Ultime sul cambio
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Re: Ultime sul cambio
Bene, questo post ha fatto molta chiarezza. Siccome ricordo che in officina, in occasione di un tagliando, il controllo del livello olio cambio aveva evidenziato un quantitativo di olio presente superiore al massimo, sono curioso di controllare personalmente. E visto che non possiedo FiatEcuscan, chiedo a mariom se, quando eseguirà il controllo, potesse prendere nota di quanto tempo impiega la temperatura del cambio ad arrivare a 35° partendo dall'auto fredda. Ringrazio anticipatamente.
Re: Ultime sul cambio
Thesis_3e2, la risposta alla tua domanda era già presente nell'eccellente spiegazione/traduzione che ha fatto Mariom e vado ad esplicarla:
- accendi il motore e lo lasci al minimo, (partenza 0,00)
- passaggio da P a N R e D per 3 secondi ciascuno (3 x 4 = 12 secondi)
- lasciare in P per 2 minuti e poi controllare il livello (2 x 60 = 120 secondi)
TOTALE (12 + 120 = 132 secondi)
RISPOSTA: dopo 132 secondi dall'accensione del motore in condizioni ambientali normali la temperatura dell'olio cambio è con ragionevole certezza 35° e si può procedere alla misurazione.
- accendi il motore e lo lasci al minimo, (partenza 0,00)
- passaggio da P a N R e D per 3 secondi ciascuno (3 x 4 = 12 secondi)
- lasciare in P per 2 minuti e poi controllare il livello (2 x 60 = 120 secondi)
TOTALE (12 + 120 = 132 secondi)
RISPOSTA: dopo 132 secondi dall'accensione del motore in condizioni ambientali normali la temperatura dell'olio cambio è con ragionevole certezza 35° e si può procedere alla misurazione.
Pietro (Pietroth)
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Re: Ultime sul cambio
Mi fa piacere che il riassunto/traduzione sia stato apprezzato.
Devo però contraddire parzialmente Pietroth (che comunque ringrazio molto perché senza la sua segnalazione staremmo ancora parlando di aria fritta).
Infatti, è vero che che i "tempi tecnici minimi", se così possiamo chiamarli, sono 132 secondi o giù di lì.
Ma anche sul forum Volvo non veniva mai suggerito di usarli come riferimento per la misurazione a freddo, ovvero per arrivare a 35° (nel nostro caso, mentre sono 40° nella versione Volvo dell'astina - perché poi 5° di differenza resta un mistero, ma qui stiamo pignolando...).
Anzi, si diceva che nel caso della XC70 ci vogliono circa 15 minuti per arrivare a 40° e 30 minuti per arrivare a 80°.
Tuttavia, non credo che nemmeno questo sia un riferimento utile per noi, perché anche se il cambio è lo stesso, il metodo di raffreddamento è diverso:nella Volvo, dove c'è un vero e proprio radiatore dell'olio, mentra Thesis ha il famigerato scambiatore con l'acqua di raffreddamento motore.
Inoltre, consigliavano di fare la rilevazione a caldo (usando ovviamente il riferimento superiore dell'astina), cosa che però con Thesis è fattibile solo avendo un braccio bionico in amianto...
Tornando a noi: a naso, mi vien da pensare che partendo dai 15° che avevo in questi giorni in garage, 132 secondi non bastino per arrivare a 35°. Ma probabilmente, 15 minuti sono troppi.
Comunque, dato che il provvidenziale Fiatecuscan rileva puntualmente la temperatura olio cambio, quando farò la prova non sarà un problema procedere come segue:
1) collegamento PC e rilevazione della temperatura a freddo (prima ancora di avviare il motore);
2) avviamento del motore e partenza del cronometro;
3) lasciar girare al minimo e rilevare il tempo necessario per arrivare a 35°;
4) controllare il livello come già descritto.
Penso che in questo modo, sapendo la temperatura di partenza e il tempo impiegato per arrivare a 35°, il riferimento che chiedeva Thesis_3e2 possa essere sufficientemente attendibile per un controllo del livello, anche senza la misurazione precisa della temperatura.
Aggiungerei solo un paio di precisazioni:
1) a rischio di dire un'ovvietà, tenete conto che l'assunto di partenza, cioè che la temperatura olio cambio sia uguale alla temperatura ambiente, vale solo se la macchina è ferma da un bel po'. Non giurerei nemmeno che basti tutta la notte, arrivando la sera con la macchina calda, perché la massa del motore ci mette del tempo a raffreddarsi completamente. Dovessi procedere senza poter misurare la temperatura, lo farei dopo che la macchina è ferma da almeno 24 ore.
2) non darei nemmeno per scontato che il tempo che rileverò sia applicabile indistintamente a tutte le Thesis. Infatti, proprio perché l'olio è raffreddato dallo scambiatore, anche la velocità di riscaldamento del motore incide. Quindi, penso che come riferimento possa essere adeguato a parità di motore (3.2), ma sulle altre motorizzazioni non saprei. Forse non c'è molta differenza tra 3.0 e 3.2 (e sto già tirando un po' a indovinare), ma con i diesel penso proprio che i tempi possano variare in modo significativo.
Non dimentichiamoci che, come da grafico precedente, la temperatura è critica per una misurazione accurata!
Alla prossima, non cambiate canale...!
-D
Devo però contraddire parzialmente Pietroth (che comunque ringrazio molto perché senza la sua segnalazione staremmo ancora parlando di aria fritta).
Infatti, è vero che che i "tempi tecnici minimi", se così possiamo chiamarli, sono 132 secondi o giù di lì.
Ma anche sul forum Volvo non veniva mai suggerito di usarli come riferimento per la misurazione a freddo, ovvero per arrivare a 35° (nel nostro caso, mentre sono 40° nella versione Volvo dell'astina - perché poi 5° di differenza resta un mistero, ma qui stiamo pignolando...).
Anzi, si diceva che nel caso della XC70 ci vogliono circa 15 minuti per arrivare a 40° e 30 minuti per arrivare a 80°.
Tuttavia, non credo che nemmeno questo sia un riferimento utile per noi, perché anche se il cambio è lo stesso, il metodo di raffreddamento è diverso:nella Volvo, dove c'è un vero e proprio radiatore dell'olio, mentra Thesis ha il famigerato scambiatore con l'acqua di raffreddamento motore.
Inoltre, consigliavano di fare la rilevazione a caldo (usando ovviamente il riferimento superiore dell'astina), cosa che però con Thesis è fattibile solo avendo un braccio bionico in amianto...

Tornando a noi: a naso, mi vien da pensare che partendo dai 15° che avevo in questi giorni in garage, 132 secondi non bastino per arrivare a 35°. Ma probabilmente, 15 minuti sono troppi.
Comunque, dato che il provvidenziale Fiatecuscan rileva puntualmente la temperatura olio cambio, quando farò la prova non sarà un problema procedere come segue:
1) collegamento PC e rilevazione della temperatura a freddo (prima ancora di avviare il motore);
2) avviamento del motore e partenza del cronometro;
3) lasciar girare al minimo e rilevare il tempo necessario per arrivare a 35°;
4) controllare il livello come già descritto.
Penso che in questo modo, sapendo la temperatura di partenza e il tempo impiegato per arrivare a 35°, il riferimento che chiedeva Thesis_3e2 possa essere sufficientemente attendibile per un controllo del livello, anche senza la misurazione precisa della temperatura.
Aggiungerei solo un paio di precisazioni:
1) a rischio di dire un'ovvietà, tenete conto che l'assunto di partenza, cioè che la temperatura olio cambio sia uguale alla temperatura ambiente, vale solo se la macchina è ferma da un bel po'. Non giurerei nemmeno che basti tutta la notte, arrivando la sera con la macchina calda, perché la massa del motore ci mette del tempo a raffreddarsi completamente. Dovessi procedere senza poter misurare la temperatura, lo farei dopo che la macchina è ferma da almeno 24 ore.
2) non darei nemmeno per scontato che il tempo che rileverò sia applicabile indistintamente a tutte le Thesis. Infatti, proprio perché l'olio è raffreddato dallo scambiatore, anche la velocità di riscaldamento del motore incide. Quindi, penso che come riferimento possa essere adeguato a parità di motore (3.2), ma sulle altre motorizzazioni non saprei. Forse non c'è molta differenza tra 3.0 e 3.2 (e sto già tirando un po' a indovinare), ma con i diesel penso proprio che i tempi possano variare in modo significativo.
Non dimentichiamoci che, come da grafico precedente, la temperatura è critica per una misurazione accurata!
Alla prossima, non cambiate canale...!

Re: Ultime sul cambio
Senza entrare nello specifico (coefficiente di dilatazione termica dell'olio) ogni tacca dell'astina equivale a 0,04 litri per ogni 5° di aumento della temperatura.
Orbene, se consideriamo la temperatura esterna pari a 15° e quella dell'olio cambio a freddo di uguale valore la misurazione sull'astina equivarrebbe alla parte finale di quest'ultima cioè il livello dell'olio lambirebbe l'astina.
Con l'aumento della temperatura di 20-25° cioè portata a motore acceso a 35-40° il livello dovrebbe aumentare di circa 2,5 tacche cioè di 0,1 litri (considerando una quantità di olio totale pari a 7,5-7,8 litri circa.
Pertanto dopo circa 2,5 minuti (se si è portato la temperatura a circa 35°) il livello dell'olio dovrebbe passare dal fondo astina alla tacca di minimo, ciò spiega il fatto riferito che alcuni hanno svuotato il cambio di 0,2 litri di olio poichè già a freddo (temperatura ambiente) il livello dell'olio si trovava nel range di misurazione previsto oltre i 35-40° o addirittura superiore se chi ha effettuato il rabbocco o il cambio olio ha controllato il livello in maniera canonica (sbagliata) come giustamente riferiva Mariom.
Personalmente credo che 132 secondi o due minuti e mezzo bastino per portare la temperatura dell'olio a 35° ma effettuando due misurazioni a caldo si può stabilire con scarso errore la temperatura a cui è l'olio basandosi sullo schema postato da Mariom o applicando la relativa formula per il calcolo della dilatazione termica.
Per quanto sopra considerato il livello ottimale a freddo (temperatura ambiente) dovrebbe essere coincidente con la prima tacca di minimo.
Orbene, se consideriamo la temperatura esterna pari a 15° e quella dell'olio cambio a freddo di uguale valore la misurazione sull'astina equivarrebbe alla parte finale di quest'ultima cioè il livello dell'olio lambirebbe l'astina.
Con l'aumento della temperatura di 20-25° cioè portata a motore acceso a 35-40° il livello dovrebbe aumentare di circa 2,5 tacche cioè di 0,1 litri (considerando una quantità di olio totale pari a 7,5-7,8 litri circa.
Pertanto dopo circa 2,5 minuti (se si è portato la temperatura a circa 35°) il livello dell'olio dovrebbe passare dal fondo astina alla tacca di minimo, ciò spiega il fatto riferito che alcuni hanno svuotato il cambio di 0,2 litri di olio poichè già a freddo (temperatura ambiente) il livello dell'olio si trovava nel range di misurazione previsto oltre i 35-40° o addirittura superiore se chi ha effettuato il rabbocco o il cambio olio ha controllato il livello in maniera canonica (sbagliata) come giustamente riferiva Mariom.
Personalmente credo che 132 secondi o due minuti e mezzo bastino per portare la temperatura dell'olio a 35° ma effettuando due misurazioni a caldo si può stabilire con scarso errore la temperatura a cui è l'olio basandosi sullo schema postato da Mariom o applicando la relativa formula per il calcolo della dilatazione termica.
Per quanto sopra considerato il livello ottimale a freddo (temperatura ambiente) dovrebbe essere coincidente con la prima tacca di minimo.
Pietro (Pietroth)
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Re: Ultime sul cambio
e che si sposta da qui:)-D"Alla prossima, non cambiate canale...!" ha scritto:
Re: Ultime sul cambio
Allora, rieccomi con i risultati della prova!
Macchina ferma da un giorno e mezzo, temperatura garage 14°.
Temperatura olio cambio (prima ancora di avviare il motore) 15°.
Avviamento motore, e partenza del cronometro.
La temperatura sale abbastanza rapidamente, e dopo poco più di 4 minuti è già a 30°.
A 5' e 30", la temperatura arriva ai fatidici 35°.
Il tutto sempre lasciando girare il motore al minimo.
La verifica del livello (fatta come da descrizione precedente), nel mio caso è stata positiva, nel senso che si è collocato all'interno del segmento inferiore della tacca. Se poi fosse più vicino al minimo o al massimo, è stato difficile capirlo, perché tale segmento è abbastanza ristretto (3 o 4 mm). Comunque, quanto meno non c'erano errori madornali di riempimento, cosa che temevo considerando la complessità della verifica.
Mi sarebbe piaciuto molto lasciar arrivare l'olio a 75° e verificare la coerenza anche con il segmento superiore dell'astina, ma già così alla fine dell'operazione il motore iniziava a scaldarsi, e penso proprio che nel tempo necessario per arrivare a 75°, sarebbe stato impossibile infilare ancora mano e braccio per raggiungere l'astina.
Forse con una buona protezione... Ma di sicuro ci vuole ben altro che un giubbottino!
Macchina ferma da un giorno e mezzo, temperatura garage 14°.
Temperatura olio cambio (prima ancora di avviare il motore) 15°.
Avviamento motore, e partenza del cronometro.
La temperatura sale abbastanza rapidamente, e dopo poco più di 4 minuti è già a 30°.
A 5' e 30", la temperatura arriva ai fatidici 35°.
Il tutto sempre lasciando girare il motore al minimo.
La verifica del livello (fatta come da descrizione precedente), nel mio caso è stata positiva, nel senso che si è collocato all'interno del segmento inferiore della tacca. Se poi fosse più vicino al minimo o al massimo, è stato difficile capirlo, perché tale segmento è abbastanza ristretto (3 o 4 mm). Comunque, quanto meno non c'erano errori madornali di riempimento, cosa che temevo considerando la complessità della verifica.
Mi sarebbe piaciuto molto lasciar arrivare l'olio a 75° e verificare la coerenza anche con il segmento superiore dell'astina, ma già così alla fine dell'operazione il motore iniziava a scaldarsi, e penso proprio che nel tempo necessario per arrivare a 75°, sarebbe stato impossibile infilare ancora mano e braccio per raggiungere l'astina.
Forse con una buona protezione... Ma di sicuro ci vuole ben altro che un giubbottino!
Re: Ultime sul cambio
OK Mario (tu) interessantissimo ed utilissimo risultato, volevo solo chiederti due cose:
- se alla temperatura ambiente prima di mettere in moto (olio a 15°) avessi controllato il livello sull'astina, visto che poi si è rivelato esatto cioè nel range a 35° avremmo potuto capire anche a freddo se il livello sia controllabile da tutti quelli che non hanno lo scanner per rilevare la temperatura ma semplicemente contare fino a 330 con motore acceso il chè non credo che si adatti a tutte le motorizzazioni e a tutte le condizioni ambientali come giustamente tu hai fatto rilevare.
- se nell'arco dei 330 secondi avessi effettuato le manovre sul cambio o dopo, questo dato è importante poichè potrebbe incidere sull'aumento della temperatura dell'olio visto che tutti gli ingranaggi sono in movimento.
In ogni caso sembrerebbe molto difficile effettuare una misurazione precisa sulla scala di 4 mm. che poi equivalgono a 0.2 litri di olio, cioè pari ad un bicchiere di vino
-D quindi concordo pienamente con te sul fatto che forse la doppia misurazione dia dei risultati più attendibili.
Ciao
- se alla temperatura ambiente prima di mettere in moto (olio a 15°) avessi controllato il livello sull'astina, visto che poi si è rivelato esatto cioè nel range a 35° avremmo potuto capire anche a freddo se il livello sia controllabile da tutti quelli che non hanno lo scanner per rilevare la temperatura ma semplicemente contare fino a 330 con motore acceso il chè non credo che si adatti a tutte le motorizzazioni e a tutte le condizioni ambientali come giustamente tu hai fatto rilevare.
- se nell'arco dei 330 secondi avessi effettuato le manovre sul cambio o dopo, questo dato è importante poichè potrebbe incidere sull'aumento della temperatura dell'olio visto che tutti gli ingranaggi sono in movimento.
In ogni caso sembrerebbe molto difficile effettuare una misurazione precisa sulla scala di 4 mm. che poi equivalgono a 0.2 litri di olio, cioè pari ad un bicchiere di vino

Ciao
Pietro (Pietroth)
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Re: Ultime sul cambio
Giuste osservazioni.
In effetti, ora che lo dici, una misurazione a freddo l'avevo già fatta poco tempo fa.
Non avevo lo scanner collegato, ma penso che la temperatura fosse sempre intorno ai 15°.
E avevo visto che prima di mettere in moto, il livello era sopra il segmento superiore dell'astina, mentre misurando di nuovo subito dopo aver messo in moto (e lasciando il cambio in P) il livello si abbassava molto, arrivando si e no alla punta dell'astina.
Che poi è anche la ragione per cui ho intuito che ci fosse qualche "trucco" per fare una misurazione corretta.
Preciso inoltre che stavolta, nell'arco dei 330 secondi, il cambio l'ho manovrato.
Sono passato su R/N/D, lasciandolo per qualche secondo in ogni posizione, e l'ho anche messo in sequenziale, cosa che consente (anche da fermo) di selezionare prima, seconda e terza.
L'ho fatto pensando che aiutasse a mettere l'olio in condizioni di circolazione "normale", ma prima non ho menzionato la cosa perché non mi è sembrato che influisse sull'andamento della temperatura.
In altre parole, da 15 a 35 gradi, la crescita mi è sembrata abbastanza lineare, anche mentre manovravo il cambio.
Pensandoci, la cosa potrebbe essere interessante per chi volesse fare lo stesso controllo partendo da una temperatura diversa. Voglio dire, se per salire di 20° ci ha messo 330 secondi, assumendo che la temperatura salga di un grado ogni 16 secondi e mezzo (330/20), secondo me si sbaglia di poco.
Ma naturalmente, parliamo sempre a parità di motorizzazione.
Con i diesel, sospetto che ci voglia più tempo, anche se la certezza di può avere solo provando!
In effetti, ora che lo dici, una misurazione a freddo l'avevo già fatta poco tempo fa.
Non avevo lo scanner collegato, ma penso che la temperatura fosse sempre intorno ai 15°.
E avevo visto che prima di mettere in moto, il livello era sopra il segmento superiore dell'astina, mentre misurando di nuovo subito dopo aver messo in moto (e lasciando il cambio in P) il livello si abbassava molto, arrivando si e no alla punta dell'astina.
Che poi è anche la ragione per cui ho intuito che ci fosse qualche "trucco" per fare una misurazione corretta.
Preciso inoltre che stavolta, nell'arco dei 330 secondi, il cambio l'ho manovrato.
Sono passato su R/N/D, lasciandolo per qualche secondo in ogni posizione, e l'ho anche messo in sequenziale, cosa che consente (anche da fermo) di selezionare prima, seconda e terza.
L'ho fatto pensando che aiutasse a mettere l'olio in condizioni di circolazione "normale", ma prima non ho menzionato la cosa perché non mi è sembrato che influisse sull'andamento della temperatura.
In altre parole, da 15 a 35 gradi, la crescita mi è sembrata abbastanza lineare, anche mentre manovravo il cambio.
Pensandoci, la cosa potrebbe essere interessante per chi volesse fare lo stesso controllo partendo da una temperatura diversa. Voglio dire, se per salire di 20° ci ha messo 330 secondi, assumendo che la temperatura salga di un grado ogni 16 secondi e mezzo (330/20), secondo me si sbaglia di poco.
Ma naturalmente, parliamo sempre a parità di motorizzazione.
Con i diesel, sospetto che ci voglia più tempo, anche se la certezza di può avere solo provando!
Re: Ultime sul cambio
Non sò in che misura e come una maggior quantità di olio possa influenzare o danneggiare il cambio automatico, certo è che rispettare il livello ottimale prescritto toglierebbe qualsiasi preoccupazione.
Il range accettabile sarebbe 0,2 litri oltre il livello minimo misurato a 35° o a 75°, e questo controllo va quasi esclusivamente effettuato come ha fatto Mariom cioè scannerizzando passo-passo la temperatura con motore acceso.
Questo perchè i fattori che potrebbero influenzare anche di molto la misurazione sono oltre naturalmente al tipo di motorizzazione e le condizioni ambientali sopratutto il tipo di olio e la presenza o meno di additivi che abbassano la soglia di dilatazione termica dell'olio stesso.
Si tenga presente che la dilatazione termica dell'olio lubrificante è in genere Vt= V0*(1+7*10^-4*DC°) cioè 7% in più di volume per 100° di aumento di temperatura, per cui se consideriamo che uin buon additivo o un pessimo olio arrivano ad influenzare questo dato anche in maniera significativa si capisce come và assolutamente effettuata la misurazione nei modi descritti da Mariom.
Sicuramente a freddo, quindi con elettrrovalvole, cuscinetti e scambiatore quasi scarichi il livello dell'olio come riscontrato da Mariom è superiore ma una volta stabilito il corretto livello in queste condizioni credo che il controllo sia più alla portata di tutti e sopratutto in condizioni di quasi dico quasi parità di condizioni restando comunque valide le considerazione sulla qualità dell'olio e la necessità della presenza di un buon additivo che ne abbassi la soglia di dilatazione termica.
Siete d'accordo ?
Il range accettabile sarebbe 0,2 litri oltre il livello minimo misurato a 35° o a 75°, e questo controllo va quasi esclusivamente effettuato come ha fatto Mariom cioè scannerizzando passo-passo la temperatura con motore acceso.
Questo perchè i fattori che potrebbero influenzare anche di molto la misurazione sono oltre naturalmente al tipo di motorizzazione e le condizioni ambientali sopratutto il tipo di olio e la presenza o meno di additivi che abbassano la soglia di dilatazione termica dell'olio stesso.
Si tenga presente che la dilatazione termica dell'olio lubrificante è in genere Vt= V0*(1+7*10^-4*DC°) cioè 7% in più di volume per 100° di aumento di temperatura, per cui se consideriamo che uin buon additivo o un pessimo olio arrivano ad influenzare questo dato anche in maniera significativa si capisce come và assolutamente effettuata la misurazione nei modi descritti da Mariom.
Sicuramente a freddo, quindi con elettrrovalvole, cuscinetti e scambiatore quasi scarichi il livello dell'olio come riscontrato da Mariom è superiore ma una volta stabilito il corretto livello in queste condizioni credo che il controllo sia più alla portata di tutti e sopratutto in condizioni di quasi dico quasi parità di condizioni restando comunque valide le considerazione sulla qualità dell'olio e la necessità della presenza di un buon additivo che ne abbassi la soglia di dilatazione termica.
Siete d'accordo ?
Pietro (Pietroth)
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- Iscritto il: 19 set 2009, 17:55
Re: Ultime sul cambio
Grazie Mariom per la cortesia e per tutti i particolari riportati. Appena ho un pò di tempo provo anche io a fare la misurazione. Per estrarre l'asticina dal cambio è necessario rimuovere il gruppo filtro aria?