Re: Sterminato archivio foto Lancia
Inviato: 29 gen 2016, 19:34
Uno dei due archivi è quello del fotografo Moncalvo, un artista che per lavoro ha fotografato anche automobili dal 1939 al 1986 sia per la rivista Motor Italia, per il Salone di Torino/ANFIA, per la Pininfarina oltre che per la Rivista Lancia e per tutti i depliant e cataloghi Lancia dalla Appia alla Flaminia. Il sito è questo, è chiaro che le foto presenti sono solo alcuni esempi degli oltre 150.000 scatti eseguiti nella sua lunga carriera: http://www.riccardomoncalvo.com/
Chi volesse fare delle ricerche storiche o necessiti di copie scannerizzate o di chiarimenti, mi può contattare in PM o compilare il form direttamente sul sito alla voce contatti. L'archivio Stefano Bricarelli/Motor Italia invece non è in rete.
Le istituzioni torinesi non sono interessate alla fotografia, nonostante adesso vada di moda. Basta dire che Stefano Bricarelli, il più importante fotografo italiano della prima metà del Novecento, un personaggio che già esponeva al salone internazionale di Londra nel 1911, è stato il primo fotografo italiano pubblicato su Life (nel 1937), ha fondato e diretto due riviste, leader nel loro settore specifico, per quasi 50 anni, non solo non è conosciuto, ma nessuna delle sue foto è esposta in un luogo pubblico a Torino.....
Per quanto riguarda Mailander, che non era un fotografo professionista, ma un foto-amatore, nessuna istituzione cittadina si è mossa dopo la sua morte, avvenuta nel 2008. Già allora non c'erano soldi da spendere in queste cose, le avrebbero prese solo gratis e con difficoltà, perchè nessuno sapeva cosa farsene, come catalogarle, dove metterle, etc. Chi non frequenta questi ambienti non ha idea delle difficoltà create ad hoc e dei muri di gomma che si incontrano. Conta solo la politica.
Alla fine della fiera è molto probabile che Ludvigsen avesse già preso accordi con la figlia per acquistare in blocco direttamente da lei. Ed è andata bene così perchè quandò mancò Ludvigsen nel 2011, la Collier collection comprò in blocco il suo archivio e la sua biblioteca. In seguito fu il Revs institute ha comprare da Collier.
E grazie ai fondi della Stanford University i 38.706 scatti di Mailander sono oggi consultabili in rete. In Italia non sarebbe MAI successo.
Chi volesse fare delle ricerche storiche o necessiti di copie scannerizzate o di chiarimenti, mi può contattare in PM o compilare il form direttamente sul sito alla voce contatti. L'archivio Stefano Bricarelli/Motor Italia invece non è in rete.
Le istituzioni torinesi non sono interessate alla fotografia, nonostante adesso vada di moda. Basta dire che Stefano Bricarelli, il più importante fotografo italiano della prima metà del Novecento, un personaggio che già esponeva al salone internazionale di Londra nel 1911, è stato il primo fotografo italiano pubblicato su Life (nel 1937), ha fondato e diretto due riviste, leader nel loro settore specifico, per quasi 50 anni, non solo non è conosciuto, ma nessuna delle sue foto è esposta in un luogo pubblico a Torino.....
Per quanto riguarda Mailander, che non era un fotografo professionista, ma un foto-amatore, nessuna istituzione cittadina si è mossa dopo la sua morte, avvenuta nel 2008. Già allora non c'erano soldi da spendere in queste cose, le avrebbero prese solo gratis e con difficoltà, perchè nessuno sapeva cosa farsene, come catalogarle, dove metterle, etc. Chi non frequenta questi ambienti non ha idea delle difficoltà create ad hoc e dei muri di gomma che si incontrano. Conta solo la politica.
Alla fine della fiera è molto probabile che Ludvigsen avesse già preso accordi con la figlia per acquistare in blocco direttamente da lei. Ed è andata bene così perchè quandò mancò Ludvigsen nel 2011, la Collier collection comprò in blocco il suo archivio e la sua biblioteca. In seguito fu il Revs institute ha comprare da Collier.
E grazie ai fondi della Stanford University i 38.706 scatti di Mailander sono oggi consultabili in rete. In Italia non sarebbe MAI successo.