Partiamo dal principio: vado in ferie il sei di agosto, anche se ho praticamente fatto quasi mille km in macchina tra il 7 ed il 9, tra giri vari più due sali/scendi Roma-Formia ma, a parte questo, ringrazio anche io il caro Antonio per essersi fatto rompere i maroni (anche lui in ferie), per una riparazione quantomai assurda: un mio amico (a cui ho venduto una Phedra in buono stato del 2002 e non me ne vogliate, non l'avessi mai fatto), rimane in recovery in sardegna, con moglie e 5 figli. Porta la vettura a Cagliari, gli diagnosicano la cerina esaurita, rimettono 3L, gli chiedono 240 euri e 20 minuti dopo è già...a piedi un'altra volta. Per farla breve, chiamo Antonio e gli chiedo quale possa essere il problema vero rispetto a ciò che dice la diagnosi, ed Antonio mi propone di fargli fare l'apprendimento come se gli fossero state cambiate le centraline sia del liquido che del FAP. A memoria rivediamo la procedura dell'Examiner, scrivo tutto su un foglietto e telefono al mio amico (il tutto è durato un paio d'ore), il quale era vicino l'Examiner perchè, udite udite: NON SAPEVANO COME USARE LO STRUMENTO DI DIAGNOSI, e alle 17.30 del pomeriggio gli avevano detto di recarsi altrove perchè non erano capaci di risolvergli il problema! Procediamo insieme, facciamo il tutto e ad oggi, pare che tutto vada bene. Ok, GRAZIE ANTO!!
Corsica: equipaggiato di tutto punto, con borse laterali morbide, bauletto, e sopra di esso la tenda ed i due sacchi a pelo, il 10 mattina metto in moto e ci dirigiamo (io e Sara) alla volta di Civitavecchia. Approdiamo a Porto Vecchio e da li primi km Corsi, verso Bonifacio. Al terzo tentativo (io oramai in preda a crisi di panico ed isterismi convulsi) troviamo campeggio. Belle spiaggie, bella costa, ma poco fascino (dal mio punto di vista). Il terzo giorno megatappa fino a Corte. Decidiamo di abbandonare la comoda N193 che a nostra detta ci avrebbe fatto fare un giro lungo ed inutile, per prendere la più stretta e panoramica strada interna, la D69. Un film horror. La D69 è una stradina che parte in modo decente, con il suo bell'asfalto roseo (sarà per il porfido di cui abbonda l'isola), con le pendenze in curva per non farti uscire di strada, per diventare un budello stretto e tortuoso, di grezzo asfalto consunto,con la roccia viva da un lato ed il baratro dall'alto. Senza un accenno di parapetto o cose del genere. Sommando che i francesi guidano per quelle montagne esaltati forse dal fatto per quelle strade ci fanno il famoso rallye, ed io carico come un mulo da soma e la respondabilità di Sara con me.....non vi dico come sono state le SEI ORE per arrivare a Corte (più 5 km di sterrato per lavori in corso). In tutto ciò, il paesaggio è di una bellezza stupefacente. Monti con cime irte ed aguzze, che scivolano via in vallate verdi e profonde; maialini e mucche per strada, abetai con alberi altissimi, boschi fitti, e paesini arroccati sulle montagne, che contano 5, 10 case, ognuno con il suo campanile e la sua chiesetta, il suo piccolo Municipio, il suo baretto. Cammini e leggi "Benvenuto a Cargiaca"...il tempo che lo leggi e metabolizzi, un altro cartello ti dice "Arrivederci a Cagiaca".....e questo per una successione ininterrotta fino ad un certo punto, dove poi viaggi tu, il bosco e lo strapiombo. E li, non è piacevole. Corte è una "città"...nel senso che conterà un centinaio di case un campo sportivo e 10 ristoranti per cui, proiettandosi nel luogo, può essere definita tale. Bella, caratteristica, con un Belvedere che domina tutta la vallata (è ai piedi dei monti). Da citare il campeggio, in riva ad un torrente, ombreggiato, e di una pulizia unica. Da Corte a Porto, di nuovo sulla costa, quella occidentale. La strada, la D81, si ripropone nei termini della sorellina precedente; per di più, tocca cime altissime e, al 15 di agosto, alle 13 ore locali, viaggiavamo con pile (leggi pail
Porto-St.Florent, per consumare in assoluto riposo gli ultimi giorni di vacanza, tra mare, spiaggie, scogli e un paio di cene fuori....senza sapere che da Livorno a Roma, mi sarei digerito altri 300 e passa km, sull'Aurelia, all'imbrunire.......
Piccola annotazione di viaggio: il pesciolone quì presente, per giorni è stato a cercare una taratura delle sospensioni ottimale (dato il peso e la strada), che mi rendesse lo sterzo meno "gommoso" ed un posteriore meno "affondato": Mi sono impazzito, fino alla magica scoperta......è vergognoso dirlo.....ma avevo la pressione delle gomme sotto di oltre mezzo bar........si si, 10 minuti di vergogna!!
Vi abbraccio tutti, e continuo nel mio fancazzismo.
Ciao
Ric