Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

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Paolo_GE
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Iscritto il: 05 feb 2017, 08:52

Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da Paolo_GE »

Buongiorno a tutti,
ricorderete forse che sono il matto che sta cercando con due amici meccanici di rianimare una Flavia Berlina 1964 rimasta trent'anni in un campo.
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Anche grazie alle tante indicazioni ricevute, ci stiamo orientando -per il nuovo colore da usare- sul Turchese Mereveld; ho scritto in un post precedente che tutti e tre abbiamo escluso dall'inizio per motivi diversi - tra cui l'abbinamento con gli interni che abbiamo trovato - tutti i grigi pastello, il viola Mirabello, il bianco Saratoga e il nero; non avendo gli interni grigi (per il Blu Lancia) resta per l'appunto il Turchese Mereweld, o meglio Mereveld.

A proposito di questo colore, che a noi piace moltissimo e del quale abbiamo trovato esempi fotografici nel web per molte Fulvia Coupè ma pochissime se non nessuna Flavia berlina, vi segnalo una curiosa doppia ipotesi sulla provenienza del nome del colore, Mereveld per l'appunto.

Nel forum Amici Fulvia si legge una poetica e romantica ipotesi sul nome del Turchese, come proveniente dal luogo di nascita del pittore Vermeer...
"...un azzurro così particolare che pochi fulvisti riconoscono. Il perché? E’ semplice: bisogna vivere sul mare, e bisogna sapere di cosa si parla quando si parla di nottata. Il problema deriva dal fatto che quel colore è preso dal mare solo quando la luce è calata, sta per entrare la nottata, non più luce, ma non ancora buio, o quando dalla nottata si sta per uscire, non ancora luce, ma non più nottata. In quell’istante appare il mare, se calmo, del color turchese Mereveld, un azzurro unico da cogliere prima che la luce solare sia troppa o che sia troppo poca. Li, in quell’istante, per chi vive sul mare, a guardarlo dall’alto, appare inequivocabilmente, nell’ingresso o passata la nottata, il turchese Mereveld, quel preciso colore che colora una delle più belle, forse la più bella fulvia del forum, quella di Franato.
Già, direte voi, e chi non abita sul mare? Come fare? Semplice, seguite il nome, Mereveld, adottato dal dotto e raffinato colorista Lancia. Mereveld, sobborgo di Utrecht, è stata patria di uno strepitoso artista che usò esattamente quel colore per illustrare quel tipo di turchese, quell’azzurro intenso e soffuso, malinconico e dolce: Jan Vermeer. Ecco la sua “Donna dall’orecchino di perla”. Guardate la fascia del copricapo: ecco il turchese Mereveld..."

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Sinceramente io pensavo invece che la gamma colori dell'epoca avesse i nomi ... degli ippodromi ( ovviamente penso di aver "scoperto" ora quello che voi Lancisti di lungo corso sapete da anni, e cioè che nel catalogo colori Flavia i nomi di fantasia sono TUTTI ippodromi attivi e funzionanti negli anni '60: Newmarket, Epsom, Mereveld, Vincennes, Saratoga, Cascine! ).

Resta però il fatto che la spiegazione dei Fulvisti è moooolto più accattivante (tranne ovviamente che per gli appassionati di ippica!), anche se clamorosamente errata anche dal punto di vista storico (sigh!) perchè Vermeer è nato vissuto e morto a Delft e non a Utrecht/Mereveld - località che distano una settantina di chilometri.

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Paolo
grifo63
Messaggi: 692
Iscritto il: 07 ago 2010, 21:26

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da grifo63 »

Il colore che vorresti usare dovrebbe essere quello della foto allegata.
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Vecchia guardia
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Iscritto il: 03 dic 2009, 02:31

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da Vecchia guardia »

Questa è la mia 1.8 del 65 colore azzurro vincennes metallizzato....
Non male pure il mereveld !
..ma il metallizzato fa sempre la sua figura !
Io l'ho rifatta con il colore d'origine...
All'epoca era su richiesta il metallizzato con un sovrapprezzo.
Poi il primo proprietario ha fatto montare in concessionaria maniglie appiglio superiori....Autoradio e automignon...il mangia dischi da auto...
Io sono il secondo proprietario...
Qui sul forum troverete tutte le risposte che cercate quindi nessuna esitazione a chiedere !

Ho tanta stima in voi per il bel progetto di restauro....
Poi la guida è davvero molto gratificante...alla faccia della tecnologia moderna...fredda e impersonale.
Due parole.....BUON LAVORO !
Matty
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Eravamo il fiore all'occhiello dell'industria automobilistica e ora, invece, siamo il grisantemo sulla tomba di essa !!!
Io sono Lancista Fondamentalista.....vedere il rantolo sofferente del marchio LANCIA mi fa male...
Gianni epoca
Messaggi: 143
Iscritto il: 18 gen 2015, 23:01

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da Gianni epoca »

Paolo_GE

" E’ semplice: bisogna vivere sul mare, e bisogna sapere di cosa si parla quando si parla di nottata. Il problema deriva dal fatto che quel colore è preso dal mare solo quando la luce è calata " ...

io vivo sul mare a 300 mt in leggero rialzo che mi permette di vedere il mare da Ancona a Pesaro e a volte i monti della Dalmazia , in piu' vado in barca a vela .

forse per questo amo i celesti ,blu e tutti gli affini forse anche tu vedi il tuo mare, leggo _GE che mi fa pensare Genova , allora saprai che il mare ha 1000 colori sino a la dove si unisce con il cielo
complimenti per il lavoro e come non dire sel colore scelto , ciao
vivaFlavia
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Iscritto il: 24 gen 2017, 11:46

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da vivaFlavia »

Mi unisco al coro di complimenti:

a Paolo_GE per la splendida avventura e la ricostruzione romantica del colore
a grifo63 per i preziosi suggerimenti che trovo spesso sul forum a sua firma
a vecchia guardia per la sua meravigliosa Flavia
a Gianni epoca per la poesia del mare........

La vera meraviglia è la passione che ci accomuna per la Flavia e la Lancia in generale.

E' un vero piacere condividere e partecipare a questo forum.

Grazie
vivaFlavia

P.S.
Paolo_GE tienici aggiornati sul restauro.
Paolo_GE
Messaggi: 19
Iscritto il: 05 feb 2017, 08:52

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da Paolo_GE »

Grazie per le immagini, per ora le uniche che ho di questo colore... se va tutto bene le prossime saranno fatte da me! Per ora ho solo un test colore (foto allegata) fatto dal negozio di tinte e basato sulla "ricetta" originale Lancia, che però sembra molto lontano dalle foto della macchina completa, misteri delle fotocamere digitali e degli schermi dei PC, molto più verde e certamente "non" turchese!!
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Paolo_GE
Messaggi: 19
Iscritto il: 05 feb 2017, 08:52

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da Paolo_GE »

Grazie per il messaggio e per le belle parole incoraggianti.
Davvero ottima e molto elegante la Flavia grigio chiaro metallizzato, peccato che non si abbini con gli interni biscotto, ci avremmo fatto un pensiero.
Noto dalle tue foto che la maggior parte delle vostre berline ha piccoli o grandi problemi di tenuta del rivestimento nero del cruscotto, io l'ho tutto staccato e tremo al pensiero di quando sarà da rimontare sulla scocca riverniciata... sto meditando su colle, strati sottilissimi di gommapiuma, applicazioni con phon, ecc.! Ma gli interni sono ancora tutti da definire, compresa l'installazione di una autoradio d'epoca... dove???
Vecchia guardia
Messaggi: 999
Iscritto il: 03 dic 2009, 02:31

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da Vecchia guardia »

L'autoradio va istallata sotto al bauletto...ovviamente non c'è una predisposizione...bisogna inventarsi qualcosa...
Io ho risolto con il cruscotto facendo iniezioni di poliuretano espanso...un lavoraccio ma almeno sono riuscito a salvare il cruscotto originale.
Chi li producevano hanno chiuso...o cmq non li producono più.
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grifo63
Messaggi: 692
Iscritto il: 07 ago 2010, 21:26

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da grifo63 »

Aggiungo che sotto la cappelliera posteriore lato destro c'e' la predisposizione per un altoparlante ellittico di discrete dimensioni, il relativo foro nella lamiera si dovrebbe facilmente notare guardando da dentro il baule.
gcarenini
Messaggi: 1622
Iscritto il: 18 gen 2011, 12:21

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Messaggio da leggere da gcarenini »

Ciao Paolo,

il cruscotto rappresenta il maggiore dei problemi relativi agli interni delle Flavia I serie. Purtroppo al momento non c'è più nessuno che li riproduca e rifarli artigianalmente non è possibile. Se la "pelle" non è troppo deformata il riempimento con poliuretano espanso, come suggerito da Vecchia Guardia è una ottima possibilità, anch'io a suo tempo avevo fatto così.
Riguardo alla posizione dell'autoradio, su un documento Lancia dell'epoca era riportato che la posizione "ufficiale" per l'autoradio è al centro del cruscotto, il problema è che per montarla in quella posizione occorre praticare I fori nella lamiera e nell'elemento centrale di copertura del cruscotto. Poi, probabilmente viste le difficoltà nel montaggio, veniva offerta una apposita mostrina per montare le radio Voxon sotto il cruscotto. Tale mostrina si andavana a sostituire alla mostrina dei comandi del riscaldamento della quale riprendeva il disegno prolungandosi verso destra quanto basta per coprire la parte frontale della radio integrandola perfettamente nel cruscotto. Vedi part. 26 della tavola 91 del catalogo ricambi.
Questo particolare è una ulteriore riprova della modernità del progetto e del design del cruscotto. Provate un pò a confrontare la sagoma esterna del cruscotto della Flavia berlina con la sagoma del cruscotto disegnato dallo staff diretto da Chris Bangle per le BMW anni 2000, in particolare della Z4 prima serie, poi andate a vedere come erano fatti (ad eccezione della Citroen DS...) i cruscotti delle "avversarie" della Flavia nei primi anni '60...
Personalmente, invece della Voxon "standard", ho preferito, per un mio vezzo, installare un Becker del periodo, sotto il cruscotto ma senza alcuna mascherina.
Personalmente non cambierei il colore della carrozzeria ma manterrei quello originale anche se, quello che hai scelto è molto particolare.
Scusa se mi permetto ma, una cosa che proprio non comprendo, è il motive per cui attribuisci tanta importanza agli interni color biscotto che attualmente ha la vostra auto. Anche se sotto di essi non c'è nulla, sono palesemente non originali. Il disegno è liberamente ispirato alla Flaminia ma la fattura è chiaramente artigianale. I pannelli originali della Flavia berlina avevano tutti il medesimo disegno a prescindere dal materiale del rivestimento e la tasca portadocumenti è presente solo sulla porta sinistra.

Un caro saluto

Giovanni
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