Re: modelli 2013/14
Inviato: 31 mag 2013, 10:05
Aretino Scritto:
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> Kebap ( o come si chiama) CEO Chrysler/Lancia ha
> detto che in realtà dopo che hanno visto la nuova
> Ford Fusion, Hyundai Sonata e KIA Optima hanno
> deciso di cambiare il disegno che avevano per l'
> erede della c(h)rysler 200/lancia flavia........
Ma se staccassimo la spina a Loro piuttosto che alla Lancia????????
S. Chehab - Lancia ha una brand image molto forte, che in Italia è sinonimo di eleganza, bellezza, lusso e tecnologia. Rimane un problema di sviluppo e di mercati. La partnership con Chrysler è nata per sfruttare al massimo il potenziale di Lancia allargando la sua gamma d’offerta, senza avere la possibilità di fare investimenti. Il brand Chrysler è molto vicino a Lancia in termini di innovazione e storia. Con Flavia, come con la Thema, mi sembra che abbiamo dimostrato di poter presentare un prodotto di qualità e affidabilità a un prezzo interessante con gli aggiustamenti necessari al target italiano ed europeo. Chrysler al tempo stesso ha bisogno di macchine più piccole. Adesso, per esempio, siamo presenti in Gran Bretagna con la Ypsilon, stiamo arrivando in Irlanda e in Giappone e stiamo cercando anche nuovi mercati asiatici in cui fare lo stesso. Un altro aspetto positivo della fusione è stato negli investimenti sui prodotti marchiati Lancia che sono stati sostenuti dagli altri brand del gruppo in America. Lo vuole proprio sapere? Gli unici investimenti extra per la Flavia sono stati quelli per renderla più appetibile per il mercato italiano.
Intervista di Alessandra Ravetta
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> Kebap ( o come si chiama) CEO Chrysler/Lancia ha
> detto che in realtà dopo che hanno visto la nuova
> Ford Fusion, Hyundai Sonata e KIA Optima hanno
> deciso di cambiare il disegno che avevano per l'
> erede della c(h)rysler 200/lancia flavia........
Ma se staccassimo la spina a Loro piuttosto che alla Lancia????????
S. Chehab - Lancia ha una brand image molto forte, che in Italia è sinonimo di eleganza, bellezza, lusso e tecnologia. Rimane un problema di sviluppo e di mercati. La partnership con Chrysler è nata per sfruttare al massimo il potenziale di Lancia allargando la sua gamma d’offerta, senza avere la possibilità di fare investimenti. Il brand Chrysler è molto vicino a Lancia in termini di innovazione e storia. Con Flavia, come con la Thema, mi sembra che abbiamo dimostrato di poter presentare un prodotto di qualità e affidabilità a un prezzo interessante con gli aggiustamenti necessari al target italiano ed europeo. Chrysler al tempo stesso ha bisogno di macchine più piccole. Adesso, per esempio, siamo presenti in Gran Bretagna con la Ypsilon, stiamo arrivando in Irlanda e in Giappone e stiamo cercando anche nuovi mercati asiatici in cui fare lo stesso. Un altro aspetto positivo della fusione è stato negli investimenti sui prodotti marchiati Lancia che sono stati sostenuti dagli altri brand del gruppo in America. Lo vuole proprio sapere? Gli unici investimenti extra per la Flavia sono stati quelli per renderla più appetibile per il mercato italiano.
Intervista di Alessandra Ravetta