International Lancia Forums

Elettriko Scritto:
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> In fin dei conti alla Costa non deve essere andata
> poi così male se possono ancora permettersi di
> acquistare nuove navi....


La Carnival aveva ordinato quella nave già da diverso tempo, mica l'hanno deciso adesso!
O magari gliela lasciavano in cantiere?

Guarda che le navi non le vendono al supermercato, e nemmeno si costruiscono dal 14 gennaio al 9 maggio.

Ormai devono cercare di far apparire tutto in maniera normale e salvare la faccia.
Chissà se basterà davanti alle false dichiarazioni dei vertici Costa riguardo al caso Concordia.

Vinci Scritto:
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> La Carnival aveva ordinato quella nave già da
> diverso tempo, mica l'hanno deciso adesso!
> O magari gliela lasciavano in cantiere?
>
> Guarda che le navi non le vendono al supermercato,
> e nemmeno si costruiscono dal 14 gennaio al 9
> maggio.

Ma non mi dire .....
Io volevo acquistarne una Lunedì al Carrefour....

> Ormai devono cercare di far apparire tutto in
> maniera normale e salvare la faccia.
> Chissà se basterà davanti alle false
> dichiarazioni dei vertici Costa riguardo al caso
> Concordia.

Guarda che la storia è piena di navi ordinate e mai ritirate a causa del fallimento di questo o quell'armatore....
La nostra marina militare ad esempio ha acquistato anni fa diverse navi destinate non ricordo bene se all'Iran o all'Iraq , ordinate e poi disdette a pochi mesi dal varo.
Un mio collega ha prestato servizio su una di queste , e mi raccontava che la prima cosa che dovettero fare fu di sostituire tutte le targhette (da quelle del quadro di comando a quelle dei gabinetti) che al momento della consegna erano scritte in arabo....
Quindi se la Carnival (o la Costa , non ho idea di chi sia il committente) non avesse potuto acquistarle pensi che si sarebbero vergognati a lasciarle in cantiere ?

mimmo bt328 Scritto:
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> ciao
> Veramente non hanno ancora deciso cosa faranno.
> e non possono deciderlo finché non capiscono come
> sta il fianco destro

Comunicato della Costa Crociere sull'argomento :

Sabato 21 aprile 2012

Costa Crociere e la struttura del Commissario delegato per l’emergenza per il naufragio della Costa Concordia, informano che la gara d’appalto per la rimozione del relitto della nave dall’isola del Giglio è stata vinta dalla società Titan Salvage, in collaborazione con la società italiana Micoperi. I lavori, soggetti ancora all’approvazione finale da parte delle Autorità italiane, inizieranno a maggio 2012, con una durata precauzionalmente stimata in circa 12 mesi.
Titan Salvage è una società statunitense, appartenente al gruppo Crowley Group, leader mondiale nel settore del recupero di relitti. Micoperi è una società italiana specializzata, che vanta una lunga esperienza nella costruzione e ingegneria subacquea.
La protezione dell’ambiente avrà la massima priorità nel corso di tutta la durata delle operazioni. Una volta completata la rimozione, si provvederà alla pulizia dei fondali e al ripristino della flora marina.
Il piano prevede anche misure per la salvaguardia delle attività turistiche ed economiche dell’isola del Giglio. La presenza del personale che lavorerà alle operazioni di rimozione non avrà conseguenze significative sulla ricettività estiva dell’isola. La base operativa sarà fuori dall’isola, nei pressi di Civitavecchia, dove verranno raccolte apparecchiature e materiali necessari per gli interventi, in modo da evitare qualsiasi impatto sulle attività del porto turistico del Giglio.
Una volta riportato nelle condizioni di poter galleggiare, il relitto sarà trainato in un porto italiano. Ogni altra decisione successiva riguardante il relitto sarà presa nel rispetto di quanto richiesto dalle Autorità italiane.
Il piano è stato scelto da un comitato tecnico di valutazione, composto da esperti in rappresentanza di Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, London Offshore Consultants e Standard P&I Club. Nonostante tutti i 6 piani, giunti entro la scadenza del 3 marzo 2012, fossero di elevata qualità, il comitato tecnico di valutazione ha preferito quello di Titan Salvage/Micoperi perché risponde maggiormente ai principali requisiti richiesti: rimozione intera del relitto; minor rischio possibile; minor impatto ambientale possibile; salvaguardia delle attività turistiche ed economiche dell’Isola del Giglio; massima sicurezza degli interventi.
“Siamo molto soddisfatti di poter annunciare un altro passo importante nelle operazioni di recupero del relitto dall’Isola del Giglio – ha dichiarato Pier Luigi Foschi, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Crociere S.p.A. – Come già successo per la rimozione del carburante, abbiamo cercato di individuare la soluzione migliore per salvaguardare l’isola e il suo ambiente marino e restituirla al più presto alla sua innata vocazione turistica. Vogliamo inoltre ringraziare le società Smit Salvage e Tito Neri per il successo nelle operazioni di defueling e caretaking.”
La rimozione sarà l’ultima fase delle operazioni di recupero del relitto. Il “defueling”, ovvero l’estrazione del carburante dai serbatoi, è terminato con successo lo scorso 24 marzo; il “caretaking”, che prevede la pulizia del fondale marino e il recupero di materiali e detriti usciti dalla nave in seguito all’incidente, continuerà sino a quando Titan Salvage e Micoperi non inizieranno i loro lavori.

Elettriko Scritto:
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> Vinci Scritto:
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> > La Carnival aveva ordinato quella nave già da
> > diverso tempo, mica l'hanno deciso adesso!
> > O magari gliela lasciavano in cantiere?
> >
> > Guarda che le navi non le vendono al
> supermercato,
> > e nemmeno si costruiscono dal 14 gennaio al 9
> > maggio.
>
> Ma non mi dire .....
> Io volevo acquistarne una Lunedì al
> Carrefour....
>
> > Ormai devono cercare di far apparire tutto in
> > maniera normale e salvare la faccia.
> > Chissà se basterà davanti alle false
> > dichiarazioni dei vertici Costa riguardo al
> caso
> > Concordia.
>
> Guarda che la storia è piena di navi ordinate e
> mai ritirate a causa del fallimento di questo o
> quell'armatore....
> La nostra marina militare ad esempio ha acquistato
> anni fa diverse navi destinate non ricordo bene se
> all'Iran o all'Iraq , ordinate e poi disdette a
> pochi mesi dal varo.
> Un mio collega ha prestato servizio su una di
> queste , e mi raccontava che la prima cosa che
> dovettero fare fu di sostituire tutte le targhette
> (da quelle del quadro di comando a quelle dei
> gabinetti) che al momento della consegna erano
> scritte in arabo....
> Quindi se la Carnival (o la Costa , non ho idea di
> chi sia il committente) non avesse potuto
> acquistarle pensi che si sarebbero vergognati a
> lasciarle in cantiere ?


Ma le navi non le pagano interamente alla consegna

Vinci Scritto:
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> Ma le navi non le pagano interamente alla consegna

Meno male , altrimenti mi sa che questa rimaneva invenduta....

O magari l'affondavano per riscuotere l'assicurazione.......(tu)

ciao
Ma le navi non le pagano interamente alla consegna
credo che si paghino a stato d'avanzamento lavori, proprio per evitare il rischio per il costruttore