MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
É innegabile che Jeep stia vendendo ogni anno di più. Però ripeto, il lavoro fatto come investimenti al livello di prodotto, immagine e pubblicità non é mai stato fatto con nessuna altra marca del gruppo. E non esisteva nessuna certezza di un ritorno economico. Quindi quello fatto con Jeep si poteva aver fatto per esempio con la tanto glorificata Alfa Romeo. Non dimentichiamo che prima dell'arrivo di Renegade e Compass in Italia ed in molti altri paesi a Jeep non se la filava nessuno. Solo era conosciuta dai cacciatori e da quatto fuoristradisti, e a dire il vero le finiture e l'affidabilità erano piuttosto discutibili. Saluti, Luca VX
Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Verissimo Luca, figurati se FCA non doveva essere riconoscente col governo americano. Lo vedono anche i ciechi.
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Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Ci andrei piano a sottovalutare il marchio Jeep, è pur sempre l'erede della willys ben presente nell'immaginario mondiale come inarrestabile "arma" che ha permesso agli americani di vincere la WWII.
Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Sono Elkann &C. ad aver sottovalutato le potenzialità della ex Fiat Auto Spa. Parlano i numeri, non solo il cuore. L'imposizione del brand Jeep - autoctono in USA e molto meno qua da noi - è quanto di più lontano dalla nostra storia tecnico stilistica. Ma vabbè è andata così... Gianluca
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Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Gianluca Scritto: ------------------------------------------------------- > Sono Elkann &C. ad aver sottovalutato le > potenzialità della ex Fiat Auto Spa. Parlano i > numeri, non solo il cuore. > L'imposizione del brand Jeep - autoctono in USA e > molto meno qua da noi - è quanto di più lontano > dalla nostra storia tecnico stilistica. Ma vabbè > è andata così... > > > Gianluca Concordo in pieno, ma il problema più grande sarà il futuro delle fabbriche italiane, FCA con sede all'estero e dirigenti esteri quanto interesse avranno a produrre ancora in Italia con i gap esistenti in materia di costo del lavoro, burocrazia e giustizia? Forse faranno solo vetture di nicchia con alto valore aggiunto, Punto e Mito non si fanno più, se poi si porta all'estero anche la Panda, siamo già un pezzo avanti....
Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Futuro di FCA Italy. Personalmente spero in una cessione. l'Italia non ha più una classe imprenditoriale degna del nome. L'entusiasmo, la fame di primeggiare, l'amore per la storia dell'automobile non sono più presenti in quantità sufficiente (nicchie emiliane a parte) per ridare vita ad alcunche'. Tutte queste qualità sono invece ben presenti altrove. Un tempo lo chiamavamo terzo mondo. Ora guardiamolo con invidia e stupore.
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Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
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Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Purtroppo oramai da noi la fanno da padrone marchi come la Dacia, che sono vetture inguardabili e sottoprodotti della Renault come la Logan, e i piccoli suv crescono, (ci vuole una bella fame di suv), ma dico io cosa gli manca alla Fiat per contrastare queste vetture, probabilmente sono ad un livello ed a un prezzo troppo basso e i margini di guadagno risicati se li dovesse fare Fiat.
Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
Praticamente quella che era la filosofia della Fiat nel boom economico, macchine a buon mercato acquistabili a rate per la motorizzazione di massa, le cosiddette utilitarie con in piú l'ingegno italiane che le ha trasformate in icone dell'automobilismo.
Re: MARCHIONNE DA LE DIMISSIONI
avete ragione perché bisogna anche dire che è vero che sono mancati gli investimenti sull'intero fronte dei marchi italiani garantendo per solo due di loro la sola sopravvivenza, ma quel poco che è stato fatto doveva e poteva essere più oculato o semplicemente più furbo, migliore. Tante delle poche "cose" presentate hanno fatto veramente pena, per non parlare delle occasioni perse...