Per una volta

non mi sento d'accordo... Non certo per come trattare il reato d'opinione (che non è un reato...

) ma perchè questo "reato" non mi pare c'entrare nulla nel caso specifico.
Non avendo in realtà seguito più di tanto la vicenda, per puro spirito polemico B) mi sono un po' documentato, e i fatti sembrano un po' diversi da come (guarda un po') i media ce li hanno comunicati.
Il direttore responsabile di un giornale è, appunto, responsabile di ciò che viene scritto. Nello specifico, è stato condannato se non erro per diffamazione a mezzo stampa, in quanto ha pubblicato una notizia falsa, affermando in pratica che il magistrato aveva obbligato la bambina ad abortire. E ciò era completamente falso. Punto. (a prescindere dal fatto che chi ha scritto materialmente l'articolo sembra fosse un ex giornalista radiato dall'ordine, e che quindi non avrebbe potuto pubblicare nulla, e per questo ha utilizzato uno pseudonimo).
Non credo che l'onorabilità ( o incolumità morale) di una persona sia un valore meno importante di altri (tipo la sua incolumità fisica, per la quale nessuno credo abbia dubbi sulla punibilità del reato...). Se avesse semplicemente affermato che il giudice era un ignorante, o un cretino, o che aveva sbagliato completamente la decisione, non sarebbe accaduto nulla.
In Italia, il diritto di manifestare liberamente la propria opinione è sancito dall'articolo 21 della Costituzione.
"La Corte di Cassazione italiana ha recentemente stabilito una serie di requisiti affinché una manifestazione del pensiero possa essere considerata rientrante nel diritto di critica e di cronaca:
veridicità (non è possibile accusare una persona sulla base di notizie false), continenza e interesse pubblico." qui sembra proprio mancare il primo, e più importante.
Ho "elaborato" il testo, come richiesto da alcuni Membri autorevoli, salvo dove virgolettato... B).
Ah, dimenticavo, naturalmente siete LIBERI di esprimere opinioni contrarie... Prometto di non querelare nessunoX(