile al volano minore (e quindi al cambio).Tali oscillazioni sono più evidenti ai bassi regimi e generano vibrazioni e rumorosità della trasmissione come quel "gra gra gra gra gra" durante le riprese da basso regime e a pieno carico che scompare non appena il regime motore supera i 2500 rpm circa (quando le irregolarità sono meno evidenti): è la croce dei progettisti e si chiama Gear Rattle Noise.
Il motivo della scelta del volano doppia massa, è quello di spostare la funzione di "parastrappi" dal disco frizione al volano. In effetti le irregolarità di moto del diesel, rispetto ad un analogo (per cilindrata) motore benzina, per le elevate pressioni in camera raggiunte dal primo, sono molto più intense: non basterebbero le molle parastrappi alloggiate nel disco frizione, a smorzare le irregolarità.
Per questioni di confort, lo si prevede anche su applicazioni benzina alto di gamma come tutte le Thesis benzina o la 166 2.5 V6 o 156 3.2 GTA o 159 benzina (tutte).
Il disco frizione abbinato al volano doppia massa (o DVA=doppio volano ammortizzato) per quanto detto, non ha molle parastrappi; al più su tale disco si trovano 4 o 6 molle ad asse rettilineo circondanti il mozzetto: queste non sono parastrappi ma servono a ridurre l'effetto "muggito" che è il rumore che si ha sotto carico elevato (salite e accelerazioni a pieno carico di acceleratore).
Un vantaggio dell'assenza di parastrappi nel disco frizione sta nella possibilità di dimensionarlo abbondantemente per la coppia del diesel a cui verrà abbinato: lo spazio risparmiato dalle molle è utilizzato per apportare una superficie maggiore di attrito; si noti che parecchia componenetistica (scatole, basamenti, le stesse frizioni) è di derivazione benzina "convertita" al diesel e quindi il diametro del disco frizione non può cresere più di tanto, quello che può crescere è lo spessore e l'estensione del materiale di attrito......
Per smorzare le vibrazioni si potrebbe pensare di abbinare al DVA anche i parastrappi nel disco frizione!
Sarebbe inutile poichè un buon dimensionamento del DVA vale quanto 4 dischi frizione con parastrappi.....e poi il peso del disco e quindi la sua inerzia crescerebbero di conseguenza...........
i sincronizzatori del cambio (ricordiamo tutti retaggi e perfezionamenti dal benzina) inizierebbero a soffrire..........
Ritornando al DVA, i problemi di affidabiltà stanno tutti nell'efficienza della molla: quando è scarica (in genere dopo 120000KM) si ha lo sbatacchio del motore allo spegnimento preceduti da un lieve rumore di sferragliamento (tipo frrr frrr frrr) e, sotto carico, lo si sente andare in risonanza (fa una mitragliata trrr trrr trrr cupa che termina sollevando il piede dall'acceleratore).
Non ha effetti sul buon funzionamento della frizione, almeno per quanto riguarda lo stacco-attacco e la modulazione di apertura: tali problematiche riguardano il meccanismo frizione (usurato è più pesante da far aprire quindi il pedale si indurisce), il circuito idraulico di azionamento frizione (se c'è aria all'interno il pedale si indurisce fino a non provocare la liberazione del disco) e lo scorrimento del disco sullo scanalato dell'albero primario (un'usura anomala del millerighe dovuta ad errata o insufficiente ingrassaggio provoca scalinamenti durante la corsa del disco sul mozzo del primario).
Il DVA costa intorno agli 800 Euro; il meccanismo frizione completo intorno ai 250Euro."